Rassegna stampa

Rassegna stampa sui corsi di recupero attivati da solo metà delle scuole, sull'elevato tasso di dispersione scolastica in Italia e sulla sentenza del CdS che riconosce il valore abilitante del diploma magistrale

Pubblichiamo alcuni articoli sui corsi di recupero attivati da solo metà delle scuole, sull'elevato tasso di dispersione scolastica in Italia e sulla sentenza del Consiglio di Stato che riconosce il valore abilitante del diploma magistrale.

Flop dei corsi di recupero, metà delle scuole non li attivano

ANSA: Scuola: Anief, flop corsi recupero, metà istituti non li fa
Crollo di tutte le attività extradidattiche, da gite a teatro
(ANSA) - ROMA, 2 MAR - - Corsi di recupero delle insufficienze, è un vero flop secondo l'Anief (Associazione professionale sindacale): metà delle scuole non li attivano, e laddove vengono organizzati, i casi di pagamento da parte delle famiglie è raddoppiato in un anno. Un fenomeno che va di pari passo al crollo di tutte le attività extra-didattiche: dalle gite all'attività motoria pomeridiana, fino ai corsi di teatro, fotografia, lingua, recupero e di valenza sociale. "Tutta colpa - afferma Marcello Pacifico (Anief-Confedir) - dei tagli al 'Miglioramento dell'offerta formativa' attuati dai Governi nell'ultimo biennio: quest'anno il Miur ha stanziato per le scuole appena un terzo dei fondi del 2011 (da 1.480 a 521 milioni). Poi ci meravigliamo se i dati sull'abbandono scolastico rimangono elevati". Il sindacato cita una recente indagine del portale Skuola.net dal quale è emerso che nelle superiori in media a uno studente su due quest'anno non viene data la possibilità di frequentare i corsi di recupero, un dato raddoppiato rispetto a quello dello scorso anno. Altrettanto preoccupante, sottolinea l'Anief, è il fatto che anche laddove si svolgono i corsi, vi sono comunque tanti problemi organizzativi di cui fanno le spese gli alunni. Ma la notizia che fa più riflettere è che sono in sensibile crescita (l'11%, contro il 5% dello scorso anno) gli istituti che pretendono dei contributi per la frequenza. Il sindacato cita i casi di un liceo scientifico di Cosenza, dove il dirigente scolastico ha deciso di istituire solo lezioni di recupero a 7-8 euro l'ora, o di alcuni istituti di Bologna dove i corsi di recupero sono tenuti dagli alunni più bravi o dagli studenti universitari. La riduzione del Miglioramento dell'offerta formativa, sottolinea l'Anief, ha comportato anche tagli al Fondo d'istituto che va a retribuire, oltre ai corsi di recupero, anche le altre attività a supporto della didattica, come i corsi di teatro, fotografia, lingua, gite, progetti di valenza sociale come ad esempio quelli sul bullismo. E in prospettiva, concludono, andrà sempre peggio: "l'amministrazione scolastica, come ha confermato in questi giorni il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, ha intenzione attraverso il rinnovo del contratto di trasformare il Fondo d'Istituto in un 'tesoretto' per il merito dei docenti". "La vera intenzione dei nostri governanti - continua Pacifico - è quella di arrivare a pagare gli aumenti in busta paga, gli attuali scatti automatici, esclusivamente attraverso il Fis". (ANSA).

Tecnica della Scuola: Corsi di recupero, ormai si fanno solo nella metà degli istituti

Online news: Tagli al ‘Miglioramento dell’offerta formativa’, Anief: ‘Metà degli istituti non fa corsi di recupero e attività extra-didattiche’

Corriere del web: Corsi di recupero delle insufficienze, è un vero flop: metà delle scuole non li attivano

IMG Press: Corsi di recupero delle insufficienze, è un vero flop: metà delle scuole non li attivano

Orizzonte Scuola: Corsi di recupero delle insufficienze, è un vero flop: metà delle scuole non li attivano

Italpress: Scuola: Anief "Corsi di recupero insufficienze, un vero flop"

Leggo: La scuola non recupera più

Il Giornale del Lazio: Corsi di recupero delle insufficienze, è un vero flop: metà delle scuole non li attivano

 

Troppi alunni lasciano i banchi prima 16 anni: no a riduzione di un anno percorso superiori

ANSA: Scuola: Anief, grave errore ridurre di un anno le Superiori
Vera arma contro dispersione é obbligo a 18 anni
(ANSA) - ROMA, 28 FEB - E' un "grave errore ridurre di un anno le superiori". Lo afferma l'Anief alla luce dei dati sulla dispersione: "troppi alunni lasciano i banchi prima dei 16 anni, siamo terzultimi in Europa" e "in Sardegna e Sicilia è record: abbandona troppo presto un ragazzo su quattro (il 25%), mentre la media europea è del 12,8% e in diversi paesi dell'Est si arriva anche al 5%". "Se il Governo Renzi vuole puntare sul rilancio dell'istruzione non segua - esorta l'Anief - l'apertura del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, alla cancellazione dell'ultimo anno della secondaria di secondo grado". E spiega perché. "L'alto tasso di abbandono scolastico che permane nel nostro Paese - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - è la dimostrazione che diminuendo il tempo scuola non si migliora affatto la formazione scolastica. Se il Governo vuole veramente puntare sul rilancio della scuola e ridurre la disoccupazione, che ha raggiunto il 12,9% con un milione di posti persi dal 2008, porti l'obbligo formativo da 16 a 18 anni. E investa finalmente sull'alternanza scuola-lavoro: su stage e tirocini occorre una seria riforma, in modo da costituire dei poli formativi alternativi ai licei. È avvilente pensare - continua Pacifico - che invece di puntare su questi investimenti, si continui a pensare di ridurre di un anno il percorso della scuola superiore: si tratta di un'operazione anti-pedagogica che non farebbe altro che incrementare la dispersione scolastica. Il tutto per agevolare, è inutile negarlo, il cinico piano ministeriale di soppressione di 40mila cattedre e 50mila posti complessivi: un'operazione che già il Governo Monti aveva quantificato in un risparmio nazionale pari a 1.380 milioni di euro. Producendo su larga scala - conclude il rappresentante Anief - quella contestazione che in questi giorni stanno conducendo i docenti di Filosofia, ma anche di Latino e Greco, a cui si vorrebbero già sottrarre le ore di insegnamento". (ANSA).
 

Life Gate: Troppi alunni via da scuola prima dei 16 anni: siamo terzultimi in Europa

Tecnica della Scuola: Giannini: largo a merito e premialità

Online news: Troppi alunni lasciano i banchi prima dei 16 anni, grave errore ridurre di un anno le superiori

IMG Press: Troppi alunni lasciano i banchi prima dei 16 anni, siamo terzultimi in Europa...

Calabria 24 ore: Troppi alunni lasciano i banchi prima dei 16 anni, siamo terzultimi in Europa

Italpress: Scuola: Anief "Troppi alunni lasciano i banchi prima dei 16 anni"

Avanti: Dispersione scolastica, Italia maglia nera d’Europa

 

Consiglio di Stato dà ragione a 55mila diplomati istituto magistrale: il loro titolo è abilitante

Giornale di Sicilia: Potevano insegnare: lo scoprono dopo 12 anni

Avvenire: E' abilitante il diploma magistrale conseguito prima del 2001

Il Sole 24 Ore: Consiglio di Stato: Scuola, diploma magistrale abilitante

ANSA: Consiglio Stato, diploma magistrale è 'abilitante'
Anief, ora si renda giustizia a 55mila maestri supplenti
(ANSA) - ROMA, 3 MAR - IL diploma magistrale è 'abilitante'. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di 200 docenti, in possesso del diploma di scuola o di istituto magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001-02, esclusi dalle graduatorie di seconda fascia d'istituto riservate agli abilitati. Ne da' notizia l'Anief osservando che "ancora una volta i giudici sono chiamati a sanare i pasticci di cui si rende protagonista l'amministrazione pubblica". Con il parere n. 4929, i giudici amministrativi della seconda sezione hanno evidenziato - spiega l'Anief - come il diploma magistrale sia da considerarsi a tutti gli effetti 'abilitante ex lege'. "Quella del Consiglio di Stato è una sentenza importante - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - perché non solo potrà essere allargata agli oltre 50mila maestri diplomatisi prima del 2001-02, ma contiene un'altra importante ammissione di errore operata dal Miur: tra il 2002 e la fine del 2006, quando con la Legge 27/12/2006, n. 296 art. 1 comma 605, le graduatorie furono trasformate da permanenti ad esaurimento, a decine di migliaia di diplomati è stato illecitamente negato di inserirsi nelle liste pre-ruolo. In sostanza, dopo 12 anni si scopre che quel titolo è a tutti gli effetti abilitante, dando ragione al nostro sindacato che per primo lo aveva rivendicato". "Ancora una volta - continua Pacifico - la gestione dei supplenti annuali e temporanei da parte del Ministero dell'Istruzione si conferma carente. E la modifica da parte del legislatore delle graduatorie permanenti nelle GaE non cancella di certo il grave danno prodotto a tanti docenti supplenti in possesso del titolo magistrale. Altrettanto scandaloso è che lo stesso trattamento di immotivata esclusione continui a essere attuato per coloro che si sono abilitati dopo la chiusura delle Ssis: chi ha concluso positivamente i Tfa, chi si abiliterà prossimamente con i Pas, come per gli idonei al 'concorsone', non possono essere dimenticati dallo Stato". (ANSA).

Corriere dell'Università: Scuola – Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso: sperano in 55.000

Vortex news Calabria: Il Consiglio di Stato dà ragione all'Anief

Radio città Fujiko: L'esercito dei docenti abilitati senza lavoro

Tuttoscuola: Consiglio di Stato: il diploma magistrale è abilitante

Orizzonte Scuola: Valore abilitante diploma magistrale: superflua la partecipazione ai PAS per infanzia e primaria? I docenti non si sentono tutelati dai sindacati

IMG Press: Consiglio di Stato dà ragione a 55mila diplomati istituto magistrale: il loro titolo è abilitante

Tecnica della Scuola: Diplomati istituto magistrale: il loro titolo è abilitante. Chi li ripagherà del danno subìto?

Italpress: Scuola: Anief "Consiglio Stato dà ragione a 55 mila diplomati magistrale"

Blasting news: Diploma magistrale valido per partecipare ai corsi di sostegno

Dottor salute: Diploma magistrale abilitante: valido per il sostegno