http://comitatidossetti.wordpress.com - maggio 2012
“Economia democratica”
░ La tesi di fondo: il sopravvento, in forza della globalizzazione, dell’economia sulla politica rende tutti indifesi e prosciuga gli spazi della democrazia.
Questo processo che investe tutto il mondo, in Italia è già molto avanzato. Lo si vede dalla condizione cui è stato ridotto il lavoro, espropriato alle persone, negato ai giovani e non più messo a fondamento della Repubblica; lo si vede dal trasferimento della sovranità dal popolo ai Mercati; nella sottrazione allo Stato di ogni facoltà e strumento di intervento nella vita economica; nello svuotamento del principio di rappresentanza e delle vie per la partecipazione dei cittadini alla determinazione della politica nazionale; nell’abbandono della concertazione con le parti sociali e nella rinunzia a promuovere la coesione sociale; nella crisi dello Stato di diritto per il venir meno di uno spazio pubblico capace di dettare le regole al sistema delle imprese e all’economia privata; nella pretesa oggettività e neutralità delle decisioni tecnocratiche; nello smarrimento e anzi nel rovesciamento degli ideali di solidarietà e giustizia che diedero luogo alla costruzione dell’Europa.La causa di tutto ciò sta nella rottura del rapporto vitale tra economia e democrazia, sul quale si è costruita gran parte della storia moderna dell’Occidente. …L’economia non solo si è isolata e affrancata dalla regola democratica ma, a cominciare dall’ordinamento europeo, si è sovraimposta. alla società e alla politica…. I Comitati Dossetti per la Costituzione, l’Associazione per la Democrazia Costituzionale, Altrapagina, l’Associazione Pace e Diritti e altri gruppi e associazioni che si stanno consultando, promuovono un’aggregazione di cittadini intesa a rivendicare il criterio della democrazia costituzionale come vaglio della legittimità delle diverse espressioni della vita economica e ad animare un movimento organizzato di “Economia democratica”. … Il sito web del Movimento è: www.economiademocratica.it
l’Unità – 25 maggio 2012
“Scuola, diventare esubero dopo trent'anni di cattedra”
░ Diecimila professori che, supra-numerari a causa della riforma Gelmini, hanno perso il posto; il Miur vorrebbe riconvertirli su Sostegno
La chirurgia del taglio di ore imposta dal precedente governo scava inesorabilmente ferite feroci. Quelle sugli alunni le scopriremo nel prossimo quinquennio: dare meno istruzione quando nel mondo si vince con più istruzione non li aiuterà… Succede, come non accadeva da tempo, di vedere in fila, in quelli che una volta si chiamavano provveditorati agli studi, prof, per la maggior parte donne, oltre i cinquanta, a volte a pochi anni dalla pensione, a cercare smarriti ed in affanno la stanza giusta dove avere risposte sul loro destino. Dopo venti o trent’anni di onorato servizio improvvisamente non hanno più la loro cattedra…. Finire nel girone è facile: se sei ultimo o penultimo in graduatoria nella tua materia e la scuola in cui insegni subisce una drastica riduzione di iscrizioni oltre al progressivo taglio delle ore (e al rimodulamento del numero di alunni per classe: 22 minimo al biennio, 28 minimo al triennio), la tua cattedra sparisce. Diciotto ore non ci sono più, spesso anche meno di dodici, in alcuni casi zero. Il fenomeno sta colpendo in modo più massiccio le superiori, meno le medie….Il Miur ha indicato una soluzione per i perdenti posto: 120 ore per trasformare docenti in esubero in insegnanti di sostegno (quelli effettivi hanno seguito corsi di due anni per complessive 800/1600 ore). Come se i ragazzi con handicap, gli stessi insegnanti di sostegno già in essere, quelli da riconvertire con i corsi fossero numeri…
La tecnica della scuola – 25 maggio 2012
“Dirigenti scolatici in ferie senza nominare i vicari ?”
░ I sindacati scuola confederali hanno messo a disposizione dei dd.ss. un fac simile di lettera ai direttori degli UU.SS.RR., con la quale protestano per la mancata assegnazione di finanziamento a copertura della indennità di sostituzione del d.s. in ferie o chiamato ad altro incarico.
La provocazione sembrerebbe aver smosso le acque… A dire la sua è stata anche l’Anief. Che ha messo in guardia i Ds che dovessero lasciare le scuole senza vicari: la comunicazione “inviata all’Usr, sollecitata da Cgil-Cisl-Snals - sostiene il sindacato guidato da Marcello Pacifico – può portare a denunce per omissione di atti di ufficio e interruzione di pubblico servizio e può portare la corte dei conti a bloccare le ferie dei dirigenti o le nomine alle presidenze delle commissioni degli esami di maturità, visto l’impossibilità di nominare vicari o collaboratori in loro sostituzione”…. Nell’art.69 del Ccnl Scuola 1994-1997… richiamato dall’art. 146 del Ccnl Scuola 29/11/2007, si spiega che “al personale docente incaricato dell’ufficio di presidenza o di direzione, e al docente vicario, che sostituisce a tutti gli effetti il capo d’istituto per un periodo superiore a quindici giorni, nei casi di assenza o impedimento, nonché all’assistente amministrativo, che sostituisce il direttore amministrativo o il responsabile amministrativo, negli stessi casi, è attribuita, per l’intera durata dell’incarico o della sostituzione, una indennità pari al differenziale dei relativi livelli iniziali di inquadramento … Qualora si dia luogo all’affidamento in reggenza degli uffici di cui al comma 1, ai titolari che assumono la reggenza è corrisposta una indennità pari al cinquanta per cento di quella prevista per gli incarichi o le sostituzioni, così come definita nel comma medesimo. In tal caso, al docente vicario è corrisposta una indennità di pari importo”. L’Anief si chiede se un dirigente può assumere l’incarico di presidente di commissione di esame o andare in ferie senza nominare un sostituto lasciando la scuola priva di direzione…
www.governarelascuola.it - 26 maggio 2012
“La sostituzione del dirigente”
░ Sul medesimo argomento riportiamo le spiegazioni fornite da Pietro persiani con un articolo pubblicato nel suo periodico digitale.
L’istituzione scolastica autonoma non può rimanere senza un responsabile legale, per cui, in caso di assenza a qualsiasi titolo del dirigente va individuato e nominato un sostituito, non essendo prevista dall’ordinamento una figura istituzionale che eserciti le funzioni vicarie….. Nella Nota MIUR.AOODGPFB.R.U.0009353.22-12-2011, che detta le istruzioni per la predisposizione del programma annuale 2012, il Ministero sembra aver messo in discussione l’assunto della necessità di sostituzione del dirigente almeno in caso: l’assenza per ferie. Il MIUR fa riferimento all’art. 52, comma 2 del D.Lgs 165/2001, di cui riportiamo il testo: “Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore… b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza.”…. A nostro avviso, quanto sostenuto dal MIUR, o meglio quanto il MIUR sembra sostenere, non ha fondamento giuridico, perché l’art. 52 del D.Lgs 165/2001 non si applica alla scuola, che è soggetta in merito ad una normativa specifica.… Il sostituto va nominato anche in caso di assenza per ferie; se il MIUR non è d’accordo, lo dica chiaramente e dica cosa bisogna fare in alternativa, non può lavarsene le mani come se il problema non esistesse. Per quanto riguarda la competenza nella nomina del sostituto, abbiamo due situazioni: - per assenze superiori a due mesi, la competenza è dell’USR, che può conferire la reggenza ad un altro dirigente o l’incarico di presidenza ad un docente; giova ricordare che l’istituto dell’incarico di presidenza esiste ancora, anche se in forma molto più limitata rispetto al passato; - per assenze inferiori a due mesi, la competenza è del dirigente, che conferisce la nomina ad un docente della scuola nella forma del conferimento di una delega più o meno ampia…. Al sostituto del dirigente spettano due indennità: l’indennità di funzioni superiori e di reggenza e l’indennità di direzione… Di fatto, il MEF paga regolarmente quanto di sua diretta competenza … Lo stesso non avviene per quanto di competenza delle scuole, perché quello che non mette in discussione il MEF, lo mette il discussione il MIUR… non assegnando alle scuole i fondi necessari per il pagamento delle indennità di loro competenza quale ufficio liquidatore; ricordiamo che le scuole devono pagare: - indennità di funzioni superiori al docente che sostituisce il dirigente per un periodo superiore a 15 giorni, in misura intera; - indennità di funzioni superiori al docente vicario di una scuola data in reggenza, nella misura del 50%; - l’indennità di direzione al docente che sostituisce il dirigente anche per un solo giorno, in misura intera; - indennità di direzione/quota variabile al preside incaricato…. E’ chiaro in una situazione come questa sono partiti i ricorsi al giudice del lavoro, promossi da tutti i sindacati, mentre l’Anv/dir3000 ha preferito seguire la strada della Class Action; i primi pronunciamenti positivi sono venuti dal Tribunale di Milano. Si può fare altro? I sindacati non potrebbero esercitare forme di pressione più accentuate, come nel caso della contrattazione di istituto? Il livello politico non ha niente da dire?
Corriere della sera – 26 maggio 2012
“Premi ai ragazzi e alle scuole eccellenti. I migliori su Internet, stage nelle aziende”
░ Non ci accodiamo all’encomio del “merito” in salsa competitiva. Non tocca alla Scuola designare i predestinati: i docenti impartiamo il servizio di istruzione a quelli che, tra i nostri alunni, diventeranno i Silvia Deaglio e i Michel Martone del futuro, e quelli che rischieranno l’appellativo di “sfigato”; è a questi che ci applichiamo con più cura.
… Ogni scuola superiore sceglierà il proprio «studente dell'anno» tra quelli che hanno superato la Maturità con il massimo dei voti, 100 e lode. Ogni «studente dell'anno» avrà diritto a una «borsa di studio aggiuntiva» e alla «riduzione di almeno il trenta per cento delle tasse universitarie» per il primo anno accademico. … Oltre allo sconto sulle tasse universitarie e alla borsa di studio, lo studente dell'anno avrà diritto alla carta «IoMerito», con sconti per musei, mostre e mezzi pubblici. Resta da capire chi, in ogni scuola, sceglierà il ragazzo più meritevole e quali criteri userà. Ma tutto questo sarà definito con un successivo decreto del ministero che dovrà fissare anche l'importo della borsa, che verrà assegnata indipendentemente dal reddito. Per gli studenti migliori ci sarà anche un altro premio: le master class, i corsi estivi gratuiti. Saranno riservati ai ragazzi che arriveranno ai primi tre posti nelle olimpiadi scolastiche organizzate tutti gli anni per ogni materia, dalla matematica all'italiano. Sarà messo sul sito Internet del ministero il «portfolio dello studente», un curriculum nel quale inserire solo i titoli di merito, come quello di studente dell'anno o la partecipazione alle master class. Con il consenso dell'interessato, il curriculum potrà essere consultato dalle imprese che offrono stage e tirocini…. Le risorse andranno prese dal fondo per l'ampliamento offerta formativa e gli interventi perequativi. Sono 87 milioni di euro, in calo rispetto al passato, e solo in parte assegnati davvero alle scuole.
Il Messaggero – 27 maggio 2012
“Scuola, il piano che premia il merito non risolve i vecchi problemi”
░ Analisi (fonte autorevole: Giorgio Israel) perplessa non sul “pacchetto merito” ma della possibilità di attuarlo in modo appropriato.
Il proposito del «pacchetto merito» che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri – introdurre il merito nel sistema scolastico – non può che suscitare plauso. Ma chi conosca questa problematica sa che le difficoltà iniziano quando si passa dai principi all’applicazione e che si riassumono così: come e chi valuterà il merito? … Il proposito del «pacchetto merito» va inquadrato nel contesto. Un aspetto importante è la situazione che si determinerà con l’approvazione (quasi completata) di una legge sull’autonomia scolastica che è una sintesi di aziendalismo e assemblearismo… Le scuole sarebbero trasformate in una sorta di fondazioni gestite da consigli dell’autonomia presieduti da un genitore e in cui gli insegnanti sarebbero in minoranza, essendo prevista oltre alla loro presenza paritetica con i genitori, quella di rappresentanti di «realtà» culturali, sociali, produttive, professionali e degli studenti. Di fatto, l’unica autonomia non preservata sarebbe quella degli insegnanti… Ci si chiede: chi e come, in una simile struttura, sceglierà lo «studente dell’anno» (e perché poi uno soltanto?), titolare della carta «Io-merito» e di una borsa? Se saranno ancora i docenti – come si osa sperare – dovranno comunque «negoziare» le loro scelte con le altre «realtà» ed è meglio non pensare agli esiti. Si prospetta un piano di valorizzazione del sistema scolastico che premi le scuole eccellenti. Ma come? Si parla di tener conto del numero di studenti che arrivano al diploma senza bocciature. Come recita la nota legge di Goodhart, quando una misura diventa un obbiettivo cessa di essere una buona misura e diventa un incitamento a comportamenti scorretti: basterà promuovere tutti per diventare «eccellenti»…..
ItaliaOggi - 29 maggio 2012
“Saper leggere per contare in futuro”
░ L'Ocse ha presentato il Bil, la nuova misura di valutazione dell'economia (di Giovanni Brusio).
Per l'economia del futuro conterà soprattutto saper leggere…. Si comincia a parlare di lettura anche come predittore del benessere economico delle nazioni, forse al pari, se non di più, della stessa moneta. L'Ocse infatti concentra l'attenzione sulla lettura presentando insieme il nuovo indice di calcolo del benessere alternativo al Pil (il better life index) e uno studio sui risultati in lettura dell'Ocse Pisa 2009 condotto in Canada. Il 22 maggio scorso l'Ocse ha presentato al mondo il nuovo “Bil”… la proficiency in lettura. Sul sito del progetto Bil è riportato lo stato dell'arte in lettura a livello Ocse e nazionale (Italia compresa) rispetto ai livelli di lettura dei 15enni… Tra i 15 e 24 anni, l'Ocse assiste ad una caduta della performance della lettura, a dimostrazione che, uscite da scuola, le persone non leggono più o leggono contenuti friendly to use, che, detto molto grossolanamente, intorpidiscono l'intelligenza. A 24 anni la caduta in termini di punteggio ai test di lettura dell'Ocse Pisa è di 59 punti rispetto al guadagno dei 15enni in lettura. Ma il deterioramento della lettura, spiegano da Parigi, dipende anche dal grado di stima della sua competenza nell'attività professionale esercitata, per cui dove è sottostimata si atrofizza. … Secondo alcuni studi l'esposizione dei bambini, soprattutto se in età precoce, a televisione o agli schermi in generale, esercitano un'azione neuroplastica con conseguenze sull'attenzione e sulla lettura, per cui a ogni ora passata a guardare la tv tra uno e tre anni d'età si registrerebbe una perdita del 10% della capacità attentiva a 7 anni.
www.uaar.it - 29 maggio 2012
Lettera inviata al Ministro e alle OO.SS.
░ La lettera, che riportiamo in parte, è stata inviata al ministro dell’Istruzione e alle organizzazioni sindacali in vista dell’incontro del 31 maggio nel quale sarà discussa la revisione delle classi di concorso dei docenti. L'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) sollecita la soluzione di difficoltà nell'attivazione delle attività alternative e chiede l'implementazione di un elenco di docenti disponibili a svolgere attività alternative all'Insegnamento della Religione Cattolica utilizzabile dai dd.ss. per nominare docenti che l’UAAR suggerisce di specializzare specificatamente.
Egregio Ministro, egregi rappresentanti degli insegnanti, scriviamo la presente per superare una difficoltà che la scuola italiana incontra nel garantire fondamentali diritti degli allievi e delle loro famiglie. Fin dal Concordato firmato nel 1984 è prevista la possibilità, per gli alunni che non intendono frequentare l'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), di svolgere attività didattiche alternative…. Dalle segnalazioni che ci arrivano da tutto il territorio nazionale e dal confronto con altre associazioni di genitori diversamente credenti e con docenti impegnati in dette attività alternative appare evidente che chi vuole avvalersi di attività alternative all'IRC (siano esse un Insegnamento Alternativo, lo studio assistito o lo studio individuale) incontra grosse difficoltà, principalmente legate all'assenza di un elenco di docenti ad esse dedicati. Al fine di superare questi ostacoli chiediamo, in vista della prossima riapertura delle Graduatorie d'Istituto, di creare per ogni scuola un elenco di docenti per le attività alternative, nel quale gli insegnanti possano iscriversi… Considerando inoltre i differenti percorsi formativi e la polisemia delle attività alternative chiediamo che, in occasione della revisione della nuova formazione docenti, nel Decreto Ministeriale 249/2010 venga prevista la possibilità di un percorso di specializzazione alle attività alternative. Tale specializzazione dovrebbe essere divisa per grado di scuola e prevedere come titolo di accesso l'abilitazione per quel grado di scuola. Una volta conseguita la specializzazione gli insegnanti avrebbero titolo di preferenza assoluta rispetto ai non specializzati nell'assegnazione delle supplenze per le attività alternative ….
La tecnica della scuola.it - 30/05/2012
“Flc: reclutamento tra annunci, prospettive fumose e illusioni, false”
░ Il prestigioso quindicinale riferisce dell’irritazione della Flc-Cgil in merito agli annunciati concorsi e alle mancate risposte ai precari.
Fare spazio ai giovani? Una falsa prospettiva, vista l’assenza di un regolamento certo sul sistema di reclutamento compreso l’annunciato concorso ordinario previsto per il prossimo autunno. … Non si riconosce ai già abilitati (salvo qualche deroga…) che stanno portando avanti la scuola, il loro titolo, costringendoli appunto a un altro concorso…
“Non si capisce quale sia il motivo per imporre a chi è già in una graduatoria destinata alle assunzioni di dover sostenere un altro concorso per aspirare agli stessi posti ai quali può già accedere.” Ma ci sono anche tanti altri motivi che rendono velleitaria l'ipotesi dei concorsi ordinari. La Flc ne enumera almeno tre:
“Il primo è che si procederebbe senza alcuna certezza sulle reali consistenze degli organici, che potrebbero subire significative modifiche a seguito dell'adozione del regolamento delle classi di concorso e della piena adozione dei nuovi regolamenti della scuola secondaria superiore. …
Il secondo è che si utilizzerebbero le vecchie procedure concorsuali… Il terzo è quello dei costi…. Per risolvere i problemi di reclutamento, sostiene il sindacato, si dovrebbe procedere alle stabilizzazioni attraverso un piano pluriennale di assunzioni su tutti i posti vacanti, mettendo nell’organico di diritto i posti attualmente relegati in organico di fatto, ma che sono ormai stabili da anni: 35.000 di sostegno e circa 10.000 per somma di spezzoni. Si introducano quote di organico funzionale per dare risposta a tutte le reali esigenze della scuola, così fortemente ridimensionata dai tagli del Governo Berlusconi. Solo così sarà possibile cominciare a ragionare di concorsi fermo restando che occorre garantire lo "svuotamento" delle attuali graduatorie rispettando la attuale ripartizione al 50% o perfino incrementando temporaneamente quella a favore delle graduatorie.
L’Unità - 31 maggio 2012
“Scuola, sul merito i sindacati bocciano il ministro. Slitta per ora la legge preparata da Profumo.”
░ La FLC CGIL: Profumo adotta la stessa linea politica della Gelmini.(di Mariagrazia Gerina). Riportiamo la seconda parte dell’articolo.
«Parole nuove per la scuola secondaria» si chiamava il convegno organizzato dalla Flc. Avrebbe dovuto esserci anche il ministro Profumo. Sostituito dal sottosegretario Marco Rossi Doria, che, sul merito, prova a correggere la prospettiva: «La bussola è l'articolo 34 della Costituzione. Se si pensasse solo a premiare i primi della classe scandisce l'ex maestro di strada si tradirebbe quel dettato». Ma a riprova che il governo, prima, ha lavorato per fare della scuola un luogo di inclusione cita i 400milioni di fondi europei per aprire nuovi asili nido al Sud e i 27 milioni stanziati per attivare progetti contro la dispersione scolastica in 100 micro-aree dove è più elevato il tasso di abbandono. Niente da fare. La parola «merito» è di quelle che la platea della Flc Cgil respinge al mittente. Insieme al decreto che ieri il ministro avrebbe dovuto portare in Consiglio dei ministri e che per ora ha riposto nel cassetto. «L'idea di premiare i migliori con il "festival dell'alunno più bravo" riporta indietro di cinquant'anni il sistema di educazione e istruzione», avverte il segretario della Flc-Cgil Domenico Pantaleo. «È la stessa logica perversa della ex ministra Gelmini che voleva una scuola selettiva e non più inclusiva», insiste. Inaccettabile, tanto più a fronte dei tagli imposti all'istruzione e all'università dal precedente governo: «Ci sono 145mila ragazzi che pur avendone diritto non hanno ricevuto la borsa di studio, come si fa a parlare di merito?». Per non dire dei ricercatori precari «a cui si vuole imporre nuovamente l'obbligo di svolgere attività didattica». «Se dovesse essere approvato un decreto simile sarebbe una ragione di più per mettere in campo le mobilitazioni contro il governo Monti». Dal nuovo esecutivo il mondo della scuola si aspetta una «inversione di tendenza» ben diversa da quella prospettata nel dl sul merito….
www.istruzione.it - 31 maggio 2012
“Innovazione, bando da 408 milioni per cluster nazionali”
░ L’importante comunicato stampa inserito nel sito istituzionale del MIUR, e annunciato nella home page con queste parole: Smart Cities and Communities e Social Innovation. Conclusa esattamente nei tempi la selezione dei progetti: 240 milioni per Sud e giovani.
Cluster nazionali, progetti di Smart Cities and Communities, Social Innovation. Procede su queste tre direttrici l’azione del Miur nel settore dell’innovazione tecnologica, nel rispetto dei tempi per la selezione dei progetti del bando già pubblicato lo scorso 2 marzo e con la pubblicazione di un altro bando che riguarda, appunto, l’istituzione di “cluster” sul tutto il territorio nazionale.
Cluster nazionali – distretti e poli tecnologici. L’obiettivo del bando, pubblicato sul sito del Miur e a breve in Gazzetta Ufficiale, che può contare su un finanziamento complessivo di 408 milioni di euro, è avviare una nuova strategia nazionale per i “cluster” innovativi, in modo da promuovere una maggiore sinergia tra le iniziative dei distretti tecnologici esistenti, il mondo della ricerca pubblica, l’industria e la nuova imprenditorialità. La finalità, dunque, è la costruzione di grandi aggregati nazionali, partendo dai distretti e dai parchi scientifici e tecnologici già esistenti, su alcuni temi specifici di interesse strategico per l’industria del Paese: chimica verde, aerospazio, mezzi e sistemi per la mobilità terrestre e marina, scienze della vita, agrifood, tecnologie per gli ambienti di vita, energia, fabbrica intelligente, tecnologie per la Smart Communities. Per ognuno di questi ambiti, il Ministero promuoverà la nascita di un unico grande “cluster” nazionale, capace di aggregare le migliori competenze esistenti. Le risorse previste del bando sono così costituite: 368 milioni di euro del FAR (Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca), ai quali si aggiungono 40 milioni di fondi “PON Ricerca e competitività” 2007 – 2013, per incentivare lo svolgimento di questi progetti nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). Le domande dovranno pervenire al Ministero entro il 28 settembre. Subito dopo inizierà l’attività di valutazione, i cui esiti saranno comunicati, come già fatto con il bando Smart Cities, in tempi estremamente rapidi, entro la metà del mese di novembre. Le proposte dovranno comporsi di un Piano di Sviluppo Strategico e di 4 progetti di ricerca, sviluppo e formazione, ognuno dei quali di costo compreso tra i 10 e i 12 milioni di euro. E per instaurare il massimo livello di cooperazione tra cluster nazionali e realtà europee e comunitarie, almeno 2 dei 4 progetti che verranno presentati dovranno essere realizzati nell’ambito di accordi di collaborazione internazionale già instaurati o in fase di avvio. Necessaria anche una chiara descrizione degli obiettivi attesi in termini di ricaduta dei progetti stessi sulle realtà imprenditoriali e sulle capacità delle stesse di competere a livello europeo e internazionale.
Smart Cities and Communities e Social Innovation. Si è conclusa nei tempi previsti, ad un mese dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, la valutazione dei progetti pervenuti per i bandi Smart Cities and Communities e Social Innovation. Ai progetti selezionati nell’ambito di questi bandi, pubblicati sul sito del Miur, saranno assegnati complessivamente 240 milioni di euro. Il primo - Smart Cities and Communities - del valore totale di 200 milioni, è rivolto alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, ma sono stati ammessi anche soggetti con sedi operative nelle Regioni Extraconvergenza (Sardegna, Abruzzo, Molise, Basilicata). I progetti si dividono in due macro-aree: progetti di azione integrata per la società dell’informazione e per lo sviluppo sostenibile. Per il secondo - Social Innovation - sono stati messi a disposizione i restanti 40 milioni, dedicati sempre alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (10 milioni per ciascuna Regione). Il bando è riservato ai giovani di età inferiore a 30 anni residenti in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia e prevede lo sviluppo di idee tecnologicamente innovative per la gestione di problematiche importanti nel territorio.