Tuttoscuola 5 aprile 2012
“Polemiche sulla chiamata diretta dei docenti”
░ La proposta di legge della Regione Lombardia che prevede la chiamata diretta dei docenti da parte delle scuole, sia pure limitatamente alle supplenze e a titolo sperimentale, trova la contrarietà dei sindacati.
Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola, parla in una nota di “intervento che invade le competenze dello Stato in materia di reclutamento prefigurando una inaccettabile ‘balcanizzazione’ del sistema scolastico”.Durissimo anche Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, che chiede al ministro Profumo di “esprimere immediatamente un parere negativo” sulla legge regionale e parla di “deriva secessionista della Giunta Lombarda in materia d'istruzione”. L'Anief (Associazione professionale sindacale) annuncia che anche in questo caso farà ricorso in Tribunale per opporsi all'art. 8 della legge regionale, palesemente contrastante con la Costituzione. "La giunta lombarda, sostiene in una nota, si sta assumendo una responsabilità enorme nel contrastare le indicazioni della nostra Costituzione e dovrà spiegare le ragioni di questa insensata iniziativa direttamente ai giudici." Di “segnale molto positivo per tutto il mondo della scuola” parla invece Roberto Gontero, neo presidente di AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), a cui giudizio “chi si oppone non lo fa per ragioni didattiche o pedagogiche, ma solo perché teme che possano venir meno quei superati meccanismi burocratici che regolano le assunzioni dei docenti in Italia, opponendosi a ogni volontà di reale cambiamento”. Assolutamente contrari alla chiamata diretta sono i precari, che annunciano una manifestazione per il 21 aprile prossimo. Un comunicato del coordinamento 3 ottobre di Milano, una delle loro organizzazioni, sostiene senza mezzi termini che “questa sperimentazione lombarda limiterà fortemente la libertà d'insegnamento dei docenti asservendoli ai dirigenti scolastici dei singoli istituti che avrebbero diritto di vita e di morte sui docenti neoassunti sempre più precarizzati e aumenterà il rischio di clientelismo e nepotismo nella selezione dei docenti”.
Il Sole 24 Ore – 6 aprile 2012
“Apprendistato, via di accesso anche nella Pubblica amministrazione”
░ Patroni Griffi punta sui contratti professionalizzanti e quelli per l'alta formazione; secondo la CGIL bisogna puntare, invece, sulla formazione lavoro, e chiudere la stagione del precariato.
Il documento predisposto dal Dipartimento della Funzione pubblica per il confronto aperto con i sindacati e le rappresentanze delle Regioni e degli enti locali punta molto sull'apprendistato come canale di accesso strategico dei giovani nelle amministrazioni. Il testo… cita in particolare due forme di apprendistato previste da nuovo Testo unico (dlgs 167/2011): l'apprendistato professionalizzante e quello di alta formazione e ricerca, entrambi applicabili al settore pubblico per il reclutamento di giovani tra i 18 e i 29 anni. Il ragionamento che fanno i tecnici di palazzo Vidoni sembra interessante perché, se dovesse fare breccia, può allineare le logiche di ingresso al lavoro di pubblico e privato in una prospettiva di lungo periodo rispettando, nel contingente, i vincoli di spesa. Per le nuove assunzioni dei giovani apprendisti si potrebbe utilizzare parte delle risorse che oggi sono destinate ai contratti flessibili (o ai tempi determinati) senza intaccare il blocco parziale del turn-over sulle nuove assunzioni, che è vincolato fino a tutto il 2013 al 20% dei pensionamenti. L'operazione apprendistato nella P.A. - che tra l'altro vanta buoni esempi in Europa, in particolare in Francia - potrebbe essere realizzata con una prima forma di reclutamento per concorso, nel rispetto quindi dei vincoli costituzionali sull'accesso nelle amministrazioni (articolo 97), cui potrebbe seguire un esame finale dopo il periodo di formazione per l'assunzione definitiva; un po' ricalcando e generalizzando il modello del «corso-concorso» che oggi viene utilizzato per il reclutamento della nuova dirigenza. Per attuare queste soluzione una strada normativa è già aperta: si tratta del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che… deve essere adottato entro il prossimo autunno d'intesa con Funzione pubblica, Lavoro ed Economia. … Sull'ipotesi di utilizzo dell'apprendistato come nuovo canale d'accesso alle amministrazioni la contrarietà maggiore arriva dalla Cgil, secondo cui senza inventarsi strade di difficile praticabilità, bisognerebbe invece utilizzare i contratti di formazione lavoro. La Cgil è poi contraria alla riduzione delle causali sui contratti a termine e chiede che il tema del recepimento della riforma Fornero nel settore pubblico venga accompagnato da un piano per l'assorbimento del precariato (oggi sono 120-130mila i lavoratori flessibili del settore pubblico) e per l'assunzione dei vincitori dei concorsi pubblici.
Tonino Russo Newsletter n.69 – 6 aprile 2012
“Il governo risolva il problema degli esodati e del personale Ata transitato allo Stato”
░ Due prese di posizione del deputato PD Tonino Russo, in sintonia con le battaglie dell’Anief anche in questi due casi.
Su una questione il governo non si è ancora espresso e non è un bene. Va, infatti, risolta al più presto la drammatica vicenda degli esodati, circa 350.000 persone, che sono prigionieri di un drammatico limbo: uomini e donne senza lavoro, senza ammortizzatori e senza tutele a cui va garantito un futuro. Non è pensabile che gli sia stata concessa l'opportunità di scegliere la pensione anticipata e che dopo poco, quando avevano lasciato il lavoro, lo Stato si sia rimangiato la promessa. Non è questo il modo in cui si trattano i cittadini. Anche su questo fronte stiamo dando battaglia e se non verremo ascoltati saremo pronti a valutare le conseguenze. Il Partito Democratico è dalla parte dei lavoratori. Infine, credo che questa possa essere anche l'occasione per affrontare, finalmente dopo più di un decennio, la triste vicenda del personale ata passato dagli enti locali allo stato, perdendo diritti e parte consistente dello stipendio oltre che la ricostruzione della posizione ai fini pensionistici. In tal ottica, credo che queste 70.000 persone a basso reddito devono essere risarcite, come prevede la sentenza della corte di giustizia europea di qualche settimana addietro. Per tale ragione, la scorsa settimana in VII commissione abbiamo audito i rappresentanti degli stessi e, come PD, ci siamo fatti promotori di una risoluzione che impegni il governo ad affrontare e risolvere il problema. Personalmente, penso che occorra più coraggio ed elaborare un emendamento da inserire nel dl lavoro che tratteremo nei prossimi giorni.
Italia Oggi – 10 aprile 2012
“Assunzioni dirette, già una realtà”
░ In Italia, tre scuole sono già da tempo autorizzate all’assunzione diretta dei docenti mediante concorso per titoli.
… I primi a scagliarsi contro la legge che porta la doppia paternità Roberto Formigoni e Valentina Aprea, sono i sindacalisti della FLC.CGIL e della CISL Scuola che parlano di una legge incostituzionale. Ma in verità da anni tre istituti pubblici, tutti di ispirazione di centrosinistra, sperimentano le assunzioni dirette…, la media a indirizzo musicale Rinascita-A Livi, di Milano, l’IC Scuola Città Pestalozzi, di Firenze, e l’istituto Don Milani-Colombo, di Genova. L’articolo della riforma lombarda incriminato recita: “Al fine di realizzare l’incrocio diretto tra domanda delle istituzioni scolastiche autonome e l’offerta professionale dei docenti, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi, differenziati a seconda del ciclo di studi, per reclutare il personale docente con incarico annuale. E’ ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola iscritto nelle graduatorie provinciali fino ad esaurimento…. Fu il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, nel 2006, ad autorizzare i tre istituti a sperimentare la chiamata diretta…. Le scuole redigono un bando per il reclutamento, lo pubblicano all’USP e sul proprio sito. I docenti interessati presentano la domanda con curricolo e sono valutati da un comitato eletto annualmente e composto da 4 docenti. Un colloquio orale accerta le competenze professionali in coerenza con le finalità della sperimentazione.
www.orizzontescuola.it – 10 aprile 2012
“Abilitazioni conseguite - a cascata. Le si vuole rinnegare per provare il TFA”
░ Si ha notizia del fatto che alcuni docenti tenteranno le prove di accesso per il TFA per classi di concorso per i quali risultano già abilitati, non direttamente, ma per effetto di "cascata". (LALLA)
Il dm 354/98, utilizzato a partire dal concorso ordinario del 1999 e poi nei cicli Ssis e nelle procedure di abilitazione riservata , ha aggregato alcune classi di concorso in ambiti, al fine di assicurare maggiore snellezza ed economicità alle procedure di abilitazione e di assicurare nel contempo, una più ampia mobilità professionale al personale docente. Gli ambiti disciplinari costituiti per le classi della tabella A sono:
A – AMBITI DISCIPLINARI (per aggregazione di classi di concorso prevalentemente in senso verticale): A.D. 1 – per aggregazione delle classi 25/A e 28/A; A.D. 2 – per aggregazione delle classi 29/A e 30/A; A.D. 3 – per aggregazione delle classi 31/A e 32/A; A.D. 4 – per aggregazione delle classi 43/A e 50/A; A.D. 5 – per aggregazione delle classi 45/A e 46/A; A.D. 6 – per aggregazione delle classi 75/A e 76/A.
B – AMBITI DISCIPLINARI (per aggregazione di classi di concorso in senso prevalentemente orizzontale): A.D. 7 – per aggregazione delle classi 36/A – 37/A; A.D. 8 – per aggregazione delle classi 38/A – 47/A – 49/A; A.D. 9 – per aggregazione delle classi 43/A -50/A – 51/A – 52/A. Ciò ha significato che il docente che ha acquisito l’abilitazione nella classe 52/A, in base a questo decreto, ha ottenuto l’abilitazione anche per le classi di concorso 51/A, 50/A, 43/A e l’iscrizione nelle rispettive graduatorie. Una volta acquisita, l’abilitazione è valida a tutti gli effetti, per cui i docenti hanno potuto lavorare anche nelle classi di concorso acquisite a cascata, senza alcuna limitazione. Conclusione: questi docenti sono in pieno possesso delle abilitazioni conseguite per ambito (a cascata), pertanto non rispondono al requisito di accesso previsto dal decreto 11 novembre 2011 per le prove del TFA: essere privi di abilitazione per la classe di concorso richiesta… Analizziamo la concreta possibilità di lavoro che deriverebbe dall’acquisire una seconda abilitazione per la stessa classe di concorso nella quale si dispone già di abilitazione. In base all’attuale normativa i docenti abilitati con il TFA saranno collocati nella II fascia delle graduatorie di istituto, riservata ai docenti in possesso di abilitazione ma non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Condizione quest’ultima che non potrebbe essere dimostrata dai docenti che conseguissero nuovamente un’abilitazione di cui sono già in possesso. Pertanto le opportunità lavorative non potrebbero derivare dall’inserimento in una nuova graduatoria (per giunta subordinata a quella in cui si trovano attualmente), impossibile da realizzare. Quanto alla possibilità invece di accedere al corso per avere un punteggio aggiuntivo derivato dalla nuova abilitazione (stabilito in 3 punti dall’attuale tabella di valutazione dei titoli) esso risulterebbe inficiato dalla non corretta applicazione della procedura di accesso al corso. Consigliamo ai colleghi di tentare il test di accesso al TFA per classi di concorso per le quali sono realmente privi dell’abilitazione, e in possesso dei crediti necessari per l’accesso. Invitiamo anche le organizzazioni sindacali ad intervenire per chiarire la questione.
La Tecnica della Scuola – 10 aprile 2012
“Docenti inidonei: assegnazione provvisoria nei ruoli ATA”
░ Con la nota prot. n. 2359 del 29 marzo scorso, il Miur ha fornito indicazioni in merito all’assegnazione della sede provvisoria per il personale docente parzialmente inidoneo per motivi di salute da inquadrare nei profili professionali di assistente tecnico e di assistente amministrativo. (Di Lara La Gatta).
Dopo una prima fase di individuazione del personale in questione, quella successiva consiste appunto nell’assegnazione della sede provvisoria per
il corrente anno scolastico, previa sottoscrizione di apposito contratto, al fine della partecipazione alle operazioni di mobilità, allo scopo della attribuzione della sede di titolarità, a decorrere dal 1° settembre 2012. In particolare, con riferimento a coloro che hanno presentato la domanda esprimendo la preferenza ad essere inquadrati nei ruoli Ata in provincia diversa rispetto a quella di servizio, il Miur sottolinea che l’accoglimento delle istanze da altra provincia non deve ingenerare situazioni di soprannumerarietà ed è, comunque, subordinato alla preventiva sistemazione di tutto il personale già in servizio nella provincia medesima. Sui posti accantonati, secondo le consistenze indicate all’atto dell’assegnazione dei contingenti provinciali per le immissioni in ruolo, sono stati stipulati contratti di lavoro a tempo determinato. Di conseguenza, i dirigenti scolastici dovranno revocare le nomine dei supplenti temporanei, senza soluzione di continuità rispetto all’assunzione in servizio del personale docente inidoneo. L’operazione di immissione nel ruolo Ata dovrà obbligatoriamente essere registrata sul Sidi, a cura dei dirigenti scolastici e contestualmente all’assunzione in
servizio, attraverso apposita funzione. Alla nota è allegato anche il modello di contratto che deve essere sottoscritto dall’interessato e dal dirigente scolastico della sede provvisoria di assegnazione e poi inviato, a cura della scuola, al competente ufficio del Mef. Le indicazioni di cui sopra – conclude la nota ministeriale - si riferiscono al personale che all’atto dell’entrata in vigore della legge n. 111/2011 si trovava già in utilizzazione in qualità di docente dichiarato permanentemente inidoneo all’espletamento alla funzione docente, ma idoneo ad altre mansioni. Per il personale dichiarato inidoneo all’insegnamento successivamente all’entrata in vigore di tale legge, si provvederà all’assegnazione della sede provvisoria anche in corso d’anno ed anche in soprannumero rispetto all’organico provinciale, tenuto conto che lo stesso personale, qualora intenda chiedere l’inquadramento nei profili Ata, deve presentare la relativa istanza nel termine di 30 giorni dalla dichiarazione di inidoneità, formulata dal competente organo sanitario.
Italia Oggi – 10 aprile 2012
“Esuberi, si tratta sotto Brunetta”
░ Al tavolo della Funzione pubblica, i sindacati fronteggiano i vincoli imposti dalla riforma dela Pubblica amministrazione. Per la Scuola, l’obiettivo è ricollocare, per il prossimo anno 10mila professori soprannumerari e in esubero. (di Antimo Di Geronimo).
Al via la ricollocazione dei soprannumerari e del personale in esubero. Il 2 aprile scorso sono iniziate le trattative tra sindacati e amministrazione per la stipula del contratto sulla mobilità annuale: il testo negoziale che dovrà regolare la ricollocazione dei circa 10mila docenti in esubero e degli altri che andranno in soprannumero nell’organico di diritto…. Quest’anno il negoziato parte con quelche motivo di preoccupazione in più. In primo luogo perché l’anno scorso l’amministrazione decise di bypassare il tavolo negoziale e procedere con ordinanza… E in secondo luogo perché dalla tenuta del sistema delle relazioni sindacali dipenderà anche la possibilità di scongiurare licenziamenti di massa nella scuola… Soluzione che esiste già… consente di ricollocare i docenti in esubero utilizzandoli secondo il titolo di studio posseduto. Dunque prescindendo dal possesso dell’abilitazione nella classe di concorso specifica, in forza della professionalità già acquisita sul campo…
Italia Oggi – 10 aprile 2012
“Per i neo immessi, niente utilizzazione”
░ La norma restrittiva non si applica a coloro che abbiano ottenuto la retrodatazione della immissione in ruolo al primo settembre 2010..
Quest’anno i neoimmessi in ruolo non potranno presentare l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria interprovinciale. E’ l’effetto dell’entrata in vigore dell’art.9 comma 21 della legge n.106/2011….Le nuove disposizioni sono state già applicate al contratto sui trasferimenti e i passaggi, me è stata comunque introdotta una deroga per quento riguarda i disabili e chi li assiste. L’utilizzazione è un provvedimento di mobilità annuale generalmente destinato ai docenti che hanno subito un trasferimento d’ufficio in quanto soprannumerari, oppure che non abbiano ancora ottenuto la sede definitiva, oppure ancora ad altre categorie di docenti elencate nel contratto sulle utilizzazioni… In ogni caso i destinatari dei movimenti sono solo docenti con contratto a t.i….. Le assegnazioni provvisorie sono provvedimenti di mobilità annuale destinati ai soggetti che intendano avvicinarsi alla famiglia….
Messaggero Veneto – 13 aprile 2012
“Concorso presidi, via agli orali tra i ricorsi”
░ I giudici del Tar hanno respinto la prima richiesta di annullamento delle prove regionali.
Gli esami orali del concorso per dd.ss. inizieranno oggi. Per il momento, quindi, proseguirà tutto come previsto, fatta salva l’appendice della sessione straordinaria già annunziata dalla direttrice dell’USR, Daniela Beltrame. Al momento, però, la sessione aggiuntiva vede iscritto un unico professore, ammesso con riserva dal tribunale amministrativo di Trieste. Ieri, invece, i giudici del Tar hanno respinto il ricorso presentato… per conto di un gruppo di professori che puntavano all’annullamento del concorso per presunte irregolarità della costituzione della commissione giudicatrice. Secondo i giudici, infatti, “poiché i ricorrenti non hanno chiesto l’ammissione con riserva alle prove orali, ma unicamente la sospensione delle stesse, nel bilanciamento degli opposti interessi appare preminente quello dell’Amministrazione e di chi ha superato la prova”.