http://www.italiansinfuga.com/ – 6 dicembre 2012
“Classifica delle nazioni meno corrotte al mondo”.
░ La classifica, realizzata da TrasparencyInternational, una organizzazione che combatte a livello mondiale la corruzione, non comprende tutte le nazioni, ma quelle soltanto delle quali l’organizzazione ritiene di avere dati attendibili.
L’indice viene creato su una scala che va da zero a 100. Una nazione con un punteggio di zero viene considerata altamente corrotta mentre una nazione con un punteggio di 100 viene considerata molto virtuosa. La posizione in graduatoria invece misura la corruzione della nazione in relazione alle altre nazioni. Per corruzione s’intende attività illegali volutamente nascoste o che vengono alla luce attraverso scandali, investigazioni oprocessi…. L’Italia purtroppo si classifica molto male. Ci troviamo al settantaduesimo posto, penultima tra le nazioni europee, ventidue posti più in basso rispetto al Rwanda, una nazione fino a pochi anni fa colpita da una guerra civile ed un genocidio di proporzioni immani. Ecco la classifica completa: Danimarca 90. Finlandia 90. Nuova Zelanda 90. Svezia 88. Singapore 87. Svizzera 86. Australia 85. Norvegia 85. Canada 84. Paesi Bassi 84. Islanda 82. Lussemburgo 80. Germania 79. Hong Kong 77. Barbados 76. Belgio 75. Giappone 74. Regno Unito 74. Stati Uniti 73. Cile 72. Uruguay 72. Bahamas 71. Francia 71. Saint Lucia 71. Austria 69. Irlanda 69. Qatar 68. Emirati Arabi Uniti 68. Cipro 66. Botswana 65. Spagna 65. Estonia 64. Bhutan 63. Portogallo. Portorico 63. Saint Vincent and the Grenadines 62. Slovenia 61. Taiwan 61. Capo Verde 60. Israele 60. Polonia 58. Malta 57. Mauritius 57. Corea del Sud 56. Brunei 55. Ungheria 55. Costarica 54. Lituania 54. Ruanda 53. Georgia 52.
Seychelles 52. Bahrain 51. Repubblica ceca 49. Lettonia 49. Malesia 49. Turchia 49. Cuba 48. Giordania 48. Namibia 48. Oman 47. Croazia 46. Slovacchia 46. Ghana 45. Lesotho 45. Kuwait 44.Romania 44. Arabia Saudita 44. Brasile 43.Macedonia 43. Sudafrica 43. Bosnia Erzegovina 42
Italia 42. Sao Tome e Principe 42.Bulgaria 41.Liberia 41. Montenegro 41. Tunisia 41. Sri Lanka 40. Cina 39. Trinidad e Tobago 39.Burkina Faso 38. El Salvador 38. Giamaica 38.Panama 38. Perù 38. Malawi 37. Marocco 37.Suriname 37.Swaziland 37. Thailandia 37. Zambia 37.Benin 36. Colombia 36.
Djibouti 36. Grecia 36. India 36. Moldavia 36.Mongolia 36. Senegal 36. Argentina 35. Gabon 35. Tanzania 35. Algeria 34. Armenia 34.Bolivia 34. Gambia 34. Kosovo 34. Mali 34.Messico 34. Filippine 34. Albania 33. Etiopia 33.Guatemala 33.Niger 33.Timor-Leste 33.Repubblica dominicana 32…. Seguono, nell’elenco un altro centinaio di Stati.
www.liveunict.com – 7 dicembre 2012
“Miur, Profumo: graduatoria unica nazionale per i corsi a numero chiuso”.
░ Durante un Question time alla Camera, il ministro Francesco Profumo ha parlato del progetto di una graduatoria nazionale per l'accesso ai corsi universitari a numero programmato come Medicina, Architettura ealtri.
VERBALE DI SEDUTA. Con un intervento da parte di Marco Maggioni (Lega Nord) viene sollevata la questione "disparità fra nord e sud" infatti la lega presenta al ministro statistiche mirate ad evidenziare che nei test di ingresso che si sono svolti il 4 settembre scorso è stato nettamente più semplice accedere al Sud rispetto al Nord, chiedendo quindi al governo"se e come il Governo intende intervenire per porre fine a questa differenza". Il ministro ribadisce che il MIUR ha tutta "l'intenzione di apportare tale innovazione", però intende inserirla in maniera graduale, onde evitare pesanti ripercussioni sul sistema di selezione universitaria. Replica Maggioni … il deputato della Lega Nord invita il governo e il MIUR ad"intervenire subito con la graduatoria unica…”.
www.latecnicadellascuola.it – 9 dicembre 2012
“Il Governo Monti ha i giorni contati, per la scuola non è una buona notizia”
░ Nell’articolo si esprime preoccupazione per quanto non sarebbe possibile realizzare deiprogetti del ministro Profumo (il concorso a cattedre che volevaindire nella primavera 2013, e i Tfa speciali).
Il Governo Monti ha i giorni contati. La sfiducia palesata dal Pdl farà chiudere la breve avventura dell’esecutivo dei tecnici con almeno tre mesi di anticipo rispetto alle previsioni. … Quali conseguenze potrebbe avere sul mondo dell’istruzione questo inatteso esito del Governo che avrebbe dovuto portare il Parlamento italiano a fine legislatura? … Non vi saranno problemi per i tirocini formativi attivi. Sia per i “normali”, che hanno già vissuto la loro, pur discussa, fase selettiva. Sia per i “speciali”, riservati agli abilitati, per i quali mancano solo alcuni dettagli finali. Ma che possono contare su un impianto generale già sostanzialmente approvato. L’unico intoppo, di non poco conto, potrebbe essere quello del mancato ok del ministero dell’Economia. In tal caso l’avvio della procedura potrebbe essere a rischio, poiché non vi sarebbero garanzie sulla copertura finanziaria. Nubi tendenti al nero si addensano, invece, su altri progetti di riforma in corso. Ad iniziare da quelli sui nuovi concorsi. Quelli, per intenderci, che avrebbero dovuto portare regole innovative e cadenza di indizione biennale. E per i quali il ministro Profumo si era tanto speso negli ultimi mesi del suo mandato.
Per approvare le nuove modalità selettive, infatti, il Miur deve necessariamente chiedere l’autorizzazione al ministero della Funzione pubblica e a quello delle Finanze. E siccome le regole sono ancora in fase di definizione, questo doppio passaggio sarebbe dovuto arrivare nelle prossime settimane.… Con la caduta del Governo Monti e del dicastero dell’Istruzione guidato da Profumo, inoltre, si assisterà ad una brusca frenata (forse anche ad un affossamento) dei nuovi modelli che avrebbero dovuto portare alla valutazione e all’autovalutazione negli istituti. Per non parlare delle procedure che già con velocità fortemente ridotta stavano portano verso l’anagrafe degli edifici a rischio e degli interventi urgenti da attuare per la manutenzione degli istituti.
www.vita.it – 10 dicembre 2012
“Imu, domande e riposte sulle Linee guida delMef”
░ Una intervista a Carlo Mazzini chiarisce quali non profit ed enti ecclesiastici siano tenuti al versamento dell'imposta.
D. Alcuni giorni fa è uscita una prima Circolare del Dipartimento delle Finanze (Ministero dell'Economia) sul tema IMU e enti non commerciali. Quali sono le novità più rilevanti ?
R. Due sono gli argomenti trattati. Il primo riguarda gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti. Il Ministero rileva che per legge questi enti non devono avere uno statuto nel quale inserire le clausole essenziali dell'assenza di scopo di lucro richiamate nel DM 200/12. Le clausole sono quelle relative al divieto di distribuzione degli utili, l'obbligo di reinvestirli nelle attività, l'obbligo di devolvere il patrimonio residuo - in caso di scioglimento - ad altro ente non commerciale. Dato che gli enti non devono necessariamente avere lo statuto, secondo il Ministero entro la fine dell'anno devono scrivere - e verosimilmente registrare - un regolamento nel quale inserire queste tre condizioni. Danno quindi meno di un mese - con feste di mezzo - ad enti che hanno percorsi decisionali moltocomplessi…
D. Di quanti soggetti stiamo parlando ?
R. Di oltre 36.000, secondo i dati del Ministero dell'Interno. Vi sono dentro le parrocchie, istituti religiosi, confraternite, monasteri, fondazioni ecc. Attenzione, però. Le parrocchie che posseggono come immobili solo le chiese e le pertinenze, non devono scrivere il regolamento, dato che l'esenzione IMU deriva da altra norma (lettera d del comma 1, art 7 D Lgs504/92) diversa da quella toccata dal provvedimento (stesso articolo ma lettera i). Quindi la norma interessa quelle realtà -la maggior parte - che oltre ai fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio del culto e loro pertinenze (l'abitazione del parroco) hanno altri immobili nei quali esercitano attività dirette all'esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all'educazione cristiana oppure vi realizzano attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive.
D. Cosa rischiano gli enti ecclesiastici se non registrano il regolamento entro al fine dell'anno ?
R. Rischiano moltissimo. Non verrebbe loro riconosciuta l'esenzione IMU del 2012….
La Rosa Rossa News – 11.12.2012
“Una Ragioneria Generale che ragiona molto male”.
░ Mercoledì 5 dicembre, presso la VII Commissione della Camera si è tenuta, in sede di discussione della legge di stabilità per il 2013, un’ Audizione della Ragioneria Generale dello Stato sull’applicazione dell’art.64 della legge 133/2008 concernete i risparmi conseguiti e la restituzione alla scuola, per il pagamento dovuto per gli scatti del personale maturati negli anni 2010-2011-2012, di quote ad essa destinate. Come è noto la legge in questione si proponeva di ridurre di 87 mila unità il numero complessivo dei docenti e di eliminare dall’organico ATA il 17% dei posti nel corso delle tre annualità 2009-2012. Il totale delle riduzioni di posti e di organici avrebbe dovuto ammontare a 132.000 unità, il totale della spesa strutturale di bilancio da ridurre avrebbe dovuto ammontare a 4.561 milioni di euro e il totale delle somme da impiegare a regime per il pagamento degli scatti del personale a 956,7 milioni. Degli scatti… si sono pagati solo i primi 320 milioni per il 2010 e poi più niente con l’argomentazione, oggi documentata nell’audizione, che i tagli sarebbero risultati insufficienti allabisogna…. E’ potuto accadere che l’Audizione si sia ridotta alla presentazione di un documento assai reticente e lacunoso nel quale sono omesse o appena accennate questioni che rivestono un valore fondamentale per un esatta valutazione di una così delicata materia. Ad esempio non sono indicati l’esatta composizione delle diverse categorie di personale docente in servizio nell’anno scolastico 2008-09 e il loro numero complessivo che costituiva con il numero degli studenti di quell’anno scolastico i termini del rapporto da elevare di una unità con l’anno scolastico 2011-12. E neppure si riferiscono le caratteristiche dell’analoga composizione dei docenti in servizio nell’anno scolastico 2011-12. Non si fa alcun riferimento al fenomeno dei 10.000 esuberi di personale docente avvenuta a partire dall’anno scolastico 2010-11…. Di conseguenza si presenta una metodologia di calcolo degli effetti delle misure di razionalizzazione che in quanto basata sul calcolo degli stipendi del personale in servizio forniti dai cedolini ignora la reale dimensione dei tagli effettuati agli organici! Cioè la relazione incredibilmente ignora che se si calcola quanto costa il personale in servizio, comprendendovi i 10.000 soprannumerari, con tale calcolo non si registra la reale riduzione degli organici. I 340 milioni di euro annui che comportano i 10 mila soprannumerari sono una riduzione strutturale della spesa che risulta solo differita al momento della loro uscita, perqualsiasi motivo, anche con la famigerata mobilità intercompartimentale, dal servizio nel MIUR. Sui loro posti, che non esistono più, non si nominerà più nessuno! Si accennano come cause del mancato conseguimento delle riduzioni di spesa previste dal Piano programmatico solo il ritardo nell’entrata in vigore dei quadri orari nelle scuola secondaria superiore e la mancata riduzione degli insegnanti di sostegno a causa della sentenza della Corte Costituzionale. Anche in quest’ ultimo caso è assai carente il dimensionamento degli effetti e la natura stessa delfenomeno…. Anche sul fronte delle riduzioni della spesa per l’istruzione rappresenta una chiara omissione del Documento presentato per l’Audizione il non aver preso in alcun modo in considerazione l’andamento reale del Bilancio del MIUR. Una valutazione complessiva di quegli effetti finanziari, realizzata con strumenti ufficiali, ma di prima approssimazione, quali possono essere considerati il Rendiconto della Corte dei Conti sul bilancio 2011, che riporta i rendiconti dal 2008 al 2011 e l’assestamento di bilancio 2012, oggi consente di stabilire che, in termini finanziari, la riduzione della spesa strutturale per la missione istruzione realizzata tra il 2009 e il 2012 si aggira sui 4.600 milioni. Come mai il documento presentato dalla Ragioneria per l’audizione non prende minimamente in considerazione tale dato ?....
|
Larepubblica.it – 12.12.2012
“Scuola, nella classifica del rendimento scivolano i bimbi delle elementari italiane”.
░ L’arretramento della Scuola primaria italiana, nella graduatoria internazionale sull’apprendimento stilata da InternationalAssociation for the evaluation of educationalachievement. (di Salvo Intravaia).
Finora, a sfigurare nelle classifiche internazionali sugli apprendimenti erano soltanto i ragazzini della scuola media, adesso anche i bambini della scuola elementare cominciano a mostrare segni di cedimento. E l'Italia - in tema di performance in Lettura, Matematica e Scienze - perde tantissime delle posizioni di prestigio acquisite nel 2006. Migliorano, ma restano sempre nelle posizioni di rincalzo, i ragazzini della terza media. Il dato emerge dall'ultima indagine condotta dall'Iea, l'Associazione internazionale per la valutazione del rendimento scolastico. Ogni cinque anni, l'Iea conduce due indagini: ilPirls (Progress in International ReadingLiteracy Study) e il Timss (Trends in International Mathematics and Science Study). La prima, indaga sulle competenze in Lettura dei bambini di quarta elementare, la seconda sulle competenze in Matematica e Scienze tra i bambini di quarta elementare e i ragazzini della terza media (rispettivamente il quarto e l'ottavo anno di istruzione). E se le difficoltà degli studenti che frequentano le scuole medie italiane non sono una sorpresa perché già emerse dall'indagine Pisa, condotta dell'Ocse, e confermate dall'Invalsi italiano, quelle dei bambini delle elementari rappresentano un passo indietro. Nel 2006, i bambini della quarta elementare italiani con 551 punti in Lettura figuravano al sesto posto, dopo Russia, Hong Kong, Canada, Singapore e Lussemburgo. In Europa, soltanto dietro al Lussemburgo. Nel 2011, i piccoli italiani si piazzano al sedicesimo posto con 541 punti. E, in Europa, vengono superati da diverse nazioni: Finlandia, Irlanda, Danimarca, Croazia, Inghilterra, Olanda, Repubblica Ceca e Svezia, alcune delle quali - Repubblica Ceca, Finlandia, Irlanda e Croazia - non hanno partecipato all'edizione del 2006. Il Lussemburgo invece non partecipa.
In matematica, i piccoli della scuola elementare fanno registrare praticamente lo stesso punteggio - 508 punti anziché 507 - ma dal sedicesimo posto scendono al ventiquattresimo. Da sette nazioni nel 2007adesso ci superano in quattordici. Netto peggioramento in Scienze: il quarto posto fra le nazioni europee con 535 punti si trasforma in un meno lusinghiero undicesimo posto con 524 punti. Nazioni come Germania, Danimarca, Svezia, Olanda e Repubblica Ceca che nel 2007 ci seguivano adesso ci precedono. Migliorano le performance in Matematica e Scienze dei ragazzi che frequentano la terza media. I 480 punti in Matematica del 2007, quattro anni dopo, diventano 498. Netto miglioramento anche in Scienze, dove i 495 punti del 2007 salgono a 501 nel 2011. La valutazione dell'Iea arriva al termine di un decennio di riforme che, tra il 2001 e il 2011, hanno interessato le elementari. Prima la riforma Moratti ha introdotto l'ingresso in prima a 5 anni e mezzo (il cosiddetto anticipo), il portfolio delle competenze e abolito l'esame di quinta elementare. Poi la Gelmini, dopo la breve pausa del governo Prodi, ha cancellato il modulo di tre insegnanti su due classi. Nel frattempo, il numero degli alunni per classe è cresciuto.
Huffington Post – 14.12.2012
“Concorso per la scuola: docenti pagati un euro l'ora, l'Ue apre procedura d'infrazione: troppi professori precari”.
░ Un inghippo dopo l'altro (di Laura Eduati)
Il mastodontico concorso per la scuola voluto dal ministro Profumo, il primo dopo tredici anni, ormai è alle porte: i prossimi 17 e 18 dicembre l'esercito dei 320mila candidati affronterà i test di preselezione, ciascuno con la speranza di accedere al concorso vero e proprio e fra qualche mese di guadagnare una delle 11.500 cattedre a disposizione.
Una lotteria sconclusionata fin dagli esordi: dopo le proteste per i test simulati preparati dal ministero dell'Istruzione, ma condomande zeppe di errori e quesiti strampalati, e dopo le centinaia di ricorsi di insegnanti precari esclusi dal bando, ora esplode il malessere dei docenti e dei tecnici informatici che dovranno sorvegliare le oltre 2.500 aule scolastiche dove si svolgeranno i test della prossima settimana, e che per l'occasione sono state informatizzate: secondo quanto appreso dalla Cgil-scuola, a loro verranno corrisposti uno-due euro l'ora. Un compenso infimo che sta spingendo molti incaricati a disertare le aule concorsuali, soprattutto perché si tratta di una mansione non prevista dal contratto. Il ministero, appositamente interrogato, non ha ancora smentito questo scenario ma ha consigliato ai presidi di chiudere per due giorni gli istituti scolastici che ospiteranno le preselezioni per non disturbare le lezioni. E tuttavia la vera tegola arriva da Bruxelles: dopo il diluvio di petizioni e ricorsi presentati dai docenti precari italiani, la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia proprio sui numeri esorbitanti dei lavoratori nella scuola con contratto a tempo determinato che, secondo la stessa Ragioneria dello Stato, sono oltre 130mila sul totale dei 260mila precari che lavorano per la pubblica amministrazione: un record mai raggiunto. Tra i 130mila sono annoverati anche gli insegnanti con un solo giorno di supplenza, ma anche migliaia e migliaia di professori con varie abilitazioni sulle spalle che vengono assunti a settembre e licenziati a giugno per molti anni consecutivi. Questa «cattiva prassi» contraddice la direttiva europea 1999/70 che impone anche alle pubbliche amministrazioni di assumere i lavoratori che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio in cinque anni. Dunque l'imminente concorso potrebbe apparire come un tentativo di regolarizzare una parte dei docenti precari, ma per i sindacati si tratta di una spesa inutile - sempre la Cgil parla di 120 milioni spesi dal ministero di viale Trastevere per organizzare il concorso - poiché sarebbe bastato semplicemente assumerli a tempo indeterminato in base a requisiti ormai ottenuti da tempo. Dei 320mila aspiranti professori, infatti, soltanto un terzo possiede l'abilitazione all'insegnamento oppure realmente insegna. L'enorme porzione restante è composta da persone con una età media di 38 anni che, in epoca di crisi, cercano un posto di lavoro sicuro. … Ora sul web corre la paura che il concorso della prossima settimana possa risultare malandato e impugnabile come il concorso per dirigenti scolastici dello scorso anno. Sul sito dell'ANIEF, una delle più grosse associazioni di precari della scuola, i candidati che dovessero essere bocciati ai quiz vengono già invitati a fare ricorso.
Agenzia DIRE – 14.12.2012
“Scuola, countdown concorsone: 7mila aule per 300mila candidati”.
░ Oltre 2.000 gli ammessi via ricorso. E’polemica sulle domande.
E' conto alla rovescia per la prova preselettiva del concorso per insegnanti indetto dal ministro Francesco Profumo… la prima al mondo totalmente computer based(svolta con mezzi informatici) con oltre 300mila iscritti alla preselezione. Una mole enorme che ha costretto il Miur a forti sforzi di organizzazione. Pende intanto l'ombra dei ricorsi. Molti di quelli portati avanti dal Codacons, dal sindacato Anief, dall'Adida, Associazione docenti invisibili da abilitare, hanno già avuto esiti a favore degli esclusi dalla preselezione. In tutto sono 321.210 i candidati alla prova prelettiva, oltre 27 per ciascun posto. Le cattedre a bando sono 11.542. Dei partecipanti la gran parte - 258.476 - e' costituita da donne. I restanti 62.734, sono uomini. Ben i due terzi degli aspiranti insegnanti che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso non proviene dalle graduatorie ad esaurimento. Sono persone che attualmente fanno altri lavori e in molti casi non hanno mai insegnato. L'eta' media dei canditati e' di 38,4 anni. Di poco piu' alta e' l'eta' media degli uomini (40 anni) rispetto a quella delle candidate donne (38 anni). Nello specifico, la maggior parte dei candidati (158.879) ha un'eta' compresa tra 36 e 45 anni. Seguono i 113.924 candidati con un'eta' pari o inferiore ai 35 anni e i 45.595 con un'eta' compresa tra i 46 e i 55 anni. I candidati con un'eta' superiore a 55 anni sono 2.812. …
Sono centinaia le persone ammesse poi via ricorso. "Solo l'Anief- spiega all'agenzia Dire il presidente Marcello Pacifico- ha contribuito alla riammissione di 1.500 laureati degli ultimi 10 anni che non erano rientrati nei criteri del bando perchè laureati dopo il 2004". Poi ci sono quelli che hanno vinto la causa con Adida e Codacons. Nel complesso si parla di quasi 2mila candidati in più. Poi ci sono anche gli insegnanti di ruolo a cui il bando non consentiva di partecipare che hanno fatto ricorso pure loro. Solo l'Anief e' riuscita a farne ammettere 100. "Persone che non sanno dove devono andare a fare la prova a tutt'oggi- accusa Pacifico- dovranno presentarsi in una sede qualunque con il foglio del Tar per sostenere la prova. Vanno ammessi per forza".In Rete ci si interroga, intanto, sul valore qualitativo delle domande della preselezione per selezionare i nuovi insegnanti. Per passarla bisogna fra l'altro sapere cosa significano le parole godet e martingala che appartengono al ramo della moda, fa notare il sito specializzato Orizzontescuolache ironizza: "Potrebbe poi essere considerato immorale che una signora laureata, magari con più di 10 anni di esperienza di insegnamento alle spalle e già vincitrice di altre prove selettive per l'accesso all'insegnamento, pretenda di aspirare a diventare maestra o, peggio ancora, professoressa senza avere idea di cosa sia un carter (termine appartenente al linguaggio della meccanica) o della definizione di "home banking" (l'accesso via internet ai servizi della banca).