Rassegna stampa

Rassegna stampa sull'ipotesi di chiamata diretta dei docenti e sulla penalizzazione del Sud nel numero di immissioni in ruolo di sostegno

Pubblichiamo alcuni articoli sull'ipotesi di chiamata diretta dei docenti, rilanciata dal ministro Giannini, e sulla penalizzazione del Sud nel numero di immissioni in ruolo di sostegno.

Il Ministro Giannini scambia la scuola pubblica per quella privata, i prof non si scelgono per chiamata diretta

ANSA: Anief, Giannini vuole imporre scelta prof da presidi
Anche in Def si chiede di rivedere metodo di reclutamento
(ANSA) - ROMA, 9 APR - "Procedere alla chiamata diretta degli insegnanti, come se le scuole fossero delle aziende private, significherebbe la fine e non l'inizio della meritocrazia". Così risponde Marcello Pacifico, presidente Anief, alle aperture del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, all'introduzione di un nuovo metodo di scelta degli insegnanti nelle nostre scuole pubbliche. Premettendo che anche nel Def 2014 si chiede di rivedere il "metodo di reclutamento di insegnanti", l'Anief si chiede "come si fa ad approvare un nuovo reclutamento che bypassi in un colpo solo le selezioni pubbliche di 100 mila docenti, tra concorsi, Tfa ordinario e Pas? E che fine farebbero i quasi 200mila docenti abilitati inseriti nelle Gae?". Laddove non vi siano più aspiranti nelle GaE, Anief propone l'introduzione di una quarta fascia: all'interno si collocherebbero tutti gli idonei all'ultimo concorso, che per vari motivi non sono stati ancora immessi in ruolo, ma anche gli abilitati con il Tfa, coloro che hanno conseguito il diploma magistrale fino al 2001. E, per finire, i circa 70mila che si abiliteranno con i PAS. "In tal modo - spiega Pacifico - le graduatorie rimarrebbero ad esaurimento, ma si scongiurerebbe la possibilità che possano rimanere senza candidati. E di aprire alla chiamata diretta auspicata dal Ministro Giannini. Che rimane un'operazione legata a scelte soggettive e discrezionali. Abbandonando l'attuale assegnazione di un punteggio oggettivo, sulla base dei titoli di studio e culturali acquisiti, nonché del servizio svolto". Secondo il sindacato, per scongiurare questo pericolo, si potrebbe introdurre una graduatoria unica nazionale, all'interno della quale inserire tutti gli abilitati: le convocazioni sarebbero inoltre interamente telematiche, senza più il vincolo delle 20 scuole per le graduatorie d'istituto. Per Pacifico "in un Paese dove i cittadini non possono scegliere i ministri e dove gli stessi ministri non rispondono del loro operato, dove si diventa dirigenti dopo aver risposto a quesiti sbagliati, dove si può vincere un concorso a preside da precario, è inaccettabile la chiamata diretta degli insegnanti. Il ministro Giannini dovrebbe avere più rispetto delle commissioni che hanno valutato e rilasciato un titolo abilitante agli attuali 170 mila docenti precari inseriti nelle GaE: lasci stare la chiamata diretta, che è anche incostituzionale, e proceda, come l'Europa ci chiede dal 1999, all'assunzione di tutti i precari con più di 36 mesi di supplenze". (ANSA).

IMG Press: Il Ministro Giannini vuole imporre la scelta dei prof da parte dei presidi, il sindacato si oppone

Mister X: Il Ministro Giannini vuole imporre la scelta dei prof da parte dei presidi, il sindacato si oppone

Corriere del web: Il Ministro Giannini vuole imporre la scelta dei prof da parte dei presidi, il sindacato si oppone

AgenParl: Scuola: Anief si oppone a Giannini su scelta dei prof. da parte dei presidi

Free news pos: Il Ministro Giannini vuole imporre la scelta dei prof da parte dei presidi, il sindacato si oppone

Italpress: "Giannini vuole imporre scelta prof da parte dei presidi"

Il Messaggero: Scuola, è subito polemica sulla chiamata diretta degli insegnanti

ANSA: Anief, prof non si scelgono per chiamata diretta
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Il reclutamento degli insegnanti della scuola pubblica "non può essere quello della chiamata diretta adottata negli istituti privati: per rimodulare il sistema d'istruzione italiano non servono colpi di mano, ma basterebbe solo rispettare l'imparzialità derivante dall'esito dei pubblici concorsi, che devono rimanere l'unico 'filtro' meritocratico per l'accesso nell'istruzione come già avviene per legge in tutti i comparti dell'amministrazione statale". È quanto sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief, riferendosi a quanto dichiarato dal neo-Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. "Forse il Ministro - continua Pacifico - non ha ben chiaro che creare un modello di scelta del personale docente gestito a livello di singola scuola andrebbe a determinare una parcellizzazione dei criteri e delle modalità selettive. Con la risultante sicura di incrementare il già alto numero di contenziosi. Viene poi da chiedersi chi avrebbe l'onere di gestire la selezione dei docenti e la valutazione dei loro curricula di studio e professionali: non è bastata - conclude il sindacalista Anief-Confedir - l'esperienza dei commissari dell'ultimo concorsone, malpagati e costretti a rinunciare alle ferie per portare a termine le graduatorie dei vincitori?". Per l'Anief "sarebbe decisamente più opportuno adottare un modello selettivo e meritocratico nazionale" e suggerisce di utilizzare come riferimento quanto stabilito di recente dal Miur per l'accesso alle Facoltà universitarie di Medicina. Anief non comprende, infine, come si possa pensare di introdurre un modello organizzativo di reclutamento che superi le già avvenute selezioni pubbliche di tante decine di migliaia di docenti, tra concorsi, Tfa ordinario e Pas: " Invece di trovare una collocazione a questi insegnanti, come meritano, all'interno delle graduatorie a esaurimento, si continua a mettere in discussione le loro capacità di futuri docenti. Come se non fossero già in possesso di adeguati titoli di studio, abilitazioni, specializzazioni e idoneità all'insegnamento". (ANSA).

Repubblica: Scuola, è subito polemica sulla chiamata diretta degli insegnanti

IMG Press: Il Ministro Giannini scambia la scuola pubblica per quella privata, i prof non si scelgono per chiamata diretta

Qui Finanza: Scuola, è subito polemica sulla chiamata diretta degli insegnanti

Orizzonte Scuola: Anief. Non servono colpi di mano sul reclutamento, ma rispettare l'imparzialità dei concorsi pubblici

Teleborsa: Scuola, è subito polemica sulla chiamata diretta degli insegnanti

Online news: Anief, il Ministro Giannini scambia la scuola pubblica per quella privata, i prof non si scelgono per chiamata diretta

Corriere di Roma: Anief, il Ministro Giannini scambia la scuola pubblica per quella privata, i prof non si scelgono per chiamata diretta

Italpress: Istruzione, Anief "Giannini scambia scuola pubblica per quella privata"

Democrazia nelle regole: Anief, il Ministro Giannini scambia la scuola pubblica per quella privata, i prof non si scelgono per chiamata diretta

Orizzonte Scuola: Sindacati a Giannini, no chiamata diretta. ANIEF: "aumento stipendi 7%, inflazione 12%". Cobas: "istruzione a partito che non conta niente". USB: "Cancellare spending review"

Il Corriere di Roma: I prof non si scelgono per chiamata diretta

 

Il Miur penalizza il Meridione: 80% delle 22mila assunzioni andranno al Nord

ANSA: Scuola: sostegno; Anief, ministero penalizza il Meridione
(ANSA) - ROMA, 26 FEB - "Gli errori del Ministero dell' Istruzione continuano a penalizzare le regioni del Sud: stavolta a rimetterci saranno gli alunni disabili, che nel prossimo biennio continueranno ad avere i loro insegnanti precari". Lo denuncia l'Anief riferendo che delle 22mila assunzioni di docenti di sostegno programmate (attraverso il D.L. 104/13) addirittura l'80% si effettueranno al Nord. "In alcune regioni, come Basilicata, Campania e Calabria, le immissioni in ruolo potrebbero infatti quasi saltare. Il motivo non sarebbe però quello che tutti possono immaginare, la mancanza di posti liberi, ma - spiega il sindacato - il rapporto troppo alto, attorno all'80%, tra organico di diritto e di fatto. Con il risultato che ancora una volta le assurde logiche della burocrazia prevarranno su quelle della funzionalità di un servizio pubblico essenziale quale è il diritto allo studio rivolto ai disabili". Secondo l'Anief "se si confrontano i dati programmatici delle assunzioni richieste dal Miur nel prossimo triennio si scopre che alla fine della 'giostra' Sud e Isole saranno nuovamente penalizzate perché avranno meno insegnanti di quelli che dovrebbero avere: ne mancheranno all'appello 881 in Sicilia, 710 in Campania, 382 in Puglia, 259 in Sardegna e 129 in Basilicata". "È evidente - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - che il Meridione esce ancora una volta penalizzato dalle scelte cervellotiche del Ministero dell'Istruzione: per evitare questo sbilanciamento di assunzioni sarebbe bastato tenere conto degli squilibri pregressi e applicare la percentuale del 70% rispetto all'organico regionale". "Considerando poi che l'amministrazione su questo fronte è recidiva, poiché le assunzioni dovevano essere il doppio rispetto alle 26mila programmate in tre anni, per il Sud si preannuncia una vera beffa" conclude Pacifico secondo cui il rischio é che nelle regioni con meno immissioni in ruolo si produrrà un servizio didattico contrassegnato da un'alta percentuale di docenti di sostegno che rimarranno precari, costretti quasi sempre a cambiare scuola ogni anno e non garantendo quella continuità didattica che nel caso dell'apprendimento degli alunni disabili diventa elemento essenziale e cogente". (ANSA).

Ileana Argentin (PD): Scuola: sostegno, Anief “il Miur penalizza il meridione”

Corriere del web: Sostegno, il Miur penalizza il Meridione: 80% delle 22mila assunzioni al Nord

Tecnica della Scuola: Sostegno, il Miur penalizza il meridione: 80% delle 22mila assunzioni al nord

Calabria 24 Ore: Sostegno, il Miur penalizza il Meridione: 80% delle 22mila assunzioni al Nord

Italpress: Scuola: sostegno, Anief "Il Miur penalizza il meridione"

Il Mattino: Ecco i numeri delle due Italie: Napoli paga tasse, tariffe e polizze doppie di Milano