Rassegna stampa

Rassegna stampa sulla condanna della Commissione europea all'Italia per abuso di precariato e sulla bocciatura dell'Anief alla riforma della scuola

Pubblichiamo alcuni articoli sulla condanna della Commissione europea all'Italia per abuso di precariato e sulla bocciatura dell'Anief alla riforma della scuola.

La Commissione europea condanna l'Italia per abuso di precariato

Corriere della Sera: Precari, la Commissione europea boccia l’Italia per la seconda volta

Il Secolo XIX: Allarme Ue: troppi precari nella scuola italiana. Monito da Bruxelles

ANSA: Anief, si aprono porte per assunzione 140mila prof
Dopo condanna Commissione Ue a Italia per abuso precariato
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Si avvicina l'assunzione per i 140mila docenti italiani precari che ogni anno vengono assunti e licenziati al termine delle attività didattiche: la Commissione europea si è infatti schierata contro l'abuso dei contratti a termine "di cui in Italia si fa un uso smodato malgrado la normativa e le indicazioni Ue lo vietino espressamente". Lo sottolinea l'Anief. "Attraverso osservazioni ineccepibili, divenute pubbliche in queste ore, la Commissione di Lussemburgo - spiega il sindacato - ha reputato pertinente la denuncia, presentata prima di tutti dall'Anief nel 2010, sulla mancata adozione della direttiva sul lavoro a tempo determinato. Una direttiva che, vale la pena ricordarlo, prevede che scatti l'assunzione a titolo definitivo per tutti quei dipendenti che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio anche non continuativo". "Il Governo italiano - afferma il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - farebbe bene a tener conto di queste indicazioni della Commissione europea. Non si può continuare a lasciare precario il personale in presenza di diverse decine di migliaia di posti vacanti e disponibili. È dal 1970 che l'Italia abusa del precariato: oggi è venuto il momento di dire basta. Altrimenti la giustizia arriverà dalle sentenze d'Europa. È sarà un conto molto salato, perché - conclude il sindacalista - ogni sentenza potrebbe portare una multa di ben 8 milioni di euro a sentenza. Purtroppo a carico dei contribuenti, che non c'entrano nulla". (ANSA).

La Provincia Pavese: L’Italia abusa dei precari della scuola. Lo dice l’Europa

Il Fogliettone: Commisione Ue condanna Italia per 'abuso di precariato'

Redattore sociale: Scuola, la Commissione Ue condanna l’Italia per ”abuso di precariato”

Business on line: Contratti tempo indeterminato. Intervento Commissione Europea

Tuttoscuola: Commissione UE condanna Italia per 'abuso di precariato'

Tecnica della Scuola: Precari storici, la Commissione europea li vorrebbe di ruolo

AgenParl: Scuola: Anief, Commissione europea condanna Italia per abuso precariato

Free news pos: Abuso precariato: Commissione europea condanna l'Italia. Spiraglio all'assunzione di 140mila docenti supplenti

Italpress: Scuola: Anief "è il momento di dire basta al precariato"

 

Anief boccia la riforma della Scuola del Governo: serve solo a tagliare altri 50 mila posti

ANSA: Scuola: Anief boccia proposta Letta su istruzione
"Serve solo a tagliare altri 50 mila posti"
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - "Il vero e unico obiettivo del Governo di riformare la scuola italiana non è quello di far uscire i nostri giovani dalla formazione un anno prima per adeguarci agli standard europei, ma solo di sopprimere 50 mila posti per risparmiare 1.380 milioni di euro con l'eliminazione dell'ultimo anno delle superiori". L'Anief non ha dubbi. "La verità è che per oltre la metà dei nostri 18enni - sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief - l'uscita anticipata dalla scuola equivale a lasciare il mondo dell'istruzione con ancora meno competenze. Mantenere per più tempo i nostri giovani nel percorso formativo, rinforzato con stage e tirocini, permetterebbe loro di arricchirsi culturalmente. È un modello che in altri paesi, come la Germania, funziona". Per l'Anief "una cosa è infatti aumentare l'obbligo a 18 anni, come da tempo chiede lo stesso sindacato, un'altra è ridurre di un anno il corso di studi. Come se gli abbandoni nelle scuole del Mezzogiorno non siano oltre 10 punti sopra la media europea. Con il Miur che riesce pure nell'impresa di riservare la maggior parte dei fondi per combattere gli abbandoni precoci dai banchi alle aree del paese meno emarginate". "Ma al Governo non basta. Eccolo allora di nuovo all'opera per penalizzare il personale precario. Non solo - afferma l'Anief - confermando l'illegale chiusura delle graduatorie provinciali. Ma anche annunciando l'organizzazione dei concorsi a cattedra con cadenza triennale". "Brutte notizie arrivano sulla valutazione delle scuole, che sempre il Governo vorrebbe completare al più presto. Non dicendo qual è il vero obiettivo: eliminare gli scatti di anzianità e lasciare la maggior parte della categoria allo stipendio iniziale, come del resto già avviene dal 2011 per i neoassunti. Con il risultato che ci si allontanerà sempre più dagli stipendi europei, già oggi a fine carriera più "gonfi" di 8 mila euro rispetto a quelli dei nostri docenti". "Se questa è la politica al ribasso sulla scuola che si vuole portare avanti nei prossimi mesi - conclude Pacifico - il Governo è meglio che termini qui la sua avventura. Come ultimo atto di amore per gli italiani". (ANSA).

AgenParl: Istruzione: Anief boccia riforma sulla scuola

IMG Press: Anief boccia la riforma del governo sulla scuola: serve solo a tagliare altri 50 mila posti

Orizzonte Scuola: Anief boccia la riforma del governo sulla scuola: serve solo a tagliare altri 50 mila posti

Italpress: Scuola: Anief "Riforma serve solo a tagliare altri 50 mila posti"