Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 9 novembre 2012

 ASASI - La Letterina n. 338 - 2 novembre 2012

Una storia ordinaria:i nuovi POR. 

░ Riportiamo la prima parte di un articolo dGiampiero Finocchiaro, della Associazione Scuole Autonome Sicilia.

… Recentemente, aiuti economici europei non spesi (sorvoliamo sul perché) hanno rimpinguato una borsa che finanzia un gran numero di progetti con cui le scuole ricevono da 350.000 a 500.000 euro ciascuna per ristrutturare i propri edifici e migliorarne la vivibilità. C’è chi potrà finalmente rifare l’impianto elettrico obsoleto, chi si lancerà nella creazione di un impianto fotovoltaico sul tetto, chi rifarà la facciata o sostituirà gli infissi e così via dicendo. Diciamo che si tratta, per chi è esperto di appalti di opere pubbliche, di interventi limitatissimi che non richiederebbero grandi figure professionali di tecnici ed esperti. Non pare se ne sia accorto chi ha montato la macchina burocratica che, proprio sulle figure dei tecnici ha ribadito l’importanza di procedere a complessi, onerosi e pericolosi bandi pubblici. Di cui sarà responsabile il solito capro espiatorio, il dirigente scolastico. Al più, questi potrà dotarsi di un supporto tecnico per la valutazione di ciò che progetteranno e realizzeranno i liberi professionisti e le aziende assoldate con procedura pubblica. Dividendo, per altro, il compenso che è stato quantificato in una percentuale funzionale a sancirne il carattere umiliante. Al responsabile unico, obbligatoriamente il Dirigente scolastico, verrà infatti corrisposta una cifra pari al 2% non dell’ammontare complessivo, ma di quella parte corrispondente ai soli lavori di appalto che più o meno si aggira intorno al 60% del finanziamento. I calcoli sono presto fatti, il 2% non di 350.000 (seguiamo l’esempio degli istituti comprensivi) ma dei 200.000 circa di lavori da eseguire (gli altri 150.000 coprono parcelle, oneri, costi obbligatori, etc.). Totale 4.000 euro. Prima che qualche collega consideri accettabile questo extra, si deve ricordare che di questa quota, al Dirigente scolastico è riservata la quarta parte, ovvero 1.000 euro. La rimanente sosterrà le spese per altro personale, compreso il supporto tecnico di cui avvalersi e da cercare tramite faticosa procedura pubblica. Al DSGA, che si farà carico degli oneri materiali di questa enorme macchina, viene riconosciuta una percentuale ancora minore, pari a una quota dell’1% ….

 

Latecnicadellascuola.it - 3 novembre 2012

PD: senza se e senza ma, stabilizzeremo i precari”.

░ Il Pd si impegna a ripristinare il “salva precari”e le onorevoli Puglisi e Siragusaaggiungono: "Non si può vivere di 'salvaprecari': il nostro impegno per il nuovo governo è la stabilizzazione dei docenti".

Un vero e proprio impegno che il Partito democratico si assume frontalmente nei riguardi dei docenti precari: “Il PD ha già detto con chiarezza che vogliamo prevedere un piano straordinario di immissioni in ruolo per i precari delle GAE, e questo faremo andando al governo”. Una dichiarazione che sottolineiamo con vero piacere e alla quale facciamo, parafrasando altri giornalisti, un nodo a doppia mandata.“Oggi, intanto, c'è bisogno di affrontare un'emergenza che non riguarda - come alcuni vorrebbero far credere - solo la Sicilia, ma è estesa a tutta Italia: il mancato rinnovo del decreto 'salvaprecari'. Chi si sta occupando della questione è la deputata PD Alessandra Siragusa.“Il Pd - spiegano - era inizialmente contrario al 'salvaprecari', perché figlio dei licenziamenti di massa voluti dal ministro Gelmini, ma è chiaro che nell'emergenza dobbiamo impegnarci per salvare i diritti minimi di quegli insegnanti che si trovano senza lavoro. Per garantire ai docenti precari la continuità lavorativa e la maturazione del punteggio di servizio, occorre rinnovare, anche per l'anno scolastico 2012/2013, il cosiddetto decreto 'Salva precari'. Si tratta di una misura che non comporta oneri finanziari aggiuntivi a carico del Miur, o comunque del bilancio dello Stato, come si evince sia dal primo provvedimento che lo ha istituito, legge n. 167 del 24 novembre 2009, sia dalle sue proroghe successive (art. 1 della legge n. 25 del 2010 e articolo 9, comma 21/bis, della legge n. 106 del 2011). Dopo essere stato inserito nella legge di stabilità, il 'salvaprecari' è scomparso Ad oggi, insommanon c'è una misura di garanzia verso questi lavoratori della scuola. Il Pd chiede che sia immediatamente rinnovato il 'salvaprecari' per la parte statale, quindi prevedendo una graduatoria unica per le chiamate dalle scuole e punteggio pieno per tutti come previsto dalla prima legge”.

 

www.governarelascuola.it - 3 novembre 2012

A che punto siamo ?”.

░ Nel numero 11 del suo periodico digitale,Pietro Perziani tratteggia, con la consueta competenza, il quadro dei provvedimenti sulla Scuola varati quest’anno; lo riportiamo in parte.

I PROVVEDIMENTI PRIMAVERILI. Lo scorso giugno, la carne al fuoco era molta La generalizzazione degli istituti comprensivi ha portato ad un vero e proprio terremoto nel primo ciclo di istruzione che è passato da 7.102 a 6.159 scuole, 943 in meno. … Al dimensionamento, si sono aggiunte la disposizione relative alle scuole sottodimensionate; di fatto, lo Stato ha detto alle Regioni: fate pure quello che volete, io intanto taglio i posti di Dirigente e di Dsga, la funzionalità di queste scuole evidentemente non interessava e non interessa molto. Come è ormai tradizione, con la Sentenza n. 147/2012, la Corte Costituzionale a giugno ha dichiarato illegittime le norme su cui si è basato il dimensionamento, ma per l’a.s. 2012/2013 non è stato naturalmente modificato niente. Ad Ottobre, è stata formulata una Bozza di Accordo tra Stato e Regioni per dare attuazione alla Sentenza della Corte; il dimensionamento dovrebbe riguardare tutti gli ordini di scuola, in rapporto ad una media regionale di 900 alunni, superando così anche il problema delle scuole sottodimensionate. Si farà in tempo per il prossimo anno scolastico ?.. A giugno segnalavamo anche la ormai cronica questione del pagamento dei docenti vicari, con la Legge 135/2012 (Spending Reviewil problema è stato risolto alla radice: … costoro non possono esercitare funzioni vicarie e tantomeno funzioni superiori. Qualcuno dovrà pur stabilire qual è la veste giuridica del docente che sostituisce il dirigente, per assenze fino a due mesi. Si dice che i docenti collaboratori possono essere retribuiti esclusivamente a carico del FIS, in base a quanto stabilito dal vigente CCNL di comparto…E meno male che almeno l’esonero è stato salvato, sia pure nei termini ridotti che benconosciamo

I PROVVEDIMENTI ESTIVI. In estate è stato emanato un Decreto Legge, il 95/2012, che è stato poi approvato in via definitiva con la Legge 135/2012; si tratta di quella che comunemente viene chiamata la Spending Review.La Legge riguarda tutta la pubblica amministrazione, con novità molto importanti per la scuola. Viene stabilito l’obbligo della fruizione delle ferie, dei riposi e dei permessi a qualsiasi titolo spettanti; non si può dar luogo alla loro monetizzazione in caso di mancata fruizioneE’ apparsa subito evidente l’inapplicabilità della norma soprattutto per i supplenti temporanei, per cui la questione è stata ripresa nel DDL relativo alla Legge di Stabilità: potranno essere pagate solo le ferie che siano risultate impossibili da fruire, in quanto il periodo di servizio prestato dal supplente non prevede sospensioni delle lezioni. Detto in altri termini: se il supplente ha maturato 20 giorni di ferie e durante il suo periodo di servizio erano previsti 10 giorni di interruzioni delle lezioni (Vacanze di Natale…), verranno pagati solo 10 giorni di ferie. Una Nota del MEF ha precisato che le ferie maturate prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge vannopagate.. Il Miur, come gli altri Ministeri, deve assicurare una riduzione di spesa, ma ad oggi non se ne sa niente; nella Legge di Stabilità si parla della possibilità di istituire Uffici Scolastici Interregionali.Usando quello che almeno per noi è un neologismo, nella Spending Review si parla di “dematerializzazione” delle procedure amministrative: il passaggio dalle carte alle procedure informatiche e telematiche. Naturalmente, l’attuazione delle citate disposizioni deve avvenire a costo zero. Le prime disposizioni applicative sono contenute nella Nota MIUR prot.n. 1682 del 3 ottobre 2012; per quest’anno, si fa ben poco. Va segnalata invece una pregevole iniziativa: è stato firmato a settembre un Accordo Operativo tra il MIUR e 11 Regioni, per finanziare diverse iniziative di introduzione nelle scuole di tecnologie informatiche e telematiche.  Le scuole vengono inserite nel sistema di tesoreria unica e i fondi delle scuole vanno versati sulle contabilità speciali; il MIUR ha emanato le prime disposizioni operative e lo schema tipo della convenzione di cassa. Le supplenze brevi verranno pagate dal MEF; importante: il nuovo sistema permetterà il“monitoraggio dei contratti per i supplenti brevi stipulati dai dirigenti scolastici”… Da un incontro MIUR/ OO.SS è emerso che nel 2013 l’applicazione della nuova normativa sarà molto limitata, le scuole continueranno a pagare il lordo dipendente e a formulare il CUD, mentre il MEF provvederà agli oneri a carico dello Stato; a partire dal 2014 tutto passerà a carico del MEF, le scuole dovranno fare solo il contratto individuale. E’ stato introdotto anche l’obbligo di fornirsi tramite Consip dei servizi di telefonia fissa e mobile, che per la verità dovrebbero essere a carico degli EE.LL.Nella spending review sono presenti diverse norme che riguardano il personale, naturalmente nella direzione di un taglio della spesa: - I comandi di cui alla Legge 448/1998 vengono ridotti ad un totale di 250 unità; - I docenti inidonei transitano nei ruoli del personale ATA; nel DDL relativo alla Legge di stabilità si dice che questi docenti possono chiedere una verifica dello stato di idoneità e tornare eventualmente all’insegnamento; - Anche gli ITP appartenenti alle classi di concorso C999 e C555 transitano nei ruoli del personale ATA; - I docenti in esubero vengono utilizzati in altre classi di concorso, nel sostegno, negli spezzoni, nelle supplenze brevi; - le utilizzazioni presso il MAE sono ridotte ad un massimo ad un massimo di 694 unità. Viene risolta, speriamo in via definitiva, l’annosa questione del pagamento delle visite fiscali: il costo viene posto a carico del MIUR…  In tema di contrattazione, viene introdotto l’istituto dell’esame congiunto; per la verità, nel mondo della scuola non si tratta certo di una novità, era addirittura previsto dal CCNL del 1995. In effetti, l’esame congiunto altro non è che una forma di concertazione, che è prevista dal vigente CCNL di comparto… I poteri dei Revisori vengono notevolmente ampliati, passano dalla sfera di legittimità a quella di merito, a richiesta del MEF e del MIUR; sono anche incaricati dello svolgimento dei controlli ispettivi di secondo livello per i fondi europei. … Sono state stanziate delle risorse aggiuntive per la scuola, dovrebbero essere circa 30 milioni; speriamo arrivino veramente e presto.

I PROVVEDIMENTI AUTUNNALIIniziamo dal DDL relativo alla Legge di Stabilità, con l’ovvia avvertenza che si tratta di disposizioni che possono essere modificateUn provvedimento che ha suscitato un autentico vespaio: l’innalzamento dell’orario di insegnamento dei docenti della scuola secondaria da 18 a 24 oreSe si vuole intervenire sull’orario, perché non si reintroduce un istituto previsto addirittura dal DPR 399/1988, il tempo potenziato? Questo significherebbe badare alla funzionalità del servizio, se invece si bada solo al contenimento della spesa… La norma è apparsa subito debolissima, non si può riportare in regime di diritto pubblico una materia contrattualizzata Solo chi non conosce la scuola può pensare che l’eliminazione delle supplenze temporanee fatta in questo modo possa risultare un’operazione indolore. Da un punto di vista didattico la norma sarebbe infatti dirompente, perché nelle classi interessate ci sarebbe ad una girandola di professori, magari per un intero anno scolastico, basti pensare ad una maternità. Le ultime notizie sono che il Governo, dopo le bocciature alla VII Commissione della Camera, ha ritirato il provvedimento. Sempre nel DDL relativo alla Legge di stabilità, la competenza per la formulazione della diagnosi funzionale necessaria per l’assegnazione agli alunni disabili dell’insegnante di sostegno viene assegnata all’INPS, che può avvalersi del personale medico delle ASL. …. Con il D.L. 185/2012 il Governo ha ripristinato la buonuscita. La legge 122/2010 aveva stabilito che i pubblici dipendenti percepissero non più la buonuscita(TFS/IBU), ma la liquidazione (TFR) come i privati, a decorrere dal 1 gennaio 2011. Dato che nel privato il lavoratore non paga contributi, mentre nel pubblico paga il 2,50%, avendo unificato i due regimi logica avrebbe voluto che il dipendente pubblico non pagasse più la ritenuta; l’INPS/INPDAP ha invece disposto che si continuasse a pagare. A seguito di un ricorso avanzato da alcuni magistrati, il TAR della Calabria ha rinviato la questione alla Corte Costituzionale, che ha stabilito l’illegittimità della ritenuta del 2,50%.Piuttosto che rinunciare alla ritenuta e restituire quanto già indebitamente tolto, il Governo ha fatto l’operazione opposta, ha appunto ripristinato la buonuscita. A questo punto, è del tutto inutile inviare diffide; decadano anche tutti i procedimenti giàiniziati

 

Latecnicadellascuola.it 4 novembre 2012

La sicurezza delle scuole è una emergenza nazionale”.

░ Lo scrive il sostituto procuratore Raffaelle Guariniello in una lettera indirizza al ministro Profumo, dopo il crollo di una controsoffittatura in una scuola di TorinoIn altre regioni la situazione è anche peggiore.

Questa volta il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello non si è limitato ad aprire una indagine ma ha deciso anche di scrivere direttamente al Ministro dell’Istruzione per segnalargli le difficoltà esistenti in tutta la provincia di Torino e già più volte messe in evidenza dall’amministrazione provinciale e da molti Comuni,a partire dal capoluogoL'allarme arriva dopo i crolli di parti di controsoffittatura che si sono verificati in alcuni edifici scolastici di Torino e provincia. Guariniello ha anche messo a punto un primo elenco degli interventi che sarebbero necessari nelle scuole della provincia; si parla di lavori per almeno 60 milioni di euro che la Provincia non sarebbe in grado di reperire In altre regioni i problemi sono ben più gravi, come risulta dalla stessa anagrafe degli edifici scolastici realizzata dal Miur. In Calabria, per esempio, solo una scuola su 3 ha una scala esterna, mentre in Sicilia la metà delle scuole non è in regola con gli impianti elettrici. E sempre al sud spetta il triste primato delle scuole collocate in zone altamente sismiche.

 

Dazebao.org 5 novembre 2012

La precarietà uccide. Insegnante esasperato si toglie la vita”.

░ Di precariato si muore. Carmine Cerbera, insegnante precario di 50 anni, lo scorso venerdì si è tolto la vita. I toni vanno tenuti bassi ma non possiamo disconoscere l’evidenza: la ragion d’essere della politica è il bene comune, ma ormai non ci sono più risultati in questo senso.

 La moglie ha forzato la serratura del bagno dove si era chiuso, ma non ha potuto arrestare la devastante emorragia. Carmine lascia una moglie e due figli. A 50 anni si sentiva sconfitto, impotente, con tutta probabilità inadeguato per questa società. E si è arreso. Carmine era un insegnate precario di Storia dell'arte, nessuna cattedra e nessun lavoro quest'anno. Come lui stesso ha scritto poco tempo fa sul suo profilo di facebook aveva appena conseguito la laurea specialistica. Era il 22 ottobre quando scriveva appunto: "Oggi dovrei essere gioioso perché ho conseguito la laurea specialistica, ma sono triste perché il ministro Profumo ci sta distruggendo il futuro..... siamo precari a vita ammettendo di essere fortunati." … La sua è una storia simile a quella di tanti altri: imprenditori, operai che hanno preferito andarsene in silenzio e togliere "il disturbo". Qualcuno ha definito questi suicidi "omicidi di Stato" e il precariato "un reato di Stato". Di fatto qui non si tratta più del fallimento di un singolo che fugge per vigliaccheria, qui si tratta del fallimento di uno Stato, di un modo di governare e di fare politica, è il fallimento di un sistema culturale ed economico che molto spesso premia i furbi e cancella le tutele, la fatica e il sacrificio di tanti lavoratori. Forse è giunto il momento di ri-pensare e ri-formulare un sistema meno paradossale e insostenibile. Eppure l'articolo 1 della Costituzione recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". E non è finita. L'articolo 4 precisa: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".Insomma, sono solo 2 degli articoli della Costituzione italiana e sono quelli che parlano di diritto al lavoro, di dignità, che rimandano alla possibilità anzi al diritto/dovere per ogni cittadino italiano di sentirsi parte integrante della società, parte di un "ingranaggio" che dovrebbe consentire una crescita personale e collettiva. Forse sempre tra un pianto e l'altro questi ministri dovrebbero domandarsi anche come ci può sentire a 40 o a 50 anni ad essere precari, emarginati, umiliati, logorati e consumati dall'incertezza di un domani lavorativo che con tutta probabilità non ci sarà mai più. Ma è una domanda che non si porranno mai, troppo presi a "normalizzare" e "stabilizzare" un paese con provvedimenti, che oltre che penalizzanti, appaiono addirittura "punitivi" per quasi tutte le categorie di lavoratori, dagli operai, agli imprenditori, passando per gli insegnanti.Il processo di misconoscimento sociale del lavoro è giunto ormai ad un punto da minare la dignità della vita della maggioranza delle persone, l'identità collettiva si disperde e senza identità anche quella soggettiva diventa più fragile. Il lavoro è divenuto merce da comprare al minor prezzo possibile e i lavoratori sono diventati quasi senza corpo fisico e psicologico. E in questo contesto si colloca il fenomeno della precarietà in cui le persone vengono riconsegnate alla loro solitudine individuale. Primo Levi ha scritto: "L'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità in terra". Certo è, invece, che quello che sta accadendo nel nostro paese, in spregio totale alla contrattazione democratica, è il disconoscimento del disagio, dell'avvilimento e della prostrazione vissuta da intere categorie di lavoratori, espulse da quella che fino a poco tempo fa appariva come la loro area di lavoro stabile e sicuro. C'è chi per vergogna, per disillusione, forse anche per paura non riesce a tollerare quella che sembra essere diventata una feroce condanna: la precarietà. …

 

l’Unità 6 novembre 2012

Non rottamate i libri di testo”.

░ Leggere Benedetto Vertecchi è sempre interessante e istruttivo.

È difficile trovare una ragione per l’accanimento che il ministero dell’Istruzione sta dimostrando nei confronti della cultura italiana. La mancanza di un disegno che non sia la semplice amplificazione di un generico senso comune si ritrova anche nelle disposizioni recentemente emanate sulla sostituzione dei testi cartacei con supporti elettronici. In altre parole, gli allievi non dovranno più studiare utilizzando libri stampati, ma useranno tavolette digitali. Ovviamente, questo passaggio dal cartaceo al digitale è presentato come una svolta epocale. Nessuno si è preoccupato però di immaginare quali potranno esserne le conseguenze Tra le conseguenze che si possono immaginare c’è un cambiamento del rapporto tra gli allievi e i libri. Cambia (è solo qualche esempio) la percezione fisica del testo, le operazioni che si compiono nel processo di apprendimento, il riferimento mnemonico a questo o a quel passo. Chi ci assicura che usando libri digitali sia possibile ottenere risultati quanto meno non peggiori di quelli che si ricavano dai testi cartacei? Non sarebbe stato opportuno, prima di intervenire per via normativa su un aspetto così delicato del funzionamento della didattica, passare attraverso una limitata, ma rigorosa fase sperimentale per stabilire i punti di forza e quelli di debolezza dei libri tradizionali e di quelli modernizzati tramite le tecnologie digitali? Ma la questione dei libri non si esaurisce solo con considerazioni di funzionalità didattica. … In un contesto regressivo della capacità di comprendere il testo scritto, com’è quello che in misura crescente caratterizza i paesi industrializzati, la scomparsa dei libri dagli oggetti percepiti entro le mura domestiche rischia di accelerare la perdita della capacità di utilizzare i repertori simbolici che sono stati alla base della grande trasformazione culturale e sociale negli ultimi secoli. Occorre anche chiedersi quali testi saranno disponibili per le tavolette digitali. Certo, se si tratterà solo di riprodurre i libri già esistenti su carta, l’operazione sarebbe di assai modesto rilievo. Gli unici a compiacersi del cambiamento sarebbero i produttori di tavolette. Non potremmo non attenderci, invece, un peggioramento delle condizioni, già non brillanti, dell’industria editoriale che potrebbe perdere una percentuale consistente del suo fatturato. C’è anche da chiedersi, una volta riprodotti testi esistenti, chi potrebbe impegnarsi nel predisporne di nuovi, oltretutto senza disporre di riferimenti certi circa il modo in cui potranno essere utilizzati nell’educazione scolastica. Vale la pena di aggiungere che i libri su carta possono essere letti in un tempo lungo. L’accesso alla Bibbia di Gutenberg presenta difficoltà di ordine culturale, perché è scritta in latino, ma non tecnico, perché i caratteri continuano a essere perfettamente leggibili. Nel caso delle edizioni digitali si deve prevedere una doppia caduta: quella che investe la tecnologia, che richiede la sostituzione sempre più rapida dei prodotti ora proposti, e quella dei sistemi di codifica, che anche se in tempi un po’ più lunghi rende inutilizzabili codifiche effettuate su supporti non attuali (quanti usano ancora i dischetti magnetici? E per quanto tempo continueremo a usare i supporti ottici?). Occorrerebbe, per cominciare, incoraggiare la ricerca e fondarla, invece che sul senso comune, su solide basi sperimentali. Intanto, si deve evitare di rendere le scuole sempre più povere, visto che, per acquisire mezzi che potranno essere usati per un tempo breve, sono costrette a rinunciare a quelle dotazioni che potrebbero essere alla base di attività creative e progettuali, tali da impegnare il pensiero e l’azione di bambini e ragazzi.

 

ItaliaOggi - 6 novembre 2012

Riforma dei concorsi, sarà mini”.

░ Alessandra Ricciardi segnala qualche difficoltà che si frappone al disegno di Profumo circa la indizione di un ulteriore concorso a cattedre, e la notizia di ricorsi avanzati contro il concorso già indetto (nel quale, una assurdità sesquipedale è certamente quella che vieta ai docenti già di ruolo di partecipare al concorso).

Una promessa da mantenere. Un nuovo concorso a giugno. Anche se neppure questo sarà come lo avrebbe voluto e come aveva annunciato, ovvero aperto solo ai giovani e con una quota di assunzioni preponderante rispetto a quelle fatte con le graduatorie a esaurimento. Non una riforma a 360 gradi dunque, per la quale servirebbe una legge, ma una miniriforma. A giorni, secondo quanto trapela da viale Trastevere, il ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, dovrebbe firmare il regolamento che ridefinisce, grazie a una delega aperta dall'ex ministro Beppe Fioroni (legge 244 del 2007), i criteri di accesso a un nuova selezione per insegnanti. Intanto però il ministero deve difendere con le unghie e con i denti l'attuale gara dai ricorsi di illegittimità avanzati da chi è stato escluso. Il regolamento fissa la durata biennale delle graduatorie del concorso. Chi non riesce nei due anni ad avere il contratto di assunzione a tempo indeterminato non avrà nessuna speranza di confluire nella lista ad esaurimento, che resta chiusa e che assorbirà il 50% delle assunzioni annualmente disponibili, ma, analogamente a quanto avviene in altre amministrazioni, dovrà provare a rifare il concorso successivo. Che ci sarà appunto dopo due anni. La cadenza biennale è una delle novità più importanti del nuovo assetto, che dovrebbe garantire la periodicità dell'accesso ai ruoli dei docenti …  Quello che pare certo è che comunque sarà il successivo ministro a bandire il nuovo concorso, con tutto il carico di polemiche che inevitabilmente accompagnerà la vicenda. Come già avvenuto con la gara in corso, molti precari abilitati lamenteranno di dover fare una nuova selezione quando sono già iscritti nella graduatoria ad esaurimento. Ma anche che in questo modo si rubano posti allo scorrimento delle stesse liste alle quali va il 100% dei posti autorizzati se non c'è concorso. Critica quest'ultima che prenderà ancora più piede nel prossimo futuro, giacché i posti che si libereranno con i pensionamenti, dopo la riforma Fornero, saranno ridotti al lumicino. Salvo un piano straordinario di immissioni in ruolo. Intanto al ministero stanno sulle barricate per difendere il concorso già autorizzato e in corso di svolgimento. Ricorsi sono stati annunciati dall'associazione dei consumatori Codancoscosì come dall'Anief. Nel mirino l'esclusione dei semplici laureati non abilitati e il divieto di partecipare imposto ai docenti già di ruolo. Divieto ritenuto illegittimo, visto che l'esclusione configurerebbe una violazione del principio di eguaglianza nell'accesso al pubblico impiego. Il divieto non riguarda i dipendenti di altre amministrazione che possono tranquillamente fare domanda.

 

www.latecnicadellascuola.it - 7 novembre 2012

Avente diritto e bambini senza diritti”.

░ Rosalba Valentini invia una lettera: una vicenda dolorosa e non rara. Ve ne sono molte altre ma possiamo capirle solo noi uomini di scuola.

Vi scrivo solo per uno sfogo. Sono una docente di scuola primaria, inclusa in 3ª fascia nelle G.I. Stanno per uscire le graduatorie definitive d'Istituto. Anche quest'anno perderò il posto che altri non hanno voluto (chi per aspettare le graduatorie definitive e chi ha preso un posto a caso perché “tanto poi cambia").Sono su un posto di sostegno e seguo un bambino autistico grave. Lo stesso bambino che ho seguito lo scorso anno finché non vi è stato l'aggiornamento e ho immancabilmente perso il posto. Questo bambino che chiamerò Blu (perché lui è come la notte piena di misteri) quando mi ha rivista quest'anno ha esclamato: "E' solo un sogno" Io gli ho risposto:" No Blu, ci sono davvero!" Blu ha risposto:"Allora è un sogno che si è realizzato!" Blu è un bambino molto intelligente. Blu è un bambino che nei suoi momenti critici me ne dice di tutti i colori ma poi, quando ritorna in lui un po' di luce mi abbraccia e dice: "Mi sono calmato ora. Mi sono stancato di odiarti...ti chiedo scusa..." In realtà, alcuni giorni sono difficili per me e per lui e per la classe. In ogni modo però lui e io ci capiamo e... stiamo bene così. Un po' come quelle coppie che litigano ma poi non sanno stare l'uno senza l'altro, oppure come due amici di vecchia data a cui basta guardarsi e capire cosa pensa l'altro in quel momento. Ogni volta che usciamo dalla classe (in una dellesue pause dai compiti) mi guarda sornione e mi dice: "Sei una bella furbacchiona maestra!", e io lo so perché lo dice. In un suo modo sintetico vuole dirmi: "Sei riuscita a farmi lavorare con i tuoi "trucchetti" (come li chiama). Ora aspettiamo le graduatorie e qualcuno prenderà di nuovo il mio posto ed io non ho il coraggio di salutarlo.

 

www.corrieredellasera.it - 7 novembre 2012

L'assalto al concorso per i professori”.

░ Si stima che le domande di partecipazione già inoltrate siano 280 mila; il ministero ne prevede una quantità minore.

Sono almeno 280 mila, secondo una stima della rivista specializzata Tecnica della scuola, le domande arrivate al sito del Miurper partecipare al «concorsone» voluto dal ministro Francesco Profumo. La presentazione delle domande al concorso, che bandisce 11.542 posti per professori, quindi cattedre «vere e proprie» e la certezza di una sistemazione definitiva per altrettanti attuali precari, scade oggi improrogabilmente alle due. È possibile farla soltanto attraverso il click sul sito Internet del ministero. Poi, si potrà aspettare fino al 21 novembre, sempre alle ore 14, per inserire o modificare i «titoli valutabili». Ma dal ministero respingono le cifre: non si andrebbe oltre le 160 mila domande, 280 mila è un numero «sballato». Dal ministero fanno sapere anche che il ministro è comunque «molto soddisfatto per l'andamento del concorso, sia per il numero sia per la qualità delle domande finora arrivate». Si tratta a questo punto di aspettare qualche ora per sapere la cifra esatta e comunque non si dovrebbe essere lontani dalla verità se si dice che per ogni posto a disposizione ci saranno circa 20 candidati. ….

 

www.latecnicadellascuola.it 8 novembre 2012

L'ennesima ingiustizia: gli AA incaricatiDsga devono pagare per lavorare”.

░ Nadia Clemente invia una lettera: il Governo cerca soldi anche agli Assistenti Amministrativi incaricati di svolgere mansioni superiori.

Sono dipendente della scuola: qualifica assistente amministrativa di ruolo da 35 anni. Negli ultimi dieci anni ho svolto le funzioni superiori di Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga), con incarico annuale, terminante il 31 agosto di ogni anno. (sono due qualifiche superiori).L'ultima proposta di legge delCdM, ha rivolto l'attenzione alla mia condizione. Vedi art.3 commi 30 e 31 del ddl di Stabilità. “Comma 30. A decorrere dall'anno scolastico 2012/2013 l'articolo 1, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, trova applicazione anche nel caso degli assistenti amministrativi incaricati di svolgere mansioni superiori per l'intero anno scolastico ai sensi., per la copertura di posti vacanti o disponibili di direttori dei servizi generali ed amministrativi.Comma 31. La liquidazione del compenso per l'incarico di cui al comma 30 è effettuata ai sensi dell'art. 52, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in misura pari alla differenza tra il trattamento previsto per il direttore dei servizi generali amministrativi al livello iniziale della progressione economica e quello complessivamente in godimento dall'assistente amministrativo incaricato”.Ne avrei fatto volentieri a meno. Non solo non mi danno il ruolo di Dsga: lavoro che svolgo da dieci anni, per far funzionare la scuola che non ha un Dsga titolare, ma adesso devo anche pagare lo Stato per svolgere un servizio che lui mi chiede e di cui ha bisogno. In pratica: il mio stipendio ANNUO LORDO di assistente amministrativo di ruolo (vedi CCNL e LEGGE N. 106 DEL 12 LUGLIO 2011), con 35 anni di anzianità, è pari a € 22.562,63. La funzione superiore è pari alla differenza fra questa e l'iniziale del Dsga, pari a € 22.073,10. Quindi non solo lo Stato non mi dà nulla ma io devo dare allo Stato la differenza rispetto a quello che percepisco complessivamente: pari a € 489,00 lordo annuo, € 1.600,00 annui di 2^ posizione economica ed € 770,28 di compenso individuale accessorio. Vorrei ancora far presente che al mio posto viene assunto un assistente amministrativo supplente, che percepisce € 16.696,06, quindi lo Stato guadagna (su di me) circa € 6.000,00 annui. A queste condizioni è molto difficile lavorare. Non solo non ho riconoscimenti per il servizio che ho fatto, ma subisco una beffa.

 

www.larepubblica.it - 9 novembre 2012

Profumo: L’istruzione è una priorità so che i problemi sono grandi interverremo al più presto”.

░ Ha ascoltato il discorso di Obama, e ha contato setteIl ministro Profumo è stato folgorato sulla via di DamascoLa scuola è la prioritàCi volevano le parole di Obama per illuminarlo: 13 anni da studente nella scuola, altri anni da studente universitario e decenni da professore non erano bastati. Ma adesso che ha capito, possiamo stare tranquilli: affronterà la questione al più presto, con serenità e un piano programmatico. Poco poco, piano piano. Mancava il piano programmatico. I tagli ?«Ne parliamo con la legge di stabilità approvata». Spero che anche Monti e Grilli fossero dinanzi al televisore.

— «Dobbiamo individuare le priorità del paese, e la scuola è la priorità. È il miglior investimento sul futuro per costruire un paese più moderno. Ho appena ascoltato il discorso presidenziale di Barack Obama, lo ha detto sette volte: una scuola migliore. La strada è segnata. Le priorità vanno individuate ora, in questo momento di difficoltà»…. - Ministro Profumo, una scuola di qualità non si può fare al freddo. Alcuni presidenti delle province italiane minacciano di spegnere le caldaie e anticipare le vacanze di Natale ai ragazzi.«Affronteremo la questione al più presto, ma dobbiamo farlo con serenità e un piano programmatico sul tema scuola. Dobbiamo valutare lo stato generale e far sì che il sistema scolastico trovi un nuovo equilibrio di qualità». - La scuola sarà una priorità per Obama, non sembra per il governo Monti: in Italia subisce tagli come tutto il resto.«La scuola è una priorità per il governo Monti». - Ministro, lo stato degli edifici scolastici italiani è pessimo, in molti casi rischioso. Una scuola su cinque non è sicura, solo una su quattro ha i certificati in regola, una su dieci denuncia lesioni strutturali. - «La questione è in cima alla mia agenda dai primi giorni di governo e sulla sicurezza in questi undici mesi abbiamo speso un miliardo. …. - Ministro, i tagli alla scuola sono finiti? Sono sette anni che i governi italiani tagliano. - «Ne parliamo con la legge di stabilità approvata».