tuttoscuola.com – 5 settembre
Maurizio Tiriticco sul dossier di Tuttoscuola: decisivo il ‘comportamento insegnante’
░ Maurizio Tiriticco, già ispettore scolastico, profondo conoscitore della scuola discute gli argomenti proposti da Tuttoscuola in “Sei idee per rilanciare la scuola”
… E’ corretto affermare che “nessuna riforma può avere successo se non vengono sviluppati nei docenti interesse e motivazione verso la propria professione (che indubbiamente deve essere legata ai risultati)” e che “nessun sistema di valutazione degli insegnanti e della scuola può essere avviato se non vengono rifondate le basi del livello di professionalità dei docenti in servizio”. Di qui la necessità di una loro formazione continua in servizio (altra cosa rispetto all’aggiornamento, che riguarda le conoscenze e le competenze disciplinari)… Di qui, a mio avviso, la necessità di insistere sul concreto "comportamento insegnante" nelle relazioni con gli alunni. E’ inutile parlare di abilità e competenze, quindi di precisi comportamenti pluridisciplinari che i nostri studenti debbono acquisire, se i nostri docenti persistono nel proporre e perseguire contenuti e conoscenze spesso solo disciplinari. E’ inutile proporre una didattica laboratoriale (non c’è documento di riordino di cicli che non ne parli), se la lezione cattedratica e il libro di testo continuano a essere gli strumenti apprenditivi di sempre. E’ inutile parlare di progettazione didattica, quando spesso sia gli alunni che gli insegnanti non sanno quali obiettivi specifici di apprendimento perseguono. Dagli anni Settanta fino ad oggi ricercatori come i De Landsheere, Mauro Laeng, Graziella Ballanti, Clotilde Potecorvo (di lei ricordo i recenti La scuola come contesto, Discutendo si impara), si sono occupati della cosiddetta “mediazione didattica”, del come e perché l’insegnante debba in primo luogo sollecitare curiosità, stimolare attenzione e ricerca, motivare al “fai da te” e al “fai da te con altri”. Oggi l’insegnante non è più depositario di un sapere che deve trasmettere, perché oggi non esistono più saperi codificati e perché, in effetti, da sempre un sapere si conquista e non si trasmette. Preferiamo parlare di “insegnante collettivo”, dal momento che nello stesso contratto di lavoro si insiste sul fatto che l’insegnante deve svolgere “attività individuali e collegiali” e avere competenze anche “organizzativo- relazionali”. Una scuola che si è adagiata sui processi cognitivi lineari fa molta fatica oggi a misurarsi con quei processi cognitivi reticolari a cui i nostri figli sono sollecitati fin dalla nascita! … Nelle scuole si avvertono mille difficoltà sulla tematica dell’innovazione che sia le Indicazioni nazionali che le Linee guida sottendono e timidamente propongono. Per quanto riguarda il primo ciclo sono state varate delle misure di accompagnamento! Riusciranno ad incidere sui concreti quotidiani comportamenti degli insegnanti? E per il secondo ciclo che cosa si sta predisponendo? … Voglio sperare che l’iniziativa avviata da Tuttoscuola solleciti gli insegnanti e tutti coloro che hanno a che fare con la scuola – governanti e governati – a entrare nel vivo dei problemi che ho appena accennati. E voglio anche credere che siano gli insegnanti stessi a pretendere di essere formati in progress con cadenze continue per far fronte ai problemi che un’utenza sempre nuova propone con forza. E a pretendere anche di essere convenientemente retribuiti !
corrieredellasera.it – 9 settembre 2013
“«Voglio geografia economica. E poi stage di formazione»”
░ Le dichiarazione della ministro Carrozza a Cernobbio, sul lago di Como.
Prima. Scuola e lavoro. Poi. Lavoro e formazione continua. Il futuro sarà così e allora anche questa è una sfida per il governo. Garantire l'alternanza già dalle scuole superiori, e poi avanti così anche all'università. Con tirocini e stage. Lo ha ripetuto il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza ieri a Cernobbio. «A scuola non ci si starà più per un periodo fisso della nostra vita». Tutto cambia. «Mai più un laureato che arriva a 25 anni senza aver mai avuto un'esperienza come cameriere o assistente in libreria»: così ha ripreso il tema al Forum Ambrosetti…. «Aziende molto importanti, presenti anche qui a Cernobbio, quando selezionano le risorse si aspettano che il candidato abbia avuto esperienze di lavoro prima della laurea». Scuola e lavoro allora, da subito e soprattutto per gli studenti degli istituti tecnici e professionali. E in quelle scuole vanno rilanciate materie come la geografia economica. «Va reintrodotta. Era stata tagliata per motivi di bilancio. Invece sono studi importanti. Aiutano a capire l'economia»….
www.scuolaoggimagazine.org/ – 9 settembre 2013
“Liceo classico. Meno iscrizioni”
░ Le riflessioni di Maurizio Tiriticco, pedagogista.
Gli studi classici sono in calo I dati sono certi: calano le iscrizioni al liceo classico! Calano le iscrizioni alle facoltà umanistiche! Che cosa sta succedendo? Improvvisamente i nostri ragazzi vogliono diventare tutti dei tecnici? … Da sempre abbiamo scambiato gli studi classici con una sorta di autoesaltazione per un nostro lontano passato, un'età dell’oro che è solo nostra, che ci viene da una Roma che, anche se catturata dalla Grecia, costituisce il fulcro della civiltà, di qualsiasi civiltà…. Quanti i luoghi comuni che abbiamo costruito per decenni attorno a questa bella favola del primato degli studi classici! E il tutto sempre all’insegna che vi sarebbero due culture, una per gli “eletti” e l’altra, quella scientifica e tecnologica – da cui il liceo scientifico e gli istituti tecnici ….per gli altri, per i non dotati… E’ quindi sulla scia di un atavico e inguaribile equivoco che la stessa Riforma Gentile assegnò di fatto al Liceo classico la funzione di formare la classe dirigente. Vi accedevano soprattutto i “figli di papà” anche perché dopo la maturità era possibile accedere a tutte le facoltà universitarie. Molti anni sono passati e attraverso mille riforme! Però, mai nulla di nuovo! … Un riordino – e io l’ho predicato più volte – doveva andare in tutt’altra direzione! Mai più la separazione di sempre tra studi classici e studi tecnici, perché non esiste alcuna separazione tra teoria e tèchne! … Occorre andare a una ricomposizione dei due saperi e che una vera cultura umanistica, libera da ogni orpello retorico, deve percorrere tutti gli studi. “I cittadini non possono relazionarsi bene alla complessità del mondo che li circonda soltanto grazie alla logica e al sapere fattuale. La terza competenza del cittadino, strettamente correlata alle prime due, è ciò che chiamiamo immaginazione narrativa! Vale a dire la capacità di pensarsi nei panni di un’altra persona, di essere un lettore intelligente della sua storia, di comprenderne le emozioni, le aspettative e i desideri.
www.scuolaoggimagazine.org/ – 10 settembre 2013
“Tutto il decreto punto per punto”
░ “L'Istruzione riparte”, questa la denominazione del Pacchetto preparato da Maria Chiara Carrozza e approvato dal Consiglio dei ministri.
Welfare dello studente: 100 milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi…. 15 milioni vengono stanziati per il 2014 per garantire ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati sulla base di graduatorie regionali e serviranno per coprire spese di trasporto e ristorazione. Potranno accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. 15 milioni spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi. 6 milioni per il 2014 per borse di studio destinate agli studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Le borse saranno erogate in base alla condizione economica e al merito artistico degli studenti. È prevista una graduatoria nazionale di assegnazione. Libri di testo: Per quest’anno scolastico gli studenti potranno utilizzare liberamente libri di testo nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni nazionali. 8 milioni complessivi (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) vengono stanziati per finanziare l'acquisto da parte di scuole secondarie (o reti di scuole) di libri di testo e e-book da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Cambiano le regole sui tetti di spesa: d’ora in poi dovranno essere i dirigenti scolastici ad assicurarne il rispetto non approvando le delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento. I testi cosiddetti 'consigliati' potranno essere richiesti agli studenti solo se avranno carattere di approfondimento o monografico. L'adozione dei testi scolastici diventa facoltativa: i docenti potranno decidere di sostituirli con altri materiali. Lotta alla dispersione: 15 milioni(3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica. Sarà avviato un Programma di didattica integrativa che contempla il rafforzamento delle competenze di base e metodi didattici individuali e il prolungamento dell’orario per gruppi di alunni nelle realtà in cui è maggiormente presente il fenomeno dell’abbandono e dell'evasione dell'obbligo, con attenzione particolare alla scuola primaria. Orientamento degli studenti: 6,6 milioni (1,6 per il 2013 e 5 per il 2014) per potenziare da subito l’orientamento degli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Sarà coinvolto nel processo l'intero corpo docente. Le attività eccedenti l’orario obbligatorio saranno opportunamente remunerate. Anche le Camere di commercio e le Agenzie per il lavoro potranno essere coinvolte. L'orientamento dovrà partire già dal quarto anno.… Potenziamento dell'offerta formativa: 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica. Un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale. 3 milioni per il 2014 per finanziare progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico, culturale e archeologico. I bandi sono rivolti alle scuole, ma anche alle Università e alle Accademie delle Belle Arti e nelle Fondazioni culturali. Si potranno ottenere cofinanziamenti da parte di fondazioni bancarie o enti pubblici/privati o da altri enti che ricevono finanziamenti dal Miur. Detrazioni fiscali al 19% anche per le donazioni a favore di università e istituzioni di Alta formazione artistica. Le donazioni dovranno riguardare innovazione tecnologica, ampliamento dell’offerta formativa, edilizia. Parte del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa sarà vincolato alla creazione o al rinnovamento di laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano materiali innovativi. Tutela della salute a scuola: Ampliato il divieto di fumo a scuola: viene esteso anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di pertinenza degli istituti. Vietato anche l’uso della sigaretta elettronica nei locali chiusi delle scuole. Continuità del servizio scolastico: Cambia la procedura di assunzione dei dirigenti scolastici: saranno selezionati annualmente attraverso un corso-concorso di formazione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Nel frattempo, nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, saranno assegnati incarichi temporanei di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati. Questi ultimi saranno esonerati dall’insegnamento. Sarà definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale docente, educativo ed ATA- Ausiliario tecnico e amministrativo per gli anni scolastici 2014/2016 (69mila docenti e 16mila Ata nel triennio). Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti. E’ prevista l’assunzione di 57 dirigenti tecnici (i cosiddetti ispettori) per il sistema della valutazione vincitori dell'ultimo concorso. L'obiettivo è porre rimedio alla scopertura in organico che è di circa l’80%. Si sblocca l’assunzione degli ATA da gennaio 2014. Docenti di sostegno: Per garantire la continuità nell’erogazione del servizio scolastico agli alunni disabili, si autorizza l’assunzione a t.i. di docenti di sostegno (oltre 26.000). Si darà così una risposta stabile a più di 52.000 alunni oggi assistiti da insegnanti che cambiavano da un anno all'altro. Edilizia scolastica: Per far fronte alle carenze strutturali delle scuole o per la costruzione di nuovi edifici le Regioni potranno contrarre mutui trentennali,a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, la Cassa depositi o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato. Dimensionamento: A partire dall'anno scolastico in corso sarà un accordo in Conferenza Unificata, e non lo Stato, a definire i criteri e le modalità del dimensionamento scolastico. Formazione dei docenti: 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico. In particolare, la norma punta ad un rafforzamento delle competenze digitali degli insegnanti, della formazione in materia di percorsi scuola-lavoro e a potenziare la preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo. Altri 10 milioni nel 2014 serviranno per l’accesso gratuito del personale docente di ruolo della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale. Formazione Artistica musicale e coreutica: 3 milioni sono stanziati per il 2014 in favore degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati al fine di garantire la continuità della didattica e rimediare alle loro difficoltà finanziarie. Sempre per garantire la continuità didattica, i contratti a tempo determinato dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) attivati lo scorso anno accademico possono essere rinnovati per il successivo. Per il sistema universitario e della Ricerca: (segue).
latecnicadellascuola.it – 10 settembre 2013
Decreto scuola: “nuove” regole per i libri di testo”
░ Le norme di cui parla il decreto scuola in materia di libri di testo non sembra poi tanto nuove. E anche le risorse disponibili sono modeste.
Il capitolo sui libri di testo contenuto nel decreto scuola ….Si dice che “per quest’anno scolastico gli studenti potranno utilizzare liberamente libri di testo nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni nazionali”. Che significa questa formulazione ? Che lo studente può usare una edizione precedente del testo in adozione ? Ma se è un testo contenente esercizi e materiali antologici, la questione si complica e se invece è un testo di puro studio (per esempio un manuale di storia) la “concessione” appare pleonastica in quanto già ora questo è possibile. Quanto poi all’impegno di spesa di 8 milioni di euro per l'acquisto da parte di scuole secondarie di libri di testo e e-book da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate, forse sarebbe bene fare due conti. Se il provvedimento dovesse riguardare solo la secondaria di secondo grado le scuole coinvolte sarebbero all’incirca 3.500 e se si invece si parla anche di secondaria di primo si arriva a 5.000 e anche più. Con questi numeri gli 8 milioni di euro (2,7 nel 2013 e 5,3 nel 2014) si riducono nei fatti a 1.500 euro in media ciascuna. Il decreto dovrebbe poi chiarire che i testi cosiddetti 'consigliati' potranno essere richiesti agli studenti solo se avranno carattere di approfondimento o monografico, ma non ci pare davvero una disposizione particolarmente significativa. Si dice poi che “cambiano le regole sui tetti di spesa, d’ora in poi dovranno essere i dirigenti scolastici ad assicurarne il rispetto non approvando le delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento”. A dire il vero questa disposizione esiste già e anzi è anche più rigorosa perché è previsto persino un controllo da parte dei revisori dei conti. Infine viene introdotta la norma secondo la quale “l'adozione dei testi scolastici diventa facoltativa; i docenti potranno decidere di sostituirli con altri materia”. Anche in questo caso la norma non rappresenta affatto una novità: nella scuola primaria l’”adozione alternativa” era stata introdotta addirittura dalla legge 517 del 1977.
Il Messaggero – 11 settembre 2013
“Scuola al via tra le proteste. In classe quasi 8milioni”
░ Non sarà un avvio tranquillo. La scuola riparte tra le proteste, e l’autunno si annuncia caldo, come lo è stato l'anno scorso.
I primi a rientrare sono stati gli studenti di Bolzano, il 5 settembre. Seguiti, cinque giorni dopo, dai “colleghi” del Molise e del Piemonte (in aula da ieri). Gli ultimi a riprendere libri e quaderni saranno i pugliesi, il 17 settembre….. Sono quasi otto milioni gli studenti in tutta Italia, divisi per oltre 360mila classi. Classi sempre più multietniche. Quasi un alunno su otto è straniero e non ha la cittadinanza italiana (tra questi 334.284 sono nati nel nostro Paese). Mentre sono duecentomila gli studenti con disabilità. … Riprendono le lezioni. E ripartono pure le proteste. La Rete degli studenti ha annunciato per oggi una mobilitazione con flash mob, in vista della manifestazione nazionale già programmata per l’11 ottobre. Tra le richieste: maggiori investimenti per la scuola e la tutela del diritto allo studio. A Roma, davanti al ministero dell’Istruzione, al loro fianco ci saranno anche i precari della scuola. La scuola anche quest’anno deve fare i conti con i suoi problemi “storici”, dagli edifici vecchi e malandati (uno su tre ha bisogno di interventi urgenti), al solito valzer delle supplenze con molte cattedre ancora da assegnare….
Il Messaggero – 12 settembre 2013
“Scuola, l’Italia torna sui banchi tra flash mob e contestazioni”
░ Striscioni e volantinaggi nelle città, l’11 ottobre primo corteo. I rappresentanti degli studenti: «Servono interventi strutturali».
Striscioni e volantinaggi si sono svolti ieri mattina davanti alle scuole in tutta Italia e flash mob sono stati annunciati in questi giorni nelle grandi città, tra cui Roma e Firenze, per sollecitare maggiori investimenti, nonostante i recenti provvedimenti del governo, giudicati insufficienti. Il tutto in vista di una grande mobilitazione indetta per l'11 ottobre, dal titolo “Non c'è più tempo”. «A Roma e in altre città - spiega l'Unione degli Studenti - abbiamo volantinato ed informato sui problemi irrisolti della scuola e del Paese in vista della mobilitazione dell'11 ottobre». Secondo l'Uds, «il Decreto legge Istruzione lascia insolute le questioni strutturali della scuola italiana e nonostante i buoni propositi i finanziamenti individuati dal Governo sono totalmente insufficienti. Cento milioni di euro coprono a malapena un terzo degli aventi diritto alla borsa di studio universitaria, 8 milioni di euro sono briciole per finanziare un sistema decente di comodato d'uso per i libri di testo…»…..
latecnicadellascuola.it – 13 settembre 2013
“Pagamento delle ferie ai supplenti: i sindacati non ci stanno”
░ Con un documento unitario le OO.SS. chiedono una circolare del MIUR che risolva le incertezze interpretative. Come sanno i colleghi che seguono le nostre iniziative, l’ANIEF per tempo ha sostenuti che per la quantificazione delle ferie dei supplenti temporanei nell’a.s.2012/13 non vanno sottratti dal computo i giorni di sospensione delle lezioni.
Ieri abbiamo dato notizia della nota della Ragioneria Generale dello Stato con la quale veniva illustrata la disciplina riguardante il divieto di monetizzazione delle ferie ed esaminate le casistiche per le quali il pagamento delle ferie non godute è ammesso. In risposta alla nota, le Organizzazioni sindacali hanno presentato al Miur un documento unitario per denunciare la situazione confusa e contraddittoria prodotta dalla nota del Mef sul pagamento dei supplenti nell’anno scolastico 2012/2013 e chiedendo un incontro urgente per assicurare il rispetto dei diritti contrattuali, anche in considerazione di quanto previsto nell’intesa del 12 giugno 2013 tra Miur e sindacati, ossia che le scuole avrebbero ricevuto le risorse necessarie per il pagamento delle ferie maturate ai supplenti brevi, come previsto dal CCNL vigente, e che analogo trattamento andava assicurato anche ai supplenti al 30 giugno. “Si chiede pertanto alle SS.LL. – leggiamo nel documento unitario - di attivarsi con la massima determinazione affinchè si recuperi la necessaria coerenza tra i comportamenti dei Dicasteri coinvolti nella vicenda, nella direzione di una piena garanzia dei diritti contrattuali dei lavoratori, che dovrebbe costituire interesse condiviso dalle parti; si sottolinea inoltre l’esigenza di sostenere e tutelare l’operato dei Dirigenti Scolastici con disposizioni fra loro coerenti e inequivocabili.