Pubblichiamo alcuni articoli sulla necessità di adeguare gli stipendi degli insegnanti, che guadagnano meno degli operai.
Corriere della Sera: Scontro Giannini-sindacati sugli stipendi bassi dei prof
ANSA: Scuola: Anief a Giannini, prof guadagnano meno di operai
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - "Gli insegnanti guadagnano meno degli operai, il Ministro Giannini dovrebbe saperlo". Lo sottolinea l'Anief che reputa "inappropriato" l'invito rivolto dal Ministro ai sindacati a non salvaguardare più il minimo stipendiale per tutti. "Ma lo sa che il blocco del contratto, lo stop and go sugli scatti, la sospensione dell'assegno di vacanza contrattuale hanno posizionato lo stipendio degli insegnanti addirittura 4 punti percentuali sotto l'inflazione? Lo sa - domanda l'Anief - come si fa a vivere con neanche 1.300 euro al mese?". "Il Ministro Giannini forse non sa, o fa finta di non sapere, che in Europa - prosegue il sindacato - i docenti percepiscono lo stipendio più basso dopo la Grecia, con quasi 8mila euro in meno a fine carriera rispetto alla media di tutto il vecchio Continente. E sono maltrattati anche rispetto agli dipendenti pubblici: dall'ultimo 'Conto annuale', realizzato dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato risulta che il personale scolastico è posizionato un punto percentuale rispetto alla media degli altri comparti della PA". L'Anief può essere anche d'accordo con il Ministro Giannini quando dice che occorre "valorizzare le singole persone", ma prima di questa operazione - afferma - "c'è da attuare un'opera di allineamento dello stipendio del personale scolastico al costo reale della vita". Le istituzioni e la politica "devono garantire uno stipendio dignitoso. Trovando le risorse adeguate: il prossimo rinnovo contrattuale del comparto Scuola diventa quindi il banco di prova per capire se questo Esecutivo è in grado di fornire tale prerogativa. Se il Ministro non lo comprende o non è d'accordo, allora faccia pure - invita l'Anief - un passo indietro". (ANSA).
ANSA: Scuola: Giannini striglia sindacati. La replica,"contratto"
Indignati, proposte concrete e "non evochi miracolo S.Gennaro"
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Se Matteo Renzi domenica scorsa, ha tagliato corto sulle polemiche sorte intorno al decreto Lavoro affermando che a lui interessano i ragazzi che non trovano un impiego, non i sindacalisti o le associazioni di categoria, stamani é stato il ministro Stefania Giannini a tirare le orecchie ai rappresentanti dei lavoratori parlando, ai microfoni di Radio Uno, degli stipendi degli insegnanti. "Se si fa una contrattazione e se anche le forze sindacali spingono sempre e soltanto per salvaguardare il minimo garantito a tutti e non per valorizzare chi lavora meglio - ha detto senza mezzi termini il ministro - quel poco che c'è non solo non serve a migliorare la qualità complessiva ma nemmeno a valorizzare le singole persone". "Non è solo una questione di meno soldi - ha aggiunto - ma anche di soldi spesi male. Gli insegnanti italiani, a differenza dei colleghi europei, non hanno alcuna prospettiva di carriera, non solo nel senso di una progressione, di un avanzamento, ma nel senso di una differenziazione di funzioni (dal coordinamento alla direzione di progetti) che vengano riconosciute, valutate e premiate". Parole che, come prevedibile, hanno sollevato reazioni indignate. "Basta con le polemiche assurde, si rinnovi il contratto" ha commentato il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima, giudicando le parole del ministro "irrispettose non tanto per i sindacati quanto per i lavoratori della scuola, delle cui retribuzioni la ministra è evidentemente all'oscuro". "E' persino paradossale, a dire il vero - ha aggiunto - che si polemizzi sui contenuti di una contrattazione di cui al momento non si vede nemmeno l'ombra". Secondo il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna, il ministro Giannini "evoca una sorta di miracolo di San Gennaro". E spiega perché: "Mentre i Governi Berlusconi, Monti, Letta hanno bloccato i contratti, fermato le retribuzioni e, nel solo 2013, è stato disposto un prelievo di 300 milioni dalle retribuzioni senza destinarli alla valorizzazione professionale, è colpa dei sindacati se non c'è il miracolo". Invita quindi il ministro a "gettare il cuore oltre l'ostacolo", a fare una proposta concreta di valorizzazione e di possibilità di carriera e - assicura - "ci troverà disponibili per un rapido negoziato e anche con la firma pronta". "Siamo pronti a discutere di valorizzazione professionale dei docenti ma nell'ambito dei rinnovi contrattuali, se invece la Ministra Giannini vuole premiare pochi e penalizzare tutti gli altri troverà la nostra ferma opposizione" replica il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, invitando il Governo a a rinnovare il contratto dei lavoratori pubblici. Esterrefatta la Gilda. "Le esternazioni della Giannini dimostrano che il ministro non conosce affatto la drammatica situazione in cui si trovano gli insegnanti italiani a causa di una politica miope basata su tagli continui e indiscriminati" dichiara il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, aggiungendo di non capire "questi attacchi apodittici al sindacato che il ministro non si è degnato neanche di salutare dopo il suo insediamento a viale Trastevere". "Gli insegnanti guadagnano meno degli operai, il Ministro Giannini dovrebbe saperlo" ricorda l'Anief e va giù dura: "le istituzioni e la politica devono garantire uno stipendio dignitoso. Trovando le risorse adeguate: il prossimo rinnovo contrattuale del comparto Scuola diventa quindi il banco di prova per capire se questo Esecutivo è in grado di fornire tale prerogativa. Se il Ministro non lo comprende o non è d'accordo, allora faccia pure un passo indietro". (ANSA).
AgenParl: Scuola: Anief, insegnanti guadagnano meno di operai, ministro dovrebbe saperlo
Tecnica della Scuola: I sindacati a piedi uniti contro il ministro: gli stipendi non si toccano!
Orizzonte Scuola: Gli insegnanti guadagnano meno degli operai, il Ministro Giannini dovrebbe saperlo
Italpress: Scuola: Anief "Insegnanti guadagnano meno degli operai"