Pubblichiamo alcuni articoli sulla richiesta Anief di aumento delle immissioni in ruolo, sugli stipendi dei docenti italiani divorati dall'inflazione, sulla bocciatura di Anief-Confedir agli emendamenti al collegato al Lavoro, sul primo maggio amaro per 3 milioni di dipendenti pubblici e sulla firma del ministro Giannini dell'atto di indirizzo sugli scatti.
Ecco perché i nostri insegnanti invecchiano da precari: in tre anni dal Miur solo 63mila assunzioni, ma i posti liberi sono 125mila
La Discussione: Scuola : Anief in 3 anni solo 63mila assunzioni
IMGPress: Scuola: Ecco perché i nostri insegnanti invecchiano da precari
Corriere del web: Scuola - Ecco perché i nostri insegnanti invecchiano da precari
Mentre in Italia gli stipendi sono divorati dall'inflazione e fermi fino al 2018, agli insegnanti di New York +18% di aumenti e 3,4 miliardi di arretrati
TMNews: Anief: in Italia stipendi insegnanti divorati mentre in Usa volano
Agli insegnanti di New York +18% di aumenti e 3,4 mld arretrati
Roma, 3 mag. (TMNews) - Mentre in Italia gli stipendi degli insegnanti sono divorati dall'inflazione e fermi fino al 2018, agli insegnanti di New York vanno +18% di aumenti e 3,4 miliardi di arretrati: a portare il significativo paragone il sindacato Anief-Confedir.
"Mentre in Italia il governo continua a tenere in vita una ridicola melina sul rinnovo contrattuale dei nostri docenti, in tutti i paesi più sviluppati del mondo gli insegnanti sono valorizzati e incentivati", commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir. Ad iniziare dagli Stati Uniti, sottolinea l'Anief: in queste ore da New York è giunta la notizia che l'amministrazione, grazie all'apporto decisivo del sindaco di origini italiane Bill de Blasio, ha dato il via libera ad aumenti in favore dei docenti pari al 18% in nove anni e al finanziamento di 3,4 miliardi di arretrati. E ciò malgrado siano previsti per quest'anno ben due miliardi di dollari di 'buco'.
In Italia, invece, ricorda il sindacato, il contratto non è rinnovato dal 2010, e "si continua a parlare di investimento sulla scuola solo a parole ed in corrispondenza delle compagne elettorali", mentre "la realtà è che con la Legge di Stabilità 2014, l'unico aumento, quello dell'indennità di vacanza contrattuale, sarà sospeso almeno sino al 2017". Quindi, spiega Anief, "i valori stipendiali del personale della scuola rimangono di fatto fermi addirittura al 2009" e "nei mesi scorsi, per certi docenti si è arrivati addirittura al paradosso dello stipendio diminuito per effetto del pasticcio sugli scatti".
"Solo nel nostro Paese - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - i sindacati rappresentativi e il Governo continuano a concentrarsi su 350 milioni di euro di ulteriori risparmi per pagare gli scatti del 2012, mentre la Ragioneria dello stato rileva che gli stipendi rimangono 4 punti sotto l'inflazione registrata negli ultimi anni. Come se solo il mancato adeguamento al costo della vita non avesse fatto perdere ai nostri insegnanti almeno 3.600 euro. E facendo finta che l'attuale blocco contrattuale, irrecuperabile, non sia stato procrastinato per altri tre anni".
"Anche gli ultimi provvedimenti governativi non cambiano la sostanza. Perché a maggio la metà dei docenti italiani non riceverà i famosi 80 euro di incremento previsto dal governo solo per gli stipendi fino a 26mila euro lordi: nella somma vanno infatti compresi tredicesima e indennità, quindi riguarderanno solo i precari e le prime due fasce stipendiali. E per chi non fruirà degli 80 euro si tratterà di una vera beffa, perché dovrà invece pagare l'aumento della tassazione sui pochi risparmi lasciati nelle banche. Così il gap di 600 euro che a fine carriera prendono in più i loro colleghi che insegnano negli altri Paesi OCDE - conclude Pacifico - diventerà una voragine".
ANSA: Scuola: Anief, per stipendi prof Italia guardi a Usa
Dove è stato dato via libera a finanziamento 3,4 mld arretrati
(ANSA) - ROMA, 3 MAG - Stipendi degli insegnanti? l'Italia prenda esempio dagli Usa. Il consiglio arriva dall'Anief. "Mentre in Italia il Governo continua a tenere in vita una ridicola melina sul rinnovo contrattuale dei nostri docenti, in tutti i paesi più sviluppati del mondo gli insegnanti sono valorizzati e incentivati. A iniziare dagli Stati Uniti: in queste ore da New York - sottolinea l'Anief - è giunta la notizia che l'amministrazione, grazie all'apporto decisivo del sindaco di origini italiane Bill de Blasio, ha dato il via libera ad aumenti in favore dei docenti pari al 18% in nove anni e al finanziamento di 3,4 miliardi di arretrati. E ciò malgrado siano previsti per quest'anno ben due miliardi di dollari di 'buco'. Si tratta della conferma di quanto in Italia, dove il contratto non è rinnovato dal 2010, si continui a parlare di investimento sulla scuola solo a parole e in corrispondenza delle compagne elettorali". "La realtà - sostiene il sindacato - è che con il comma 452 dell'articolo 1 della Legge di Stabilità 2014, la 147/13, l'unico aumento, quello dell'indennità di vacanza contrattuale, sarà 'sospeso' almeno sino al 2017. Considerando che la norma si riferisce al comma 17 dell'art. 9 della Legge 122/2010, i valori stipendiali del personale della scuola rimangono di fatto fermi addirittura al 2009. Nei mesi scorsi, per certi docenti si è arrivati addirittura al paradosso dello stipendio diminuito per effetto del 'pasticcio' sugli scatti". "Solo nel nostro Paese - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - i sindacati rappresentativi e il Governo continuano a concentrarsi su 350 milioni di euro di ulteriori risparmi per pagare gli scatti del 2012, mentre la Ragioneria dello stato rileva che gli stipendi rimangono 4 punti sotto l'inflazione registrata negli ultimi anni. Come se solo il mancato adeguamento al costo della vita non avesse fatto perdere ai nostri insegnanti almeno 3.600 euro. E facendo finta che l'attuale blocco contrattuale, irrecuperabile, non sia stato procrastinato per altri tre anni. Anche gli ultimi nostri provvedimenti governativi non cambiano la sostanza. Perché a maggio la metà dei docenti italiani non riceverà i famosi 80 euro di incremento previsto dal Governo solo per gli stipendi fino a 26mila euro lordi: nella somma vanno infatti compresi tredicesima e indennità, quindi riguarderanno solo i precari e le prime due fasce stipendiali. E per chi non fruirà degli 80 euro si tratterà di una vera beffa, perché dovrà invece pagare l'aumento della tassazione sui pochi risparmi lasciati nelle banche. Così il gap di 600 euro che a fine carriera prendono in più i loro colleghi che insegnano negli altri Paesi Ocde - conclude Pacifico - diventerà una voragine". (ANSA).
Yahoo: Anief: in Italia stipendi insegnati divorati mentre in Usa volano
Agenzia Aris: Prove Invalsi e stipendi degli insegnanti
Anief-Confedir boccia gli emendamenti del Governo al Collegato Lavoro: assunzioni eluse sono contro la direttiva comunitaria
Ansa: Lavoro: Anief boccia emendamenti governo a decreto Poletti
Modifiche ci allontanano da Europa
(ANSA) - ROMA, 2 MAG - Gli emendamenti presentati dal Governo al decreto legge Poletti sul lavoro "sono contro la normativa Ue che impone l'assunzione dopo tre anni di servizio anche non continuativo". Lo afferma l'Anief-Confedir ribadendo che su questo punto "la direttiva 1999/70 è chiara: dopo 36 mesi di servizio, senza ragioni oggettive, i lavoratori precari del settore privato come del pubblico impiego devono essere stabilizzati. Mentre i datori di lavoro devono ricevere sanzioni tali da dissuaderli a continuare a utilizzare i contratti a termine". "Perché, invece, si continua a disapplicare questo principio base per tutti i lavoratori dell'Europa unita? Sembrava che tale direttiva fosse stata recepita nel nostro ordinamento nel 2001 con il decreto legislativo - tiene a dire Marcello Pacifico, presidente Anief - salvo scoprire nel 2011-12 che per il Parlamento italiano non trovava applicazione per la Scuola e la Sanità. E oggi gli emendamenti annunciati dal Governo allontanano sempre più l'Italia dall'Europa. Sottoponendo il nostro paese a nuove procedure d'infrazione e a nuove condanne dalla Corte di Giustizia europea". Per Pacifico questo "avverrà inevitabilmente sia perché in questo modo si deroga proprio al principio della stabilizzazione sia perché la sanzione per essere dissuasiva non può essere inferiore allo stipendio". Il presidente dell'Anief invita pertanto il Governo "a riflettere bene sulle condanne alle spese per violazione del diritto comunitario del nuovo testo sul collegato il lavoro" anche perché - conclude - "l'art. 117 della Costituzione ci ricorda come ogni norma nazionale debba essere conforme al diritto comunitario. E continuare ad aggirare certi dettati basilari, alla lunga costerà molto caro ai nostri governanti". (ANSA).
Roma Daily News: Lavoro - Anief-Confedir: assunzioni eluse sono contro la direttiva comunitaria
Nove Colonne: Lavoro: Anief, assunzioni eluse sono contro direttiva comunitaria
(9Colonne) Roma, 2 mag - Le modifiche al testo continuano a non contenere l' obbligo di assunzione dopo 36 mesi di servizio previsto dalla direttiva 1999/70 per i dipendenti pubblici e privati, con i datori di lavoro che dovrebbero ricevere sanzioni tali da dissuadere a continuare ad abusare dei contratti a termine. E' quanto denuncia in una nota Marcello Pacifico (Anief-Confedir), secondo il quale "gli emendamenti presentati oggi dal Governo al decreto legge Poletti sul lavoro sono contro la normativa UE che impone l' assunzione dopo tre anni di servizio anche non continuativo". Anief-Confedir torna a ribadire che "su questo punto la direttiva 1999/70 è chiara: dopo 36 mesi di servizio, senza ragioni oggettive, i lavoratori precari del settore privato come del pubblico impiego devono essere stabilizzati. Mentre i datori di lavoro devono ricevere sanzioni tali da dissuaderlo a continuare a utilizzare i contratti a termine. Perché, invece, si continua a disapplicare questo principio base per tutti i lavoratori dell' Europa unita?".
"Sembrava che tale direttiva fosse stata recepita nel nostro ordinamento nel 2001 con il decreto legislativo - spiega Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - , salvo scoprire nel 2011/12 che per il Parlamento italiano non trovava applicazione per la Scuola e la Sanità. E oggi gli emendamenti annunciati dal Governo allontanano sempre più l' Italia dall' Europa. Sottoponendo il nostro paese a nuove procedure d'infrazione e a nuove condanne dalla Corte di Giustizia europea". "Questo avverrà inevitabilmente - continua il sindacalista Anief-Confedir - , sia perché in questo modo si deroga proprio al principio della stabilizzazione sia perché la sanzione per essere dissuasiva non può essere inferiore allo stipendio". "Anche perché l' articolo 117 della Costituzione ci ricorda come ogni norma nazionale debba essere conforme al diritto comunitario. E continuare ad aggirare certi dettati basilari, alla lunga costerà molto caro ai nostri governanti", conclude Pacifico.
AgenParl: Lavoro: Anief-Confedir boccia emendamenti del Governo
Teleborsa: Il Decreto lavoro torna alla Camera per il sì definitivo
Primo maggio amaro per 3 milioni di dipendenti pubblici
IMGPress: Primo maggio - sarà amaro per più di 3 milioni di dipendenti pubblici
AgenParl: 1° maggio: Anief, sarà amaro per più di 3 milioni di dipendenti pubblici
Italpress: 1 maggio: Anief "Sarà amaro per più di 3 milioni dipendenti pubblici"
Ministro Giannini firma atto indirizzo scatt
ANSA: Scuola: scatti; Anief, ok "scatti" ma restano stipendi fame
(ANSA) - ROMA, 29 APR - "Basta firmare contratti a perdere per il personale della scuola: servono risorse nuove, non aumenti finanziati con risorse tolte da capitoli di spesa dello stesso settore scolastico". Così Marcello Pacifico, presidente Anief, commenta la volontà espressa oggi dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini,di firmare l'atto d'indirizzo che permetterà il recupero degli scatti stipendiali in maniera strutturale. "Già i contratti firmati per il biennio 2006-2009 - spiega il sindacalista - hanno registrato aumenti di un punto percentuale in meno degli altri dipendenti pubblici. E comunque questi aumenti, che potranno essere pagati soltanto attraverso ulteriori risparmi certificati, si applicheranno su stipendi sempre più ridotti all'osso: tanto è vero che la Ragioneria dello Stato li ha collocati 4 punti sotto l'inflazione, salita del 12% negli ultimi sei anni rispetto al 2006". Anief sostiene quindi che gli scatti non bastano a sanare il gap degli stipendi del personale scolastico rispetto al costo della vita: "al di là degli scatti relativi all'atto di indirizzo - continua Pacifico - dovrebbero arrivare arretrati per 3.600 euro lordi in media per 860.000 dipendenti. Senza parlare dello stipendio iniziale pagato ai precari della scuola contro il diritto comunitario, ragion per cui si aprirà presto una causa della Commissione Ue contro l'Italia alla Corte di Giustizia europea". "I sindacati rifiutino di firmare la proletarizzazione della categoria e chiedano al Governo risorse da mettere nel prossima legge di stabilità. E poi guardino ai Paesi Ocde, dove a fine carriera lo stipendio di un insegnante è in media di 600 euro in più al mese, quindi un terzo in più di quello italiano. Che - conclude il sindacalista - rimarrà fermo per altri tre anni". (ANSA).
Italpress: Scuola: Anief "Atto indirizzo per scatti, ma rimangono stipendi da fame"
I corsi di recupero li tengono gli studenti più bravi
Tuttoscuola: Gli studenti bravi diventano insegnanti
IMG Press: Scuole a corto di fondi, ora i corsi di recupero li tengono gli studenti più bravi