Pubblichiamo alcuni articoli sull'attesa per la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla stabilizzazione dei precari della scuola, dopo l'udienza del 27 marzo.
Milano Finanza: Domani Corte Giustizia Ue decide su 140 mila precari scuola
Teleborsa: Marcello Pacifico, precari a tempo indeterminato
Il Giornale: Scuola, i precari contro Renzi. E oggi arriva la condanna Ue
Avvenire: I precari della scuola si affidano ai giudici
L'Unità: Scuola, l'anomalia precari davanti alla Corte europea
TMNews: Domani Corte Giustizia Ue decide su 140 mila precari scuola
Dopo ricorso Anief sulla stabilizzazione docenti e personale Ata
Roma, 26 mar. (TMNews) - Se i giudici di Lussemburgo dovessero dare ragione all'Anief, che prima di tutti ha posto il quesito a livello europeo, per i docenti e Ata con tre anni di supplenze si spalancheranno le porte dell'assunzione a titolo definitivo nei ruoli dello Stato. Per i giudici nazionali la decisione della Corte Ue è infatti vincolante.
La Corte di Giustizia Europea si dovrà esprimere sull'assunzione nei ruoli dello Stato di 140 mila precari della scuola italiana che hanno svolto almeno tre anni di supplenze: domani i giudici di Lussemburgo dovranno giudicare la Legge italiana 106/2011, dopo che già la Corte Costituzionale e il Tribunale di Napoli, rispettivamente con le ordinanze n. 5288/12 e n. 207/2013, hanno posto dei dubbi sulla legittimità dell'intervento retroattivo e derogatorio del legislatore italiano in tema di stabilizzazione dei precari della scuola. Rendendo quindi necessario l'intervento chiarificatore, a questo punto decisivo, della Corte europea. "Si stabilirà una volta per tutte - afferma Marcello Pacifico presidente Anief e segretario Confedir - che le ragioni di finanza pubblica, seppur comprensibili, non possono mortificare la professionalità dei lavoratori e discriminarli a livello sia di retribuzione che di stabilizzazione dell'impiego. E danneggiando la continuità didattica. Ad iniziare da quella degli alunni disabili, per le cui necessità dovrebbero essere assegnati il doppio dei docenti di sostegno. Senza contare che lo Stato per non assumere i precari butta centinaia di migliaia di euro". Secondo l'Anief 'in ballo' non c'è solo la stabilizzazione di 140mila precari con almeno tre anni di contratti. Il diritto comunitario, sempre sulla base della direttiva 1999/70/CE, prevede pure un risarcimento danni "dissuasivo" e l'applicazione del principio di non discriminazione tra personale di ruolo e a termine anche in tema di scatti stipendiali. Anche in questo caso, i precedenti fanno ben sperare: del 2011, quando sono stati avviati i ricorsi seriali dell'Anief per migliaia di precari, cui hanno fatto seguito quelli di altre organizzazioni sindacali, sono stati ottenuti diversi pronunciamenti dei giudici nazionali con condanne alle spese che nelle prime udienze di merito sono arrivati fino a 30 mila euro di risarcimento danni a carico dell'amministrazione per abuso del contratto a termine. Più recentemente, il giudice Petrusa di Trapani ha disposto come congruo risarcimento danni più di mezzo milione di euro a tre precari. Ancora altri precari hanno ottenuto il riconoscimento economico e amministrativo della progressione di carriera. Oltre che dei periodi estivi non corrisposti economicamente. In alcuni casi si è ottenuta anche la stabilizzazione a titolo definitivo.
ANSA: Scuola: Anief,domani Corte europea decide su 140mila precari
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Domani la Corte di Giustizia Europea si esprimerà sull'assunzione nei ruoli dello Stato di 140 mila precari della scuola italiana che hanno svolto almeno tre anni di supplenze. Lo ricorda l'Anief secondo cui l'esito della sentenza rappresenta "un crocevia fondamentale" per vincere la battaglia legale avviata proprio dall'associazione nel 2010 per rivendicare il principio di "non discriminazione" tra il personale di ruolo e il personale nominato alla stessa funzione con contratto a tempo determinato. "Un principio eluso dalla Legge 106/2011, attraverso cui - spiega l'Anief - è stato deciso che nella scuola non si applica il D.lgs. 368/2001 che recepisce la direttiva comunitaria sui contratti a termine e autorizza un nuovo massiccio piano di immissioni in ruolo. Ignorando, in tal modo, la direttiva comunitaria n.70 del 1999, negli ultimi 15 anni lo Stato italiano ha così utilizzato più di 300 mila precari per coprire incarichi anche su posti vacanti e disponibili che avrebbero dovuto essere assegnati in ruolo dopo 36 mesi di servizio, come avviene nel settore privato". In ballo - fa notare l'Anief - non c'è solo la stabilizzazione di 140mila precari. Il diritto comunitario, sempre sulla base della direttiva 1999/70/CE, prevede pure un risarcimento danni "dissuasivo" e l'applicazione del principio di non discriminazione tra personale di ruolo e a termine anche in tema di scatti stipendiali. (ANSA).
Yahoo Finanza: Domani Corte Giustizia Ue decide su 140 mila precari scuola
Link Sicilia: Scuola, domani la Corte di Giustizia Europea decide le sorti di 140 mila precari
La Voce Sociale: Scuola, domani Corte europea decide su 140 mila precari
Tiscali Finanza: Domani Corte Giustizia Ue decide su 140 mila precari scuola
Redattore Sociale: Precariato della scuola, domani la sentenza della Corte europea
Tecnica della Scuola: Precari, è l’ora della verità
Orizzonte Scuola: Domani Corte di giustizia europea deciderà della sorte di 140mila precari
Mainfatti: Sentenza Corte giustizia europea precari scuola, FI: no assunzioni di massa
AgenParl: Scuola: Anief, domani Corte giustizia europea decide le sorti di 140mila precari
IMG Press: Scuola: Domani la Corte di Giustizia Europea decide le sorti di 140 mila precari
Italpress: Scuola: Anief, domani Corte giustizia Ue decide sorti 140mila precari
AgenParl: Scuola: Anief, ministro Giannini indietro di 15 anni
IMG Press: Precariato, il Ministro Giannini è indietro di 15 anni
Italpress: Scuola: Anief "Su precariato ministro Giannini è indietro di 15 anni"
TMNews: Corte Giustizia Ue, si dilatano tempi su sentenza precari scuola
Giudici ascoltano parti,Anief: Ministro proceda a stabilizzazione
Roma, 27 mar. (TMNews) - Si allunga l'attesa per i 140 mila precari della scuola italiana. Si è svolta oggi l'attesa udienza in Corte di Giustizia europea, ma il relatore non si è pronunciato: insieme ai giudici, ha ascoltato le parti costituite e il procuratore generale. Si è quindi riservato di comunicare la data in cui renderà pubbliche le argomentazioni in materia da parte della stessa Corte. Hanno preso al dibattito i rappresentanti dei lavoratori e dello Stato italiano, che avrebbe ragioni obiettive organizzative o finanziarie per precarizzare il rapporto di lavoro ai supplenti della scuola anche ad oltranza. A tal proposito, l'avvocatura dello Stato ha insistito sulla norma speciale che regola le graduatorie, grazie alla quale si è assunti senza concorso e sulla non previdibilità degli organici. Il rappresentante della Commissione europea si è invece soffermato sul fatto di essere a conoscenza che in Italia per ben 12 anni non si sono banditi concorsi pubblici. Ha inoltre sottolineato come sul precariato bisogna distinguere le ragioni sostitutive, quale ragioni obiettive, dalle supplenze reiterate su posti vacanti e disponibili.
"Quella della Corte di Giustizia europea è una decisione storica, perché se applicata a tutto il pubblico impiego porterà all'assunzione di ben 300 mila precari, di cui la metà in servizio da almeno tre anni nella scuola. Abbiamo dimostrato, inoltre, come nel corso di un decennio il numero dei precari è aumentato e con esso il costo di spesa pubblica, a dispetto della spending review", ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir. "Il ministro Giannini - ha aggiunto Pacifico - non aspetti quindi le argomentazioni del relatore. Proceda immediatamente a stabilizzare i 125 mila precari nella scuola in servizio su posti vacanti e disponibili: ciò permetterebbe di evitare l'innescarsi di cause giudiziarie - conclude - che porterebbero lo Stato italiano ad essere condannato a risarcire danni superiori ai 4 miliardi di euro".
ANSA: Scuola: Anief, su precari Corte europea prende tempo
Giannini ne approfitti e stabilizzi 125 mila supplenti
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Il ministro Giannini "non aspetti le argomentazioni del relatore. Proceda immediatamente a stabilizzare i 125 mila precari nella scuola in servizio su posti vacanti e disponibili: ciò permetterebbe di evitare l'innescarsi di cause giudiziarie che porterebbero lo Stato italiano a essere condannato a risarcire danni superiori ai 4 miliardi di euro". Lo chiede l'Anief riferendosi all'attesa sentenza della Corte di Giustizia europea. "Si allunga l'attesa per i 140 mila precari della scuola italiana. Si è svolta oggi l'attesa udienza in Corte di Giustizia europea, ma il relatore - riferisce l'Anief - non si è pronunciato: insieme ai giudici, ha ascoltato le parti costituite e il procuratore generale. Si è quindi riservato di comunicare la data in cui renderà pubbliche le argomentazioni in materia da parte della stessa Corte". Marcello Pacifico, presidente Anief, presente all'udienza, ha spiegato che sull'esito della decisione dei giudici, da parte dei legali a sostegno dei lavoratori permane cauto ottimismo: "quella della Corte di Giustizia europea è una decisione storica, perché se applicata a tutto il pubblico impiego porterà all'assunzione di ben 300.000 precari, di cui la metà in servizio da almeno tre anni nella scuola. Abbiamo dimostrato, inoltre, come nel corso di un decennio il numero dei precari è aumentato e con esso il costo di spesa pubblica, a dispetto della spending review". (ANSA).
Qui Finanza: Scuola, allarme precari: sono mezzo milione
Tecnica della Scuola: Precari, udienza alla Corte di giustizia europea. Sentenza entro l’anno
Teleborsa: Scuola, allarme precari: sono mezzo milione
La Voce Sociale: Anief: sui 140 mila precari della scuola la Corte di giustizia Ue prende tempo
Repubblica: Scuola, allarme precari: sono mezzo milione
ANSA: Scuola: Anief, da 2001 più pensionamenti che assunzioni
Per l'associazione precariato nel settore è aumentato oltre 20%
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Dal 2001 ad oggi lo Stato italiano ha assunto nelle scuole pubbliche 258.206 insegnanti, ''una quantità davvero sottodimensionata rispetto alle reali necessità''. E' quanto riferisce l'Anief, associazione sindacale di settore, sottolineando che nello stesso periodo gli insegnanti che hanno lasciato il servizio e sono andati in pensione ammontano a 295.200 unità. ''Ne consegue che le immissioni in ruolo non hanno coperto neanche il turn over'', fa notare l'associazione. E ancora: i posti vacanti, sempre a partire dal 2001, sono 311.364. Il rapporto viene reso noto dall'associazione nel giorno dell'udienza davanti alla Corte di Giustizia europea sulle ordinanze sollevate dal giudice del lavoro di Napoli a proposito della legittimità dell'intervento derogatorio italiano nei confronti di decine di migliaia di precari della scuola con almeno tre anni di supplenze svolte, ''ancora oggi lasciati a riempiere le fila del precariato nazionale'', scrive la stessa Anief. Dallo studio emerge anche che a partire dall'anno scolastico 2001/2002 le scuole hanno utilizzato 1.241.281 insegnanti precari assunti con contratto sino al termine dell'anno scolastico. Inoltre, sempre tra il 2001 e il 2013, ''a dispetto della direttiva comunitaria, i contratti annuali o fino al termine dell'anno scolastico conferiti ai docenti sono aumentati di oltre il 20%, passando da 96.915 a 120.339''. Complessivamente, considerando anche il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, per il funzionamento ordinario degli istituti scolastici le supplenze sono aumentate da 105.000 a 140.000 unità. ''Tutti questi dati dimostrano - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - che lo Stato ha assunto molto meno di quanto avrebbe dovuto, facendo negli anni innalzare il precariato di oltre il 20% e le spese per sostenerlo del 68%. Una politica fallimentare da tutti i punti di vista che ora il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, potrebbe sanare assumendo per il prossimo anno scolastico 125 mila docenti e Ata. In caso contrario ci penseranno i giudici, che condanneranno anche lo Stato a tirar fuori miliardi di euro per i risarcimenti''. (ANSA).
Tecnica della Scuola: Precari, bocciata la stabilizzazione di massa chiesta dal M5S
Avvenire: Abisso precari,"più di 500mila"
Tendenza mercati: Lavoro: salgono a quota 500 mila i precari della scuola
Italpress: Scuola: Anief, sui 140 mila precari Corte giustizia europea prende tempo