Pubblichiamo alcuni articoli sulle novità, non positive per il personale della scuola, previste dalla prossima legge di stabilità e sui risultati dell'ultimo rapporto Svimez.
Legge di stabilità
Blitz Quotidiano: Statali. Stipendi e scatti bloccati fino al 31 dicembre 2014
Reggio Tv: Anief, scuola penalizzata dalla legge di stabilità
MNews: Legge di stabilità - Ancora una volta statali e pensionati pagano di tasca loro
Italpress: Legge stabilità, Anief "Statali e pensionati pagano ancora di tasca loro"
ROMA (ITALPRESS) - "Il Governo italiano non sembra volerne sapere delle sentenze dei giudici. Tanto che nell'ultima bozza della Legge di Stabilita' 2014 non solo ignora il parere espresso dalla Corte Costituzionale sull'illegittimita' della proroga del blocco stipendiale, poiche' non rientra piu' nei casi di eccezionalita', ma inasprisce ancora piu' il provvedimento. Sia approvando un prelievo 'una tantum' sugli stipendi, in base al reddito (anche questo reputato incostituzionale), sia provvedendo anche alla proroga dell'indennita' di vacanza contrattuale sino al 2017. Il sindacato annuncia sin d'ora che non stara' a guardare, ma annuncia una nuova stagione di ricorsi per difendere il potere di acquisto degli stipendi, anche dei pensionati, oltre che la professionalita' di chi opera nella pubblica amministrazione". Lo afferma l'Anief in una nota. "Non si capisce perche' i magistrati della Repubblica hanno ottenuto la cancellazione del blocco degli automatismi di carriera (sentenza n. 223/12 della Corte costituzionale che annulla art. 9, c. 21 della L. 122/2010) e ottenuto gli aumenti da dicembre 2012, mentre per gli altri dipendenti pubblici il trattamento debba essere cosi' penalizzante - prosegue il sindacato -. In base a quanto indicato nell'art. 11 del 'Disegno di Legge di Stabilita' 2014', infatti, l'attuazione della razionalizzazione della spesa pubblica passa per il blocco dell'indennita' di vacanza contrattuale sui valori relativi al 31 dicembre 2013. Peraltro, su questo punto, facendo riferimento al comma 17 dell'art. 9 della Legge 122/2010, il blocco si riferirebbe ai valori stipendiali addirittura del 2010". "Inoltre, sovvertendo quanto espresso dai piu' alti rappresentanti del Governo, le norme sul blocco degli stipendi si applicheranno anche al personale in forza al servizio sanitario nazionale. E non meno gravi sono le disposizioni relative al fermo, sino a tutto il 2014, della parte economica della contrattazione. Con le risorse destinate al trattamento accessorio che, dal 1° gennaio 2015, saranno decurtate dell'importo ridotto rispetto alla proroga del contratto stesso", sottolinea il sindacato.
"Quello che in tanti ancora non hanno capito, anche tra gli addetti ai lavori - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - e' che questi soldi sottratti nel biennio 2013/14 non sono piu' recuperabili. A riportare il tutto su dei binari di giustizia potrebbe essere ancora una volta quella Corte costituzionale, che lo scorso anno ha gia' annullato il blocco degli scatti per i magistrati. Se venisse ribadita questa posizione, ne beneficerebbe, oltre il personale della scuola, anche quello in servizio nelle agenzie delle telecomunicazioni, della sanita' e dell'universita'". "E' tutto dire che se la Legge di Stabilita' venisse confermata, persino gli onorari degli avvocati dello Stato verrebbero ridotti nella misura del 50% relativamente alle cause favorevoli all'amministrazione. Per non parlare della mancata considerazione per la recente sentenza della Corte Costituzionale, la n. 216, che ha ripristinato il contributo di solidarieta' anche per le pensioni elevate - sottolinea ancora l'Anief -. Mentre per il processo di deindicizzazione delle pensioni, il Governo ha deciso di fissare l'aliquota del 90% per i trattamenti superiori al minimo di tre volte, al 75% per quelli che superano la pensione minima quattro volte e al 50% per gli assegni che vanno oltre cinque volte la quota base". "Se queste disposizioni diventeranno legge - continua Pacifico - la Confedir ha intenzione di sottoporre, assieme all'Anief, formale ricorso al tribunale del lavoro. L'obiettivo e' ottenere giustizia da un Governo che non ha alcuna autorizzazione per violare in modo unilaterale tanti articoli della Costituzione italiana. In particolare, ignorando l'equo trattamento di lavoratori contribuenti, che pagano regolarmente le tasse. Non e' possibile poi dimenticarsi, per i conti pubblici che non tornano, degli aumenti da conferire proporzionalmente al lavoro profuso. E superare quanto indicato nei contratti collettivi in vigore. Per tutti questi motivi, non e' possibile ridurre ai minimi termini gli stipendi dei dipendenti pubblici, tenendoli fermi ai valori di due decenni fa: diciamo basta a questi illegittimi interventi sulle baste paga di oltre tre milioni di statali, operati da un'amministrazione che - conclude il rappresentante Anief-Confedir - vestendo i panni del legislatore sta commettendo una colossale ingiustizia". (ITALPRESS).
Tuttoscuola: Statali, blocco indennità vacanza fino al 2017?
Italpress: P.A., Anief "Per statali in arrivo un'altra stangata"
ROMA (ITALPRESS) - "Un'altra stangata in arrivo per gli statali: se il testo della Legge di Stabilita' approvato in settimana dal Governo dovesse diventare legge cosi' come e' oggi, l'importo della indennita' di vacanza contrattuale non potra' superare quello in godimento al 31 dicembre 2013. Ma siccome questi stessi valori sono stati gia' ancorati a quelli del 2009, significa che gli stipendi di tutti i dipendenti pubblici potrebbero rimanere fermi per un tempo record: addirittura per 8 anni consecutivi". Lo afferma in una nota l'Anief-Confedir. "E' probabile - dice Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - che proprio perche' essendo la 'vacanza contrattuale' pensata come un anticipo dei benefici economici previsti e non essendone appunto previsti neanche per il triennio 2015-2017, non vi sia ragione di aggiornarla al costo della vita secondo il protocollo sui redditi del 23 luglio 1993". Il condizionale, pero', e' d'obbligo, perche' ad oggi non e' stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale il D.P.R. concernente il Regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione approvato dal Consiglio dei Ministri l'8 agosto scorso (Atto n. 6/XVII legislatura), recante proroga per il 2012-2014 del blocco dell'indennita' contrattuale ai valori stabiliti dalla legge finanziaria del 2008. (ITALPRESS)
Asca: Legge stabilita': Anief, nuovo blocco turn-over anche in Universita'
Ansa: L.Stabilità: Anief, nuovo blocco turn over in università
in fumo speranze dei precari della ricerca
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Nuovo blocco del turn-over anche nell'Università che, "dopo i Ministeri, è il settore più colpito dai tagli; il Governo fa marcia indietro dopo l'annuncio del ministro Carrozza dei mesi scorsi riguardo a un massiccio piano di reclutamento; al palo migliaia di dottori e assegnisti di ricerca con diversi anni di docenza a contratto alle spalle". A lanciare l'allarme, alla luce dei contenuti della Legge di Stabilità, è l'Anief. Soltanto due mesi fa, il Parlamento (legge 98/2013) - ricorda in una nota - aveva dirottato 75 milioni di euro dal fondo per i servizi terziarizzati delle scuole al Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) per i concorsi da bandire negli Atenei per l'assunzione dei ricercatori a seguito della prossima conclusione delle procedure di abilitazione nazionale. Ora il ministero dell'Economia li sacrifica per la finanziaria. Per Marcello Pacifico, presidente Anief "questo modo schizofrenico di governare, senza una seria programmazione, oltre ad alimentare le delusioni delle migliaia di ricercatori precari che si sono sottoposti alla valutazione scientifica, ci allontana dai Paesi al vertice del G8 che, invece, aumentano gli investimenti per l'Università e la Ricerca. Non è possibile rinviare sistematicamente le percentuali del blocco del turn-over per esigenze di cassa. Si bruciano diverse generazioni". "Già nella legge 133/2008 si pensava di bloccare il turn-over al 50% nel 2012: anche dopo l'ultima modifica operata dalla legge 122/2010 si era confermato il 100% delle assunzioni dal 2016. Ora il Governo, nel disegno di legge di stabilità - spiega l'Anief - rinvia tale percentuale ancora una volta al 2018, per esigenze di cassa. Limitato nuovamente al 60% per l'Università il turn-over per il 2016 e all'80% per il 2017, mentre rimane al 40% per il 2015. Le economie di spese saranno certificate come riduzione del Ffo (-28 milioni per il 2016, -70 milioni per il 2017, -84 milioni per il 2018). (ANSA).
Yahoo: Legge stabilita': Anief, nuovo blocco turn-over anche in Universita'
Italpress: L. Stabilità, Anief "Partecipare ai concorsi è da ricchi"
ROMA (ITALPRESS) - Con la legge di stabilita' "il Governo prova a fare cassa con la giustizia. Piu' di 3.5 milioni di euro grazie ai nuovi concorsi". E' quanto denuncia l'Anief. "Alla faccia degli articoli 3 e 4 della Costituzione, partecipare ai concorsi - sostiene l'Anief - e' da ricchi. Per magistrato, notaio o avvocato si prevede un contributo di 50 euro che dovrebbero versare i quasi 70.000 aspiranti. Gia' nella Scuola per superare la selezione per specializzarsi sul sostegno bisogna versare dai 150 ai 200 euro, pena l'esclusione dalla prova preselettiva. Siamo al ridicolo. Si utilizzano i concorsi per fare cassa quando la Repubblica dovrebbe rimuovere ogni ostacolo anche economico". (ITALPRESS).
Il Manifesto: Per le scuole private i soldi si trovano
AgenParl: L. Stabilità: Anief-Confedir, Corte conti ha ragione su stop tagli PA
Italpress: Legge stabilità, Anief-Confedir “Corte conti ha ragione su stop tagli P.A.”
ROMA (ITALPRESS) - Anief-Confedir condivide in pieno l'allarme lanciato oggi dal presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, sul crescente rischio di degrado nei servizi della Pubblica Amministrazione come conseguenza dei tagli subiti negli ultimi anni. In particolare, il sindacato ritiene "fondamentale il passaggio nel quale il presidente della Corte di Conti auspica che le norme di taglio sul pubblico impiego non siano 'replicabili all'infinito'". Per il sindacato "le indicazioni di Squitieri sono rivolte non solo alle restrizioni subite sul fronte degli organici della PA. Con la scuola in testa, considerando che in sei anni ha perso qualcosa come 200mila posti. Ma il monito del presidente della Corte dei Conti riguarda necessariamente anche il blocco dei contratti di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, che proprio la legge di stabilita' intende prorogare sino a tutto il 2014. Con la vacanza contrattuale bloccata addirittura fino al 2017 (quindi per 8 anni consecutivi)", sottolinea Anief-Confedir. "E' tutto dire che la politica del risparmio ad oltranza nel pubblico impiego - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - venga rilevata anche dalla Corte dei Conti. A livello sindacale, inoltre, proprio oggi l'Osservatorio 'Merger' sul costo del lavoro 2013 ha rilevato come in Italia gli stipendi dei laureati italiani siano abbondantemente al di sotto dei colleghi di Francia a Germania. Con i nostri docenti ancora una volta a valere per tutti, anche a livello di area Ocse: nel recente rapporto 'Education at a glance' e' stato indicato come il gap stipendiale a inizio carriera (29.418 dollari per un insegnante italiano, contro 31.348 di media dei 34 membri dell'organizzazione), diventi sempre maggiore con il procedere dell'esperienza lavorativa: 36.928 dollari per un prof italiano con 15 anni di anzianita', contro 41.665 di media Ocse. E anche questi sono dati, non opinioni".
Anief-Confedir, tuttavia, non condivide la manifestazione indetta dagli altri sindacati della scuola per il prossimo 30 ottobre. Come la ventilata ipotesi dello sciopero generale su cui starebbero "lavorando" gli stessi organismi dei lavoratori, da attuare probabilmente nel mese di novembre. "Solo Anief-Confedir aveva presentato, prima delle elezioni politiche, un rigoroso piano di sviluppo economico - spiega il sindacato -. Rifiutando pseudo accordi sul merito o sulle performance produttive da attuare anche nel pubblico impiego, che invece gli altri sindacati conducevano in modo disinvolto". "Bisognerebbe solo avere un po' di coerenza: come si fa a protestare oggi - conclude Pacifico - dopo aver avallato e sottoscritto quegli impegni?". (ITALPRESS).
AgenParl: L. Stabilità - Anief, insegnanti pagati peggio di tutti
Tecnica della Scuola: Confemato blocco dei contratti
Rapporto Svimez
Informatore Scolastico: Rapporto Svimez: è sempre più allarme Sud, si riparta dalla scuola
MNews: Rapporto Svimez: è sempre più allarme Sud, si riparta dalla scuola
Italpress: Sud, Anief "Serve rilancio istruzione e piano sviluppo economico"
ROMA (ITALPRESS) - "Il rapporto annuale dello Svimez presentato in queste ore e' la conferma che la condizione del Sud Italia e in particolare dei suoi giovani e' sempre piu' allarmante: anziche' puntare sull'energia alternativa, serve un urgente rilancio dell'istruzione e un serio piano di sviluppo economico legato al patrimonio culturale". Cosi' Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, commenta i dati pubblicati oggi dall'associazione per lo sviluppo nell'industria del Mezzogiorno. "Alla luce di questo quadro davvero allarmante - prosegue Pacifico - occorre per forza di cose ripartire dalla scuola. Solo cosi' si potra' recuperare una parte dei 700mila giovani, in prevalenza del meridione, che ogni anno abbandonano i banchi senza concludere gli studi. E solo cosi' sara' possibile ridurre il fenomeno dei Neet: nel 2012, ci ha detto il Cnel proprio in questi giorni, 2 milioni e 250 mila giovani italiani erano in quello stato. In pratica, un giovane su quattro. E uno su tre di essi si trovava nel Mezzogiorno, contro uno su sei al Nord e uno su cinque al Centro". Il sindacato e' convinto che per invertire questa tendenza occorra agire con decisione e immediatezza. Iniziando ad adottare, nella distribuzione dei docenti da assegnare alle scuole, un criterio che tenga conto di tale emergenza. Destinando maggiori forze alle aree particolarmente difficili e piu' a rischio abbandono scolastico: "non e' piu' possibile adottare lo stesso criterio, come avviene oggi, per l'assegnazione degli organici. Perche' occorre tenere conto delle zone piu' disagiate. Se poi vi aggiungessimo - conclude Pacifico - una seria riforma dell'apprendistato e un maggior sostegno professionale al personale che opera in contesti difficili, la forbice non potra' che tornare a stringersi". (ITALPRESS).