Rassegna stampa

Rassegna stampa sulle lezioni che saltano in caso di assenza dei prof e sugli stipendi del personale scolastico 4 punti sotto l'inflazione

Pubblichiamo alcuni articoli sulle lezioni che saltano in caso di assenza dei prof e sugli stipendi del personale scolastico 4 punti sotto l'inflazione.

Se manca l’insegnante gli alunni 8 volte su 10 non fanno lezione

Corriere della Sera: Se manca il prof, 8 volte su 10 i ragazzi saltano la lezione

Gazzetta di Parma: Scuola: se manca il prof 8 volte su 10 niente lezione

La Gazzetta del Mezzogiorno: Se manca il prof, 8 su 10 niente lezione

9 Colonne: Se manca l'insegnante, 8 volte su 10 gli studenti non fanno lezione

ANSA: Scuola: se manca docente 8 volte su 10 non si fa lezione
Indagine Skuola.net. Anief, fallimento della riforma Gelmini
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Nelle scuole italiane quando il prof è assente in 8 casi su 10 la lezione salta, con gli alunni che rimangono in classe senza fare nulla. La denuncia arriva da un'indagine del portale 'Skuola.net', che su questo tema ha intervistato circa 1.500 studenti. Secondo l'Anief, questa è la dimostrazione del fallimento della riforma Gelmini, "che per risparmiare fondi ha ridotto ai minimi termini la possibilità ai docenti in servizio negli istituti superiori di primo e secondo grado di fornire la propria disponibilità alla supplenza". L'indagine di Skuola.net rivela che quando il docente di ruolo manca per qualche giorno "le classi sono spesso lasciate a se stesse e circa l'80% dei ragazzi non fa lezione, anche quando un altro docente presenzia in aula. Durante l'ora di buco, uno studente su tre dichiara che la classe rimane scoperta senza alcun tipo di sorveglianza". La situazione non migliora nel caso in cui il prof manchi per più di 15 giorni: il 43% degli studenti sostiene che per settimane o mesi non ha avuto né docente né supplente e una percentuale simile non ha iniziato regolarmente le lezioni a settembre. Quando un docente manca per pochi giorni, la scuola non può chiamare un supplente esterno ma deve coprire l'assenza con i prof interni. Gli insegnanti di ruolo possono però rifiutarsi, e inoltre non sempre le scuole hanno a disposizione i fondi per pagare queste ore extra. Così accade spesso, come denuncia il 35% degli studenti, che rimangano completamente da soli. Anche quando c'è un supplente, questo lascia fare agli studenti quello che vogliono: solo il 15% dei ragazzi fa lezione in classe con un supplente regolare o con il professore di un'altra classe, mentre per un ragazzo su 10 la classe viene divisa. Più complicato se un professore manca per periodi lunghi: niente supplente per mesi o settimane intere per quasi la metà degli studenti intervistati. A settembre circa il 40% non ha trovato un insegnante dietro la cattedra e ha dovuto aspettare prima che le lezioni per quella materia iniziassero regolarmente. Insomma continuità didattica addio, commentano gli autori del portale, se è vero, come dichiara il 70% degli intervistati, che quest'anno hanno cambiato almeno un prof in quelle materie in cui invece doveva rimanere lo stesso docente. L'Anief punta il dito contro "le nuove norme, come quella che prevede, se si eccettua la scuola dell'infanzia e la primaria dove è possibile assumere un supplente anche per un solo giorno, che negli istituti frequentati da alunni delle medie e superiori il ricorso alla convocazione di un nuovo docente deve rappresentare una necessità estrema". Il risultato è che "non ci sono alternative valide per assegnare un docente nuovo e sostituire in tal modo il collega che si assenti uno o comunque pochi giorni. Basta dire che per queste emergenze, purtroppo quasi all'ordine del giorno, mediamente una scuola pubblica italiana percepisce annualmente un forfait che non supera i 2 mila o i 3 mila euro. Considerando che un'ora di supplenze nella scuola pubblica viene compensata con 35 euro, è evidente che si tratta di un budget a dir poco risibile: utile a 'coprire' neanche cento ore di sostituzioni". Prima della riforma Gelmini, invece, "ogni insegnante collocava nell'orario scolastico alcune ore a settimana proprio per sopperire a queste necessità". (ANSA).

Redattore Sociale: Scuola, se manca l’insegnante gli alunni 8 volte su 10 non fanno lezione

Il Cittadino: Scuola: se manca il prof 8 volte su 10 niente lezione

ANSA: Se manca il prof, 8 su 10 niente lezione

MSN Notizie: Se manca il prof, 8 su 10 niente lezione

Fai Informazione: Se manca l'insegnante, 8 volte su 10 gli studenti non fanno lezione

Globalist: Scuola, se manca l'insegnante gli alunni 8 volte su 10 non fanno lezione

Tiscali notizie: Se manca il prof, 8 su 10 niente lezione

Il Bloggatore: Se manca l'insegnante, 8 volte su 10 gli studenti non fanno lezione

Il Salone della Giustizia: Se manca il prof 8 volte su 10 niente lezione

Orizzonte Scuola: Povera scuola, se manca l’insegnante gli alunni 8 volte su 10 non fanno lezione

Italpress: Scuola: Anief "Se manca insegnante alunni non fanno lezione 8 volte su 10"

Il Messaggero: Scuola, niente supplenti se il prof è assente

Il Secolo XIX: Se manca il prof niente lezione 8 volte su 10

L'Adige: Se manca il prof, 8 su 10 niente lezione

Quotidiano nazionale: L'insegnante non c'è? La lezione salta 8 volte su 10

Roma: Crac scuola, se manca un docente otto volte su dieci non si fa lezione

Articolo 21: Scuola, se manca l’insegnante gli alunni 8 volte su 10 non fanno lezione

 

Stipendi 4 punti sotto l’inflazione, ANIEF: restituire 25 mila euro a dipendente

ANSA: Scuola: Anief, stipendi 4 punti sotto l'inflazione
'Per cancellarli restituire 25 mila euro a dipendente'
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - L'approvazione del decreto sugli scatti di anzianità ha prodotto un incremento in busta paga limitato a qualche decina di migliaia di dipendenti della scuola passati a una nuova fascia stipendiale. Ma per tutto il personale rimane ancora da sciogliere il nodo sulla restituzione dei soldi per il mancato adeguamento delle buste paga al costo della vita negli ultimi 40 mesi. Lo denuncia l'Anifef. Secondo le stime del sindacato, l'adeguamento corrisponde, numeri alla mano, a una media di 25 mila euro a dipendente. Per effetto dell'art. 9 della Legge 122/2010 - si legge in una nota - al personale della scuola è stato bloccato il rinnovo del contratto a partire dal 2010. E per effetto dell'ultima legge di stabilità, l'indennità di vacanza contrattuale è stata 'sospesa' sino al 2017. Con il risultato che i valori stipendiali di docenti e Ata non sono stati adeguati all'inflazione, rimanendo di fatto fermi addirittura al 2009. "Considerando che ai docenti - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - sono stati sottratti pure gli incentivi derivanti dagli incarichi di lavoro extra dedicato al potenziamento dell'offerta formativa, visto che gli scatti del 2012 e del 2013 sono stati finanziati in buona parte con il Fondo d'istituto, il sindacato reputa che è giunto il momento di dire basta". (ANSA).

Corriere del web: Scuola. Stipendi 4 punti sotto l'inflazione, per cancellarli vanno restituiti 25 mila euro a dipendente

Calabria 24 ore: Scuola - Stipendi 4 punti sotto l'inflazione, per cancellarli vanno restituiti 25 mila euro a dipendente

MNews: Stipendi 4 punti sotto l'inflazione, per cancellarli vanno restituiti 25 mila euro a dipendente

Italpress: Scuola: Anief "Stipendi 4 punti sotto l'inflazione”

Orizzonte Scuola: 80 euro in busta paga, sapremo l'8 aprile. Ma stipendi 8 punto sotto inflazione

ANSA: Scuola: Anief, stipendi da fame altro che pizze!
Sindacato intende rivolgersi a Corte europea diritti uomo
(ANSA) - ROMA, 31 MAR - "Se si dovessero adeguare gli stipendi del personale della scuola al solo costo dell'inflazione certificata nel periodo 2007-2013 bisognerebbe assegnare 93 lorde al mese dall'anno 2010, altro che 80 da maggio 2014: 5.000 euro lordi di arretrati". Lo afferma l'Anief che ha intenzione di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo "per tutelare non soltanto il diritto a un contratto, al lavoro e a una giusta retribuzione ma anche alla parità di trattamento tra i lavoratori italiani ed europei". "Se si dovessero rapportare gli stipendi a quelli dei colleghi Ocde, a parità di lavoro nelle superiori, da quando è stato bloccato il contratto, la cifra quintuplica perché a fine carriera gli stipendi dei nostri insegnanti sono inferiori di 8.000 euro. Ecco perché gli 80 euro promessi dal Governo non bastano. Per pagare anche i soli arretrati, servirebbero subito 5 miliardi. Di certo non servono regali. Se si fossero applicati i parametri europei nella paga dei nostri insegnanti da quando è stato bloccato il contratto e si fossero adeguati gli stipendi al costo dell'inflazione, il Governo avrebbe dovuto mettere nelle finanziarie, per onorare il contratto, almeno 25.000 euro di arretrati per ciascun insegnante. Se l'inflazione è salita al 12% tra il 2007 e il 2013, gli aumenti disposti dall'ultimo contratto collettivo nazionale 2006-2009 si sono fermati all'8%, un punto in meno di tutto il pubblico impiego (9%): questa la situazione per il comparto scuola, dove il contratto è stato bloccato dal 2009 dalla legge Tremonti (122/2010) e dalla proroga voluta dal Governo Letta (DPR 122/2013) nonostante siano stati pagati gli scatti per il biennio 2010-2011 ma ai valori del 2009, grazie ai tagli di 50.000 posti di lavoro e alla riduzione di un terzo del Mof (- 500 milioni di euro)". L'Anief fa notare che se si allarga il confronto ai Paesi più economicamente sviluppati dell'area Ocde, "un docente italiano guadagna molto di meno a fine carriera: 8.000 euro, e lavora soltanto 30 ore in meno. E se si considera che il 60% del personale è over 50, si comprende come la categoria sia la più maltrattata d'Europa. Non si parla dei 100.000 euro lordi annui dei colleghi del Lussemburgo o delle 50.000 sterline dei colleghi inglesi: lo stipendio medio dei docenti italiani (30.000 euro lordi) è sceso di mille euro negli ultimi sei anni e tutto per colpa del blocco dei contratti nel pubblico impiego". (ANSA).

Mister X: Scuola: stipendi da fame, mentre si aspettano gli 80 euro promessi dal Governo, Anief ne chiede 25mila

IMG Press: Stipendi da fame, altro che pizze

AgenParl: Scuola: Anief, stipendi da fame

Italpress: Scuola: Anief "A insegnanti dovrebbero andare 25 mila euro arretrati"

L'Unità: Anief: «Nella scuola gli stipendi più bassi»

AgenParl: Istruzione: Anief, nella scuola stipendi più bassi

IMG Press: Nella scuola gli stipendi più bassi di tutti i comparti: in 12 anni l’inflazione ha corso di più

Corriere del web: Nella scuola gli stipendi più bassi di tutti i comparti: in 12 anni l'inflazione ha corso di più

Italpress: Scuola: Anief "Stipendi più bassi di tutti i comparti della P.A."

Tecnica della Scuola: Giannini entusiasta per il Def 2014: c’è tutta la nostra linea

Italpress: Def: Anief "A lavoratori scuola aumento 80 euro non basta"

AgenParl: Scuola: Pacifico (Anief-Confedir), a lavoratori scuola aumento 80 euro non basta