www.superando.it/ - 05.07.2013
“Una Mozione alla Camera contro quel blocco delle assunzioni”
░ Un Parere del Dipartimento della Funzione Pubblica ha di fatto bloccato nella Pubblica Amministrazione le assunzioni delle cosiddette “categorie protette”, previste dalla Legge 68/99. L’on. Giulia Di Vita ne ha chiesto al Governo la sospensione, con una mozione alla Camera. La condanna alla quale la parlamentare fa riferimento, nel’interpellanza è quella comminata la settimana scorsa dalla Corte di Giustizia europea: ha dato ragione alla Commissione europea nello stabilire che il governo italiano non adotta tutte le misure idonee a garantire alle persone con handicap un normale percorso professionale; adesso, la U.E potrebbe avviare una procedura di infrazione che potrebbe concludersi con una multa.
«Evitare qualsiasi atto che preveda o consenta la sospensione degli obblighi di assunzione per le Pubbliche Amministrazioni di persone con disabilità, di cui alla Legge 68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.], anche nei casi di soprannumerarietà, a partire dal ritiro della Nota, 22 maggio 2013 n 23580, del Dipartimento della Funzione Pubblica». Lo si legge nel il testo della Mozione presentata alla Camera dalla deputata Giulia Di Vita - «Non può una semplice nota del Dipartimento della Funzione Pubblica, interpellata tra l’altro dall’INPS – scrive ancora De Vita nel testo della Mozione -, andare palesemente contro una Legge dello Stato, ovvero la 68/99, che istituisce proprio l’obbligo di assunzione. Si tratta di un grave attacco ai diritti fin qui conseguiti e il segno della spasmodica ricerca di tagli, che finiscono sempre con il danneggiare le fasce più deboli della popolazione piuttosto che proteggerle». «Tra l’altro – conclude la parlamentare – la Corte di Giustizia Europea ha già bocciato l’Italia proprio per le insufficienti misure adottate circa l’inserimento lavorativo delle persone disabili: un passo più falso di questo non poteva proprio essere fatto. Invitiamo pertanto il Governo ad attivarsi per la revoca della sospensione, chiarendo inoltre le responsabilità del caso».
www.superabile.it – 6 luglio 2013
“Una persona su tre assiste regolarmente un familiare”
░ I dati di "Cresce il welfare, cresce l'Italia": oltre 15 milioni uomini e donne tra i 15 e i 64 anni sono impegnati nel lavoro di cura per bambini e anziani; in aumento, congedi retribuiti e permessi lavorativi
…Solo riferendosi agli assicurati Inps, la spesa per congedi è passata dai 136 milioni del 2009 ai 344 del 2011. Quella per i permessi, parallelamente, è passata da 487 a 648 milioni. … Sono soprattutto le donne (8,4 milioni) a farsi cura del carico assistenziale, soprattutto nella fascia d'età tra i 35 e i 44 anni, con effetti negativi sulla partecipazione al mercato del lavoro. Secondo l'Istat sono 240 mila le donne occupate che optano per il part-time per carenza di servizi all'infanzia. Altre 489 mila sono le disoccupate che non trovano un impiego per mancanza di conciliazione. Un altro milione lavorerebbe se potesse bilanciare meglio il tempo dedicato alla cura dei familiari. D'altra parte, i dati confermano che l'aiuto familiare è quello su cui le persone con limitazioni funzionali contano più spesso: il 55% riceve aiuti solo da familiari, mentre è marginale la quota di chi fruisce di aiuti da parte di personale a pagamento (7,8 per cento). Per il lavoro di cura privato, la spesa delle famiglie, nel 2009, è stata di 9,8 miliardi, contro i 7,1 miliardi di euro dell'intera spesa sociale dei Comuni singoli e associati registrata nello stesso anno.
latecnicadellascuola.it - 07/07/2013
“Sua maestà britannica affida la scuola statale alla chiesa”
░ Il governo inglese ha stipulato un accordo con la chiesa anglicana che potrà dirigere (ma preservandone il carattere laico) le scuole statali.
Il ministro dell’Educazione inglese Michael Gove… ha giustificato così l’accordo: “La Chiesa fa un lavoro stupendo per innalzare gli standard educativi del paese e fornire ai ragazzi un ambiente sicuro e amorevole. Io però vorrei di più, vorrei che la Chiesa recuperasse lo spirito della sua missione educativa che c’è stata durante l’epoca vittoriana. Per cui mi piacerebbe che aiutasse le scuole, soprattutto quelle che accolgono i più poveri, a raggiungere l’eccellenza”. …La Chiesa anglicana ha 4.577 scuole sparse per il paese, che rappresentano spesso l’eccellenza educativa inglese. L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, salutando positivamente l’accordo, ha dichiarato anche: “ È ovvio che buone scuole aiutano a produrre una forza lavoro ben educata ma la visione cristiana è più vasta. Pone il ragazzo al centro di un quadro più ampio, che gli consente mentre impara di affrontare le sfide che la vita e la cultura pongono oggi”.
larepubblica.it - 08/07/2013
“Primi tagli: ai disabili… Riuscirà Letta ad evitarli?”
░ Luca Pancalli, assessore agli Stili di vita del Comune di Roma, e presidente del Comitato italiano paralimpico ha protestato per i tagli ai finanziamenti per lo sport.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha tagliato il contributo 2013 del Cip di oltre 700mila euro. Si tratta, come è stato specificato in serata, di tagli effettuati dai precedenti governi. Pancalli ha subito protestato: "Sono sconcertato, è a rischio l'attività internazionale e la preparazione della Squadra per …. i prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Sochi 2014. Mi sono immediatamente attivato perché si stabilisse un contatto diretto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Sottosegretario all'Economia, al fine di individuare, quanto prima, una soluzione alternativa a quella comunicatami, allo scopo di preservare l'attività di un'organizzazione che, nello sport, ha sempre visto la chiave per l'inclusione e l'integrazione di milioni di persone nella società civile". Il Governo ha poi emanato il seguente comunicato: "In merito alla notizia circolata nel pomeriggio sul taglio dei fondi destinati al Comitato Italiano Paralimpico, la Presidenza del Consiglio comunica che la suddetta riduzione è frutto di un taglio lineare conseguente a una diminuzione di spesa disposta prima dell'insediamento di questo esecutivo. Tuttavia, il governo sta procedendo, mediante il reperimento di forme compensative di riduzione, all'immediato e definitivo ripristino del finanziamento dei fondi destinati al Comitato…”
Il corriere della sera - 08/07/2013
“Il prof con il curriculum taroccato che giudica gli aspiranti colleghi”
░ Succede negli atenei; e non sfugge all’occhio attento di Gian A. Stella
Accettereste d'essere giudicati da un professore che per entrare in commissione e giudicare voi ha presentato un curriculum taroccato? Mai, direte. Eppure è quanto sta accadendo agli aspiranti docenti universitari, ordinari e associati, di Storia moderna. Non solo: sullo scandalo è stata messa una pezza ancora più strabiliante. Il permesso al taroccatore, udite udite, d'aggiustare quel curriculum retroattivamente. Teatro della storia, Messina. Dove l'ateneo, già al centro di mille polemiche e scosso ieri dagli arresti per gli «esami facili» e le rivelazioni sulle interferenze della ‘ndrangheta, era stato sconvolto anni fa perfino da un delitto, l'uccisione a colpi di lupara del professore Matteo Bottari. Un omicidio seguito da inchieste arroventate e dalla definizione della città peloritana come di un «verminaio». Tutto comincia quando, nel tentativo di lasciarsi alle spalle le sconcezze di certi concorsi del passato quando i baroni più spregiudicati potevano mettere in cattedra figli, mogli, cognati, famigli e somari, viene tentata la strada di commissioni nazionali delegate non ad assegnare le cattedre ma a valutare gli aspiranti professori. I quali, una volta abilitati, avranno il diritto a partecipare ai vari concorsi in questa o quella materia in questo o quell'ateneo…. Tra i 54 aspiranti membri della commissione per l'abilitazione in Storia moderna, c'è anche Angelo Sindoni, ordinario di Storia moderna all'Università di Messina dal 1986….
Il curriculum è lungo lungo: 53 pubblicazioni principali…. Saverio Di Bella, già docente dell'Ateneo messinese…. spedisce una lettera velenosissima all'allora ministro Francesco Profumo: quel curriculum è almeno in parte taroccato…. La faccenda finisce nelle mani dell'Anvur, l'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. La quale, sia pure sospirando, non può che prendere atto di come alcune pubblicazioni inserite nel curriculum vitae del commissario Sindoni, effettivamente, non siano mai state pubblicate. Nonostante fosse annotato nel documento perfino il numero isbn (International Standard Book Number) cioè di codice di 13 cifre usato internazionalmente per classificare i libri e rintracciarli poi nelle varie biblioteche. ….
Pensa e ripensa, l'Anvur decide di lasciare le cose come stanno perché, in fondo in fondo, i titoli portati da Angelo Sindoni a sostegno della propria candidatura sarebbero stati sufficienti anche senza quelle pubblicazioni fantasma…. Diamo per scontato che sia tutto corretto… Ma resta la domanda iniziale. Dopo decenni di sospetti e polemiche su concorsi universitari troppe volte finiti con la promozione di candidati stupefacenti era davvero il caso, eticamente e politicamente, di imporre agli aspiranti docenti di Storia moderna di farsi esaminare da un professore che si è fatto beccare con le dita nella marmellata ?...
Il Messaggero - 08/07/2013
“Abbandono scolastico, lascia uno studente su cinque”
░ Quello della dispersione è un fenomeno dove l’Italia ha un primato tristemente negativo. La conferma arriva dagli ultimi dati del Ministero.
Vanno via in silenzio. Lasciano quasi sempre senza dire nulla. I maschi abbandonano più delle donne. Lasciano al sud più che al nord. Sono gli “early school leavers”, studenti che abbandonano precocemente la scuola. Non studiano più. E molto spesso nemmeno lavorano. Quello della dispersione è un fenomeno dove l’Italia ha un primato tristemente negativo. La conferma arriva dagli ultimi dati del Ministero dell’ istruzione, dell’università e della ricerca (il Miur). Seguono di pochi giorni le statistiche dell’Ocse. I dati del Miur, per il 2012, mettono il nostro Paese in quart’ultima posizione in Europa… Quasi un alunno su cinque, tra le medie e le superiori, lascia la scuola. La dispersione, infatti, si attesta in Italia al 17,6% (18,2 % nel 2011) contro una media Ue del 12,8% (13,5%). Il divario con il dato medio europeo è più accentuato per i maschi (20,5% contro 14,5%), in confronto a quello delle donne (14,5% contro 11%)…. Anche nelle aree più industrializzate e sviluppate, nelle regioni caratterizzate da un mercato del lavoro ad ingresso più facile e in cerca di mano d’opera meno qualificata: è qui che una larga fetta dei ragazzi trova più allettante la prospettiva di rinunciare agli di studi per entrare subito nel mondo del lavoro. Continue assenze, voti costantemente molto bassi, cambiamenti ripetuti di istituto: i sintomi che molto spesso portano alla dispersione. Un fenomeno che per gli esperti è prevedibile. Secondo le stime dello stesso ministero dell’istruzione nell’anno scolastico 2011/2012 il numero degli alunni “a rischio di abbandono” è di circa 3.400 ragazzi per la scuola secondaria di I grado (pari allo 0,2% degli alunni iscritti) e a quasi 31.400 per le scuole superiori. ….
Italiaoggi – 09/07/2013
“Docenti inidonei, tenerli costa. Oltre 100 milioni per evitare il passaggio tra gli Ata”
░ Nicola Mondelli fa il punto sulla questione dei docenti inidonei per motivi di salute a svolgere la funzione docente (la più vergognosa, a memoria nostra), e scopre che il MIUR è in confusione perfino sui numeri.
Torna in alto mare la speranza degli insegnanti permanentemente inidonei di evitare il passaggio forzoso tra gli assitenti del personale Ata. Ragioni di bilancio rendono complicato, se non impossibile, che la norma sul trasferimento possa essere cassata. Per abrogare quelle disposizioni o anche solo per rinviarne l'applicazione…. bisogna trovare risorse finanziarie che coprano i mancati risparmi di spesa che sarebbero derivati dal transito nei ruoli Ata del personale interessato. É quanto ha dichiarato il sottosegretario all'istruzione, Gabriele Toccafondi, nel corso della seduta della settima commissione del Senato tenutasi il 2 luglio, dopo aver riferito sul numero del personale interessato al problema e sull'entità dei risparmi di spesa che sarebbero derivati dall'applicazione delle disposizioni di cui all' art. 14 del decreto legge n. 95/2012, convertito dalla legge n. 135/2012, la cosiddetta spending review. Relativamente ai risparmi di spesa il sottosegretario ha ricordato che quelli stimati per il passaggio nei ruoli Ata di 3.565 docenti permanentemente inidonei, di 800 docenti temporaneamente inidonei e di 900 docenti titolari delle classi di concorso C.999 e C. 555, peraltro già inseriti nei saldi di finanza pubblica, ammontano a 114,31 milioni di euro per 2013, a 110,09 per il 2014, a 105,86 per il 2015, a 101,63 per il 2016 e a 97,41 a decorrere dal 2017. I mancati risparmi di spesa previsti per il 2013 sono stati coperti attingendo al Fondo per la valorizzazione dell'istruzione scolastica, universitaria e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, fondo iscritto nello stato di previsione del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca a decorrere dal 2012. L'ammontare di risorse residue nel Fondo potrebbe essere nullo, salva più favorevole certificazione a cura del ministero dell'economia, in attuazione del contratto collettivo nazionale siglato in data 13 marzo 2013….. Sul numero dei docenti coinvolti, espressamente richiesto al governo dai membri della 7^ Commissione, quelli che sono stati forniti al sottosegretario dagli uffici del ministero dell'istruzione non corrispondono all'ultima rilevazione fatta dal Miur e datata 11 marzo 2013. Quest'ultima indicava essere 3.084 i docenti inidonei, 460 i docenti titolari sulla classe C.999 e 28 quelli titolari sulla C.555, per un totale di 3.572. Il numero e la composizione fornita dagli stessi uffici al Sottosegretario indicano, invece, un totale di 5.265 docenti. Ma i numeri esatti quali sono ? …
Italiaoggi – 09/07/2013
“Nuova infornata di prof abilitati”
░ Carlo Forte e Alessandra Ricciardi focalizzano il problema “precariato”: con i “Percorsi Formativi Abilitanti Speciali”, saranno abilitati 80 mila aspiranti docenti, che vanno a sommarsi agli oltre 220mila iscritti nelle G.E. (i due giornalisti sottostimano il numero). E i posti di lavoro ? Per inciso, segnaliamo che, così data da certa stampa, la notizia delle prossime 80mila abilitazioni, c’è chi l’ha intesa come creazione di posti di lavoro nuovi….
La novità è contenuta in un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale serie generale n.155 del 4 luglio scorso, che entrerà in vigore il 19 luglio prossimo. A partire da quella data gli interessati potranno produrre domanda, utilizzando la procedura via web che sarà attività dal ministero dell'istruzione. É prevista anche l'emanazione di un decreto dirigenziale che recherà la normativa di dettaglio. L'accesso ai corsi abilitanti sarà riservata ai precari che potranno vantare 3 anni di servizio, ma fino al 2011/2012, di cui almeno uno nella disciplina oggetto del corso, anche se abilitati in altre discipline. Non è previsto il superamento di prove di accesso e, secondo quanto risulta a Italia Oggi, per fare fronte alle richieste (che potrebbero raggiungere quota 80mila) gli aventi titolo a partecipare saranno classificati secondo l'anzianità di servizio. Tale criterio servirà a definire gli scaglioni che saranno gradualmente avviati alla frequenza dei corsi. Il tutto però senza che ci sia chiarezza sui posti disponibili per le future assunzioni. Dopo gli annunci del ministro dell'istruzione, Maria Chiara Carrozza, relativi a 15 mila nuove immissioni in ruolo a settembre e 44 mila nel successivo triennio, grazie al turn over, non sono giunti atti concreti. Ma non solo. La disponibilità dei posti indicati, circa 15 mila all'anno, si rivela comunque largamente insufficiente se confrontata con il fabbisogno occupazionale della categoria dei docenti precari abilitati, oggi a quota 150 mila. Categoria destinata a crescere ulteriormente proprio grazie ai corsi riservati che stanno per partire. …. Il decreto sui corsi riservati tra l'altro sbarra la strada ai docenti di ruolo. Di fatto precludendo una ricollocazione professionale per i circa 9mila insegnanti in esubero sulla propria classe di concorso e che potrebbero abilitarsi su altri classi per le quali c'è carenza di prof…. La preclusione appare ancora più stridente se si pensa che molti docenti in esubero sono stati e saranno ricollocati secondo i titoli di studio posseduti e a prescindere dal possesso dell'abilitazione, così come indicato dall'art. 14, comma 17 del decreto legge 95/2012. Quanto al contenuto del decreto sui corsi riservati, il dispositivo prevede che fino all'anno accademico 2014-2015 gli atenei e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica dovranno istituire ed attivare percorsi abilitanti speciali finalizzati al conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado e analoghi percorsi dovranno essere organizzati per la scuola dell'infanzia e primaria. Potranno partecipare i docenti non di ruolo che abbiano maturato, a decorrere dal 1999/2000 fino al 2011/2012 incluso, almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie o nei centri di formazione professionale….
Corrieredellasera.it – 10/07/2013
“Il paese che preferisce le lavatrici ai libri”
░ Gian Antonio Stella segnala una conseguenza paradossale della normativa sull’Ecobonus: Saranno penalizzati i testi scolastici con allegati: i soldi necessari per gli incentivi a chi rottami gli elettrodomestici saranno recuperati anche quintuplicando l'Iva sugli allegati alle pubblicazioni. Compresi i manuali dalla scuola d'infanzia all'università.
Sia chiaro: nessuno mette in discussione la scelta degli «Ecobonus» varati dal governo per le ristrutturazioni edilizie e l'efficienza energetica allargatati agli elettrodomestici, ai condizionatori, alle caldaie e alle pompe di calore. Dio sa quanto c'è bisogno, in questi momenti, di provvedimenti che stimolino una ripresa. Il guaio è che per rastrellare i denari indispensabili per concedere questi incentivi… è stato deciso di portare dal 4 al 21%, a partire dal 1 gennaio prossimo, l'Iva sulle «opere culturali (contenuti digitali, musica, audiovisivi) veicolate in abbinamento alle pubblicazioni librarie e periodiche»…. Nel settore librario ciò significa colpire soprattutto i contenuti digitali innovativi allegati ai libri. I prodotti più colpiti sono i libri educativi (libri scolastici, universitari, sussidi come dizionari o enciclopedie) che frequentemente hanno un'estensione digitale: eserciziari, approfondimenti, simulazioni di laboratorio virtuale, ecc.; i libri per bambini spesso accompagnati da audio-letture; quelli professionali o preziose operazioni culturali basate sul multimediale…. E la formula del «libro misto» cresce anche tra i manuali universitari…. Almeno per i testi scolastici la quintuplicazione dell'Iva andrebbe ritirata. Tanto più che colpirebbe direttamente le famiglie. Eppure un ordine del giorno in questo senso, votato all'unanimità al Senato, non è stato preso in considerazione dal governo.
www.scuolaoggimagazine.org – 10/07/2013
“La burocrazia che rallenta la Scuola”
░ Pippo Frisone si sofferma sugli effetti che il d.lgs. 150/09 ha prodotto nella tempistica di nomine e movimenti del personale scolastico.
C’era una volta la Scuola statale precaria, brutta e cattiva che però faceva gli organici in primavera e a seguire i trasferimenti del personale. A giugno si facevano le assunzioni in ruolo ed entro il 31 luglio utilizzi, assegnazioni provvisorie e… udite, udite anche le supplenze annuali. Al primo di settembre chi doveva andare in pensione andava in pensione. C’erano l’Aran e i contratti collettivi nazionali e c’erano i contratti integrativi nazionali sulla mobilità e sugli utilizzi…. Poi venne il 2008 ed iniziarono i dolori, quelli veri. Tagli agli organici , blocco dei contratti, degli scatti d’anzianità, dei pensionamenti, modifica degli ordinamenti i cui effetti tutt’ora permangono e sono sotto gli occhi di tutti. Una scuola pubblica più povera, con sempre minori risorse finanziarie e di organici. Veniva resa palese e ostentata l’inversione di tendenza. Dal decentramento ad una maggiore centralizzazione, dalla contrattualizzazione del rapporto di lavoro alla sua rilegificazione….Per fare ciò l’ultimo governo Berlusconi, tra le tante altre cose, smantellò col suo Ministro Brunetta quella che era l’architrave del pubblico impiego, cioè il dlgs.165/01, fortemente voluto dal centro-sinistra. Il d.lgs.150/09 in attuazione della L.15/09 introdusse nuove norme in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle P.A. Fu la messa all’angolo delle OO.SS. a tutti i livelli, resa ancora più evidente dai mancati rinnovi contrattuali…. Nel frattempo tutte le operazioni cruciali nella scuola slittavano di mese in mese. Dal 31 luglio tutte le operazioni riguardanti il personale di ruolo furono riportate al 31 agosto, con la coda delle supplenze che si trascinavano oltre l’avvio del nuovo anno scolastico. …. Invece di aumentare la efficacia e l’efficienza della P.A., la riforma Brunetta, privata degli incentivi contrattuali, ha moltiplicato ritardi e disfunzioni, soprattutto nella scuola. L’art.55,comma 2 del d.lgs.150/09 in materia di contrattazione integrativa ha aumentato i controlli, appesantendo l’iter procedurale di almeno 60 giorni. E’ quanto è successo ai contratti sulla mobilità e soprattutto a quello sugli utilizzi… Ogni ipotesi di accordo sottoscritta dalle OO.SS. col Miur, secondo la norma su richiamata, deve passare al vaglio di altri due Ministeri: quello della Funzione pubblica e quello del Tesoro che hanno un mese di tempo per accertarne le compatibilità economiche e di legge ! Così è stato con l’accordo sugli scatti di anzianità che ha tenuto sospesa la contrattazione integrativa dentro le scuole fino a marzo! Così è anche quest’anno con l’accordo sugli utilizzi. Firmato il 13 maggio col Miur, a tutt’oggi, mancano i pareri obbligatori della Funzione pubblica e del Tesoro. E siamo quasi a metà luglio !... Tre passaggi burocratici Miur- Tesoro- Funzione pubblica sono francamente troppi e un lusso che la scuola non può più permettersi! Si elimini una volta per tutte questa processione burocratica e si lasci il controllo delle compatibilità economiche alla sola Corte dei Conti. Come era prima….
larepubblica.it - 11.07.2013
“Maturità, crollano i 100 e lode l’anno nero dei superbravi i presidi: regole troppo rigide”
░ Salvo Intravaia registra il diffuso malumore per questa novità.
… Dal 2010 al 2012 il crollo dei diplomati con 100 e lode è netto: meno 46% nelle scuole statali, meno 74 nelle paritarie. Quest’anno andrà peggio: il numero dei superbravi è destinato ad assottigliarsi ancora. Così mentre gli scrutini sono ancora in corso montano le proteste dei presidi che chiedono una norma “più flessibile”. Anche perché ora la lode vale 10 punti di bonus per l’accesso a Medicina e alle altre facoltà a numero chiuso. …Dal 2012, per aggiudicarsi la lode occorre il massimo punteggio nelle prove d’esame – 75 in tutto – e presentarsi alla commissione col massimo credito scolastico: 25 punti, che si ottengono con una media, nelle pagelle degli ultimi tre anni, superiore a 9, e senza essersi aggiudicati neanche un 7. In più, le decisioni sul punteggio da attribuire agli studenti devono essere state assunte all’unanimità. Fino al 2009, il percorso per arrivare al voto record era più semplice: bastavano le prove e il credito al top. E per quest’ultimo bisognava presentarsi con una media in pagella superiore a otto decimi. Poi la Gelmini ha inasprito le regole, entrate a regime nel 2012, e anche per gli studenti eccellenti l’esame di maturità è diventato più difficile.