Pubblichiamo alcuni articoli sull'intenzione del Mef di tagliare altre 800 scuole.
TMNews: Anief: ministero Economia vuole tagliare 880 scuole
Il sindacato chiede invece ne siano ripristinate 2mila
Roma, 23 dic. (TMNews) - "Mentre si sta arenando la trattativa in Conferenza Stato-Regioni per trovare un accordo sul dimensionamento delle scuole, con il Ministero dell'Economia che non vuole recedere dalla volontà di tagliare ancora altri 800 degli attuali 8.496 istituti autonomi, il sindacato Anief decide di passare alle vie di fatto chiedendo pubblicamente il ripristino delle 2mila scuole cancellate negli ultimi anni". Così si afferma in un comunicato di Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir.
In mancanza di un accordo sulla formulazione di nuovi parametri da adottare per il mantenimento in vita degli istituti scolastici - "il Mef chiederebbe almeno 1.000 alunni per ognuno, mentre le regioni sarebbero orientate a chiudere il discorso per 950 - Anief ricorda che tornerebbero in vigore le norme previgenti, previste dal D.P.R. 233/98: scuole normali costituite con un numero variabile tra i 500 e i 900 alunni, scuole poste in montagna e nelle piccole isole con un numero minimo di 300 alunni".
In caso contrario, qualora non si tornassero ad adottare tali parametri, "Anief è pronta a patrocinare migliaia di ricorsi ad hoc. Per salvaguardare la titolarità dei dirigenti scolastici, dei Dsga, dei docenti, del personale Ata perdente posto. Ma soprattutto i diritti degli alunni e delle rispettive famiglie, cui verrebbe negata illegittimamente la frequenza dell'istituto scolastico prescelto".
Perché "cancellare altre 800 scuole - continua Pacifico - comporterebbe sicuri disservizi: bisogna infatti ricordare che negli ultimi sei anni è stata già cancellata una scuola su tre.
Visto che da oltre 12mila sono passate alle attuali 8.400. Con conseguente riduzione dell'organico di dirigenti e Dsga di 4mila unità per profilo. Con il risultato finale che oggi un preside gestisce la propria scuola, più, in media, altri 4 plessi. Tra l'altro spesso posizionati a decine di chilometri l'uno dall'altro".
IMG Press: Il Mef vuole tagliare altre 800 scuole, Anief chiede che ne siano ripristinate 2mila
MNews: Il Mef vuole tagliare altre 800 scuole, Anief chiede che ne siano ripristinate 2mila
Italpress: Istruzione, Anief "Mef vuole tagliare altre 800 scuole"
ROMA (ITALPRESS) - "Mentre si sta arenando la trattativa in Conferenza Stato-Regioni per trovare un accordo sul dimensionamento delle scuole, con il Ministero dell'Economia che non vuole recedere dalla volonta' di tagliare ancora altri 800 degli attuali 8.496 istituti autonomi, il sindacato Anief decide di passare alle vie di fatto chiedendo pubblicamente il ripristino delle 2 mila scuole cancellate negli ultimi anni". Lo afferma in una nota l'Anief-Confedir. "In mancanza di un accordo sulla formulazione di nuovi parametri da adottare per il mantenimento in vita degli istituti scolastici il Mef chiederebbe almeno 1.000 alunni per ognuno, mentre le regioni sarebbero orientate a chiudere il discorso per 950, Anief ricorda che tornerebbero in vigore le norme previgenti, previste dal D.P.R. 233/98: scuole normali costituite con un numero variabile tra i 500 e i 900 alunni, scuole poste in montagna e nelle piccole isole con un numero minimo di 300 alunni – prosegue la nota del sindacato -. In caso contrario, qualora non si tornassero ad adottare tali parametri, Anief e' pronta a patrocinare migliaia di ricorsi ad hoc. Per salvaguardare la titolarita' dei dirigenti scolastici, dei Dsga, dei docenti, del personale Ata perdente posto. Ma soprattutto i diritti degli alunni e delle rispettive famiglie, cui verrebbe negata illegittimamente la frequenza dell'istituto scolastico prescelto".
"Del resto l'azione del sindacato ha gia' prodotto i suoi effetti, inducendo il legislatore a introdurre nel Decreto istruzione la necessita' di prevedere un accordo tra il Ministero dell'Istruzione, il Mef e le regioni, al fine di verificare, per il prossimo anno scolastico, la composizione dei criteri per 'la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, nonche' per la sua distribuzione tra le Regioni, che provvederanno autonomamente al dimensionamento scolastico sulla base di questo accordo'", aggiunge l'Anief. "Venendo meno quell'accordo - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - e' evidente che occorrera' ripristinare quelle leggi sulla formazione degli istituti scolastici mai decadute, a partire dai criteri previsti dal D.P.R. 233 del 18 giugno 1998. Come anche confermato dalla Consulta, con la sentenza n. 147 del 7 giugno 2012, che ha di fatto bocciato la chiusura o l'accorpamento degli istituti con meno di mille alunni". (ITALPRESS).