Pubblichiamo alcuni articoli sull'insufficienza dell'aumento di 80 euro per il personale della scuola e sui centri formativi per adulti ancora in alto mare.
L'aumento di 80 euro è solo un contentino
ANSA: Scuola: Anief, aumento 80 euro non basta, è 'contentino'
Con rinnovo contratto ne sarebbero arrivati almeno quadruplo
(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Gli 80 euro in più al mese che il Governo Renzi vorrebbe far arrivare agli stipendi dei dipendenti della scuola, docenti e Ata, che percepiscono meno di 1.500 euro al mese, "attraverso un taglio significativo di Irpef e Irap, rappresentano uno sforzo irrisorio che andrebbe a costituire una sorta di incremento minimo sindacale". Lo sostiene l'Anief, dopo aver appreso della volontà del presidente del Consiglio di introdurre l'aumento stipendiale nel prossimo mese di maggio. "Questo 'obolo', infatti - spiega il sindacato - non cambierà di molto la posizione dell'Italia in tema di stipendi ai suoi docenti, che ci vede tra gli ultimi posti dell'area Ocse". "Se si fosse firmato il contratto, invece ancora bloccato, - fa notare Marcello Pacifico, presidente Anief - ne sarebbero arrivati almeno il quadruplo, considerati gli arretrati per gli anni precedenti durante il blocco contrattuale a partire dal 2010. Quello che vuole dare il nuovo Esecutivo - continua il sindacalista - rappresenta quindi l'ennesima elemosina nei confronti dei dipendenti pubblici, i cui stipendi sono rimasti sotto tre punti percentuali rispetto all'aumento dell'inflazione". Anief ricorda anche che a proposito degli scatti stipendiali deve essere ancora trovata la copertura finanziaria. "E meno male - tiene a dire Pacifico - che il piano Cottarelli dopo le denunce dei tagli subiti della scuola negli ultimi anni sembrerebbe risparmiare il comparto dell'istruzione. Anche se fa paura l'idea di far saltare 50.000 posti alle superiori, attraverso l'ipotesi di riduzione di un anno da cui il ministro Stefania Giannini non ha mai preso le distanze". (ANSA).
Tecnica della Scuola: Cgil e Anief: "gli 85 euro sono un palliativo, bisogna rinnovare il contratto"
Corriere del web: Scuola - Anief: aumento in busta paga di 80 euro non basta, è il minimo sindacale
IMG Press: Scuola: aumento in busta paga di 80 euro non basta, è il minimo sindacale
Italpress: Scuola: Anief "Aumento in busta paga di 80 euro non basta"
Tuttoscuola: Anief: 80 euro? Un’elemosina...
Italpress: Scuola: Anief "Centri formativi per adulti ancora in alto mare"
IMG Press: Scuola: Gap stipendio rispetto ai privati sempre maggiore
Italpress: Scuola: Anief "Gap stipendio rispetto ai privati sempre maggiore"
Il Messaggero: Scuola, la busta paga più ricca sarà solo un “contentino”
Repubblica: Scuola, la busta paga più ricca sarà solo un "contentino"
Teleborsa: Scuola, la busta paga più ricca sarà solo un "contentino"
Mister X: Scuola - Anief: aumento in busta paga di 80 euro non basta, è il minimo sindacale
ARIS: Aumenti di 80 euro promessi dal premier Renzi al personale della scuola con stipendi più bassi
Il Mattino: Bonus Irpef, la maggior parte degli insegnanti non prenderà nulla
Il Messaggero: Bonus Irpef, la maggior parte degli insegnanti non prenderà nulla
ANSA: Dl Irpef: Anief, insegnanti beffati, non prenderanno 80 euro
(ANSA) - ROMA, 18 APR - Insegnanti beffati anche stavolta sul bonus da 80 euro: la maggior parte non prenderà nulla. Lo stipendio medio di chi opera nella scuola, infatti, è di circa 29.500 euro, quindi superiore alla soglia massima di chi beneficerà degli sgravi fiscali. Ad affermarlo è Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir: che aggiunge "per docenti e Ata servono risorse vere, basta con le elemosine". (ANSA).
Repubblica: Bonus Irpef, la maggior parte degli insegnanti non prenderà nulla
Teleborsa: Bonus Irpef, la maggior parte degli insegnanti non prenderà nulla
Online news: Bonus 80 euro, insegnanti beffati anche stavolta: la maggior parte non prenderà nulla
Italpress: DL Irpef: Anief "Bonus 80 euro, insegnanti beffati anche stavolta"
Corriere di Puglia e Lucania: 80 euro: insegnanti presi in giro?
Stato Quotidiano: “80 euro, insegnanti presi in giro?”
Tecnica della Scuola: Per i prof il bonus di 80 euro del Governo è una polpetta avvelenata
Termoli on line: Ottanta euro in più sulla busta paga: insegnanti presi in giro?
Grandain: 80 euro: insegnanti presi in giro?
AgenParl: Irpef: Anief su 80 euro, Corte dei conti ha ragione un contentino che serve a poco
Lecce cronaca: 80 euro: insegnanti presi in giro?
Blasting News: Il bonus di 80 euro fa discutere i tecnici: sarà restituito a fine anno?
Centri formativi per adulti ancora in alto mare
ANSA: Scuola: Anief, centri formativi per adulti in alto mare
Nemmeno uno in Campania, Molise, Umbria e Veneto
(ANSA) - ROMA, 13 MAR - In Italia l'educazione per gli adulti "è lontana dal compiersi", ma "quel che è più grave è che latita nelle regioni dove vi sarebbe più bisogno, come in Sicilia, dove il numero di disoccupati e di cittadini che hanno lasciato i banchi prima del tempo è sopra il livello di guardia". Lo denuncia l'Anief sottolineando che in Italia appena il 6,6% degli adulti tra i 25 ed i 64 anni usufruisce dei centri formativi per gli adulti (il 10,7% in Spagna). Da una ricerca realizzata dall'Anief è emerso che nel nostro paese ogni Regione potrebbe contare in media su 7 Centri territoriali permanenti, per un totale di 144 Cpia complessivi. Ma la distribuzione è tutt'altro che omogenea: Il valore più alto degli adulti che studiano - rileva l'associazione - si riscontra al Centro (7,6%) e quello più basso al Sud (5,7%). Oltre alla Campania, ci sono anche Molise, Umbria e Veneto a non poter contare nemmeno su un centro formativo per adulti. Eppure la Campania è la Regione dove nel 2011 su 100 persone da 20 a 64 anni residenti neppure 43 lavoravano. E sempre in Campania, dati Istat di fine 2013, sono concentrati tantissimi Neet: i giovani che non seguono percorsi formativi e non lavorano hanno raggiunto il 35,4%. I non occupati sono quasi 700mila, di cui 225mila di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Mentre paradossalmente in Lombardia, dove la presenza di Neet è decisamente più bassa (16,2%), sono stati attivati ben 20 Centri territoriali permanenti. "Si tratta di una contraddizione davvero inspiegabile - dice Marcello Pacifico, presidente Anief - un paradosso tutto italiano sul fronte dell'istruzione e del lavoro giovanile: come si fa a non attivare nemmeno un centro per la formazione degli adulti proprio in Campania, dove abbondano disoccupati e Neet? E dove i diplomati, ci ha detto l'Istat, sono appena il 47%, contro una media nazionale di 9 punti percentuali superiore, addirittura quasi 20 punti in meno rispetto a Lazio, Umbria e la provincia di Trento, dove a concludere con successo le superiori sono il 65% dei giovani?" Per l'Anief "la realtà è che mentre si continua a parlare di istruzione permanente, in Italia nel 2014 ancora non esiste un'alternativa ai canali formativi tradizionali". "Eppure - conclude Pacifico - le norme esistono e i numeri indicano chiaramente che il successo formativo è legato a doppio filo con quello professionale-occupazionale".(ANSA).
AgenParl: Istruzione: Anief, centri formativi per adulti in alto mare
Molise news: Tagli alle scuole, Anief: "Scomparsi i centri per istruzione adulti"
Regione Valle d'Aosta: Scuola: Anief, centri formativi per adulti in alto mare
Primo numero: Tagli alle scuole, Anief: "scomparsi i centri per istruzione adulti"
Agi: Scuola: Casciari (Umbria), prevista istituzione di un 'Cpia'
Italpress: Scuola: istruzione per adulti, Anief "Pochi istituti e mal distribuiti"
ANSA: Scuola: al via iscrizioni corsi adulti, ma 4 regioni senza
Anief, mancano in zone con alti tassi abbandoni e Neet
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Partono le iscrizioni ai corsi per adulti 2014-15, ma in 4 regioni non c'è nemmeno un centro. Lo denuncia l'Anief che parla di "ennesimo paradosso italiano". Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato la Circolare (n.39) che dà il via alle iscrizioni degli adulti, anche con cittadinanza non italiana: entro la fine di maggio, ma di fatto anche fino al prossimo 15 ottobre, tutti coloro che hanno superato l'età anagrafica per far parte di un corso di studi normale, potranno chiedere di iscriversi alle rinnovate strutture denominate 'Centri provinciali per l'istruzione degli adulti', collocati anche all'interno dei centri di prevenzione e pena, dove potranno svolgere percorsi di istruzione di primo e secondo livello, ma anche di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. I percorsi di secondo livello verranno attuati solo dopo la stipula di accordi di rete da sottoscrivere entro il 30 settembre 2014, all'interno di istituti superiori in orario serale. "Il problema è che i 144 Cpia attivati non solo sono privi di dirigente scolastico, ma anche maldistribuiti" osserva l'Anief spiegando che "ci sono regioni - come Campania, Molise, Umbria e Veneto - che non possono contare nemmeno su un centro formativo per adulti". Eppure - fa notare il sindacato - in Campania è concentrata una percentuale altissima degli oltre 2 milioni e 200mila Neet italiani (i giovani che non seguono percorsi formativi e non lavorano hanno raggiunto il 35,4%); i diplomati sono appena il 47%, contro una media nazionale di 9 punti percentuali superiore e si registra un alto numero di abbandoni scolastici: ben il 22% dei giovani lascia i banchi anzitempo. E' quindi "paradossale che in Lombardia, dove la presenza di Neet è meno delle metà (16,2%) di quella della Campania, sono stati attivati ben 20 Centri territoriali permanenti" fa notare l'Anief aggiungendo che "la partecipazione ai corsi italiani per adulti rimane tra le più basse dei paesi avanzati: gli italiani tra i 25 ed i 64 anni che si formano sono appena il 6,6%. Una vera miseria: basta ricordare che in Spagna gli adulti che seguono un corso di studi sono il 10,7%". (ANSA).
IMG Press: Al via le iscrizioni ai corsi per adulti, ma in 4 regioni non c’è nemmeno un centro
Eolo press: Formazione adulti: nessun centro attivo in Campania
Italpress: Scuola: Anief "In 4 regioni nemmeno un centro per corsi per adulti"