Pubblichiamo alcuni articoli sulla richiesta dell'Anief al ministro di attendere prima di procedere al rinnovo contrattuale e sulle migliaia di ricorsi per entrare nelle GaE.
Il Ministro pronto a presentare in CdM proposta di rinnovo contrattuale, Anief chiede di attendere
ANSA: Scuola: Anief a Giannini, aspettare su proposta contratto
(ANSA) - ROMA, 8 MAG - L'Anief stoppa sul nascere l'idea del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, di "un'operazione molto rapida sulla scuola, per arrivare a proporre nel prossimo mese, anche arrivando a condividere la proposta in Consiglio dei ministri, una rivisitazione del contratto degli insegnanti". Il sindacato reputa impossibile parlare di rinnovo contrattuale, introducendo "valutazione, merito e premialità", se prima non si adegua lo stipendio del personale scolastico all'inflazione e alla media dei Paesi Ocse. "Inoltre, il Ministro dovrebbe sapere - osserva - che tra meno di un anno è previsto il rinnovo delle Rsu della Scuola e rinnovare il contratto a pochi mesi da questo evento sarebbe davvero ingiusto". "Non sarebbe corretto - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - nei confronti di un milione di lavoratori per i quali le norme comunitarie prevedono il diritto alla consultazione e all'informazione anche su questi temi così rilevanti per i lavoratori e la loro vita, ma in Italia non si applica perché è sostituito dai rappresentanti di quei sindacati rappresentativi che sono stati complici della politica di sgonfiamento degli stipendi del personale scolastico. Una politica - continua Pacifico - che ha preso il via ormai cinque anni fa con il decreto Brunetta, il decreto legislativo 150/09 diventato operativo alla scadenza del CCNL 2006-2009. Siccome il valore degli stipendi del personale è fermo a quella data, al punto che la Ragioneria generale dello Stato ha di recente calcolato un arretramento rispetto al costo della vita di 4 punti percentuali, è chiaro che prima di arrivare a presentare in Consiglio dei Ministri una proposta di rinnovo che andrà ad incidere sulle buste paga di pochi 'eletti', bisogna cambiare la norma che blocca gli aumenti al comparto tramite le Leggi Finanziarie e permette di finanziare gli incrementi solo attraverso i risparmi di comparto". (ANSA).
Tecnica della Scuola: Giannini: entro giugno porterò il nuovo contratto in CdM
Migliaia di ricorsi per entrare nelle GaE - pasticcio Miur su abilitazioni
Repubblica: Scuola, due decreti ministeriali nel ginepraio delle graduatorie
ANSA: Scuola: Anief, ricorso migliaia prof precari per graduatorie
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - "Presto al Ministero dell'Istruzione arriverà una pioggia di ricorsi. A presentarli sono diverse migliaia di insegnanti precari che, per colpa di un paradosso burocratico, il Miur vuole tenere fuori dalle ex graduatorie permanenti". Lo annuncia l'Anief. "Il ministero continua infatti - spiega in una nota - a perpetrare un'insensata disparità di trattamento, discriminandoli rispetti ai precari che sono stati selezionati e preparati dallo Stato con le stesse modalità dei colleghi inclusi nelle graduatorie fino a pochi anni fa". L'aggiornamento riguarda le graduatorie degli insegnanti precari della scuola utili per le assunzioni in ruolo e le supplenze annuali del periodo 2014-2017. Attraverso il D.M. 235/2014, fino al prossimo 17 maggio sarà possibile aggiornare il punteggio sulla base dei titoli acquisiti e dei servizi svolti nell'ultimo triennio. "Al provvedimento sono interessati 170mila supplenti già inclusi, che potranno inserire on line i titoli di studio e i servizi svolti. Mentre viene negato - si legge nella nota - a 12mila nuovi abilitati con Tfa, a 70mila con titoli di servizio e abilitandi Pas, a 55mila diplomati magistrali e ad alcune migliaia di idonei al concorso a cattedra, nonché a laureati in SFP o abilitati in Europa". "Si tratta di una decisione che calpesta i diritti dei cittadini e delle leggi comunitarie. Tanto è vero che sono già diversi i giudici del lavoro che hanno dato ragione agli esclusi. È un paradosso tutto italiano, tra l'altro, che non si permetta di inserire nelle ex permanenti dei docenti abilitati istituendo una graduatoria aggiuntiva, nemmeno quando non c'è più nessuno e le liste di attesa sono esaurite. E diventa particolarmente grave - sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief - perché si va a sommare alla disapplicazione della direttiva comunitaria del 1999 che obbliga alla stabilizzazione dopo tre anni di servizio anche non continuativo. L'apice del paradosso - conclude - è che escludendo i precari abilitati dalle graduatorie provinciali, costringendoli a presentare le domande d'insegnamento a un numero limitato di scuole, spesso si mandano in cattedra degli aspiranti insegnanti privi di esperienza e di abilitazione all'insegnamento. Una scuola di qualità non può accettare tutto questo". (ANSA).
L'Unità: Scuola, nuova pioggia di ricorsi contro le graduatorie