Pubblichiamo alcuni articoli sulla percentuale bassissima di insegnanti under 30 in Italia e sul divario sempre maggiore nel tasso di occupazione tra laureati del nord e del sud.
La Stampa: Anief, solo 0,1% insegnanti ha meno di 30 anni
Asca: Scuola: Anief, 0,1% docenti sono under30. Carrozza apra graduatorie
Contro la crisi: Scuola, in Italia giovani completamente assenti dal corpo insegnante
IMG Press: In Italia solo lo 0,1% degli insegnanti ha meno di 30 anni, il 60 più di 50
Tribuno del popolo: Scuola. L’Italia non è un Paese per giovani
Free news pos: Scuola: Anief, 0,1% docenti sono under30. Carrozza apra graduatorie
Sardinia Post: Scuola: Anief, 0,1% docenti sono under30. Carrozza apra graduatorie
Calabria 24 ore: In Italia solo lo 0,1% degli insegnanti ha meno di 30 anni, il 60% più di 50
Italpress: Scuola, Anief "In Italia solo 0,1% insegnanti ha meno di 30 anni"
ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia e' il Paese con meno giovani docenti di tutta l'area Ocse: solamente lo 0,1% dei nostri insegnanti di ruolo ha meno di 30 anni. Mentre il 60% ha piu' di 50 anni, contro una media Ocse del 36%. Se si vuole invertire questo triste doppio primato occorrono interventi urgenti e mirati. Ad iniziare dall'inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento dei circa 11mila nuovi abilitati con il Tfa ordinario, dei 7 mila laureati risultati idonei all'ultimo concorso a cattedra ancora non immessi in ruolo e delle tante migliaia di ragazzi e ragazze che ogni anno si laureano in scienze della formazione primaria. Sono tutti aspiranti docenti, in larga parte giovani e gia' selezionati dallo Stato, ma ai quali oggi non si da' alcuna possibilita' di potere essere stabilizzati. La loro graduale assunzione a tempo indeterminato, invece, svecchierebbe il corpo docente italiano portando nuova linfa a un sistema diventato sempre piu' autoreferenziale". A chiederlo al ministro Carrozza e' l'Anief, dopo che lo stesso ministro ha detto, nel corso dell'intervista rilasciata sabato sera a Fabio Fazio su Rai3, che "si tratta di un tema da affrontare, come si e' iniziato con la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno". Il sindacato indica al rappresentante del Governo "quale sarebbe la modalita' immediata per introdurre il provvedimento: il D.L. 151/2013 Milleproroghe, in questi giorni all'esame del Parlamento. Nella parte dell'articolo 6 del decreto, dedicata alla scuola, va aggiunto un emendamento che oltre a prevedere l'inserimento dei nuovi abilitati nelle GaE, preveda anche la riduzione delle graduatorie su tre scaglioni, anziche' cinque, eliminando in tal modo anche quella fascia aggiuntiva reputata incostituzionale prima dal tribunale amministrativo e poi dalla Consulta. Si tratterebbe di un provvedimento, tra l'altro, gia' prodotto nel decreto Milleproroghe del 2012, all'articolo 14".
"E, soprattutto, senza costi - sottolinea l'Anief -: anzi, trasformare questi giovani abilitati in supplenti comporterebbe un sicuro aggravio di spesa per l'erario, visto che i precari della pubblica amministrazione fanno sprecare allo Stato 700 milioni di euro l'anno per effetto della legge 92/2012, che ha introdotto le indennita' AspI e mini-AspI. "Se il tema vuole essere affrontato - sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - lo si faccia finalmente con le azioni concrete. E non i con i soliti proclami. A costo di rivedere la questione a 360 gradi. Anche perche' anche su questo fronte i numeri ci dicono che siamo impietosamente indietro rispetto a tutti gli altri: l'Ocse ha detto che nel 2011 nelle scuole secondare italiane di insegnanti sotto i 30 anni non c'era traccia. Ed e' tutto dire che il nostro era l'unico Paese a trovarsi in questo stato". (ITALPRESS).
Uninews 24: Anief: solo 0,1% dei prof. è under 30
Italia a due velocità: al Sud non basta nemmeno più la laurea per trovare lavoro
Corriere dell'Università: – Nord contro Sud: i laureati italiani e il divario incolmabile
Ultim'ora: Anief "Al Sud non basta più la laurea per trovare lavoro"
Italpress: Anief "Al Sud non basta più la laurea per trovare lavoro"
Intopic: Anief "Al Sud non basta più la laurea per trovare lavoro"