Pubblichiamo alcuni articoli sulla pressione fiscale alle stelle, sul numero di docenti sempre uguale a dispetto dell'aumento degli alunni e sulla maturità al via senza tanti commissari e presidenti.
Si chiude giornata nera per cittadini e imprese: pressione fiscale alle stelle, a cosa è servito tagliare i posti nella PA del 10%?
in Abruzzo: Fisco, una giornata da dimenticare
IMG Press: pressione fiscale alle stelle, a cosa è servito tagliare i posti nella PA del 10%?
Orizzonte Scuola: Fisco. Si chiude giornata nera per cittadini e imprese
Italpress: Fisco: Anief “Pressione alle stelle, a cosa servono tagli P.A. del 10%?"
Le Regioni bocciano il Miur: in tre anni 87mila alunni in più ma il numero dei prof è blindato
Adnkronos: Scuola, Anief, anche Regioni bocciano Miur su organico docenti
Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Dopo i sindacati, anche le Regioni bocciano la decisione del Miur di confermare per il prossimo anno scolastico l'organico nazionale degli insegnanti di tre anni fa malgrado gli alunni siano molti di più: la decisione è particolarmente grave, se solo si pensa che nel frattempo il numero degli iscritti alle classi della scuola pubblica è aumentato di oltre 87mila unità. Quasi 35mila in un solo anno". Lo afferma Anief-Confedir secondo cui "alla luce di questa contraddizione, che farà necessariamente crescere il numero delle classi 'pollaio', durante l'ultima Conferenza Unificata, i governatori 'hanno espresso parere negativo allo schema di decreto sulla definizione delle dotazioni organiche per l'anno scolastico 2014-2015'''.
''Anief - spiega il suo presidente Marcello Pacifico - plaude alla decisione delle Regioni di prendere le distanze dall'amministrazione centrale, ma a differenza dei suoi rappresentanti ha da tempo chiaro il motivo per cui il numero dei docenti continua a mantenersi costante pur in presenza di un sensibile aumento dell'utenza scolastica: al di là dei buoni propositi, la 'molla' risale alla mera ed esclusiva esigenza di continuare a fare cassa, tenendo bassa la spesa per il personale e mantenendo il capitolo della Scuola sui modesti standard cui è stata condotta nel 2011 a seguito dei tagli epocali derivanti dalla legge 133/2008 approvata dall'ultimo governo Berlusconi''.
Secondo i calcoli del sindacato, per lasciare inalterata la situazione, senza strascichi negativi sulla didattica, il Miur avrebbe dovuto provvedere a creare 10mila posti da insegnante in più. Il calcolo è presto fatto: dividendo gli 87mila alunni per 25 (un numero medio di alunni per classe) si ottengono circa 3.500 nuove classi. Che per coprire l'orario settimanale necessitano mediamente di due-tre docenti, considerando anche quelli di sostegno.
Se a questo si aggiunge, sottolinea Anief-Confedir, che "rispetto sempre nell'ultimo triennio, i fondi per il miglioramento dell'offerta formativa si sono sempre più assottigliati, passando dai 1.480 milioni del 2010/11 ai 521 milioni effettivamente sbloccati per 2013/14 e a cui per via dell'accordo sottoscritto all'Aran per salvare gli scatti del 2012 verrà aggiunto ben poco, per il presidente dell'Anief la conclusione è purtroppo scontata quanto amara".
''Il prossimo anno scolastico - dichiara Pacifico - la qualità media dell'offerta che fornirà l'istruzione pubblica italiana sarà più bassa di quello che si sta concludendo in questi giorni con gli esami di Stato''.
La Discussione: Scuola: Anief "In 3 anni 87mila alunni in più ma numero prof blindato"
Regioni.it: Scuola, Anief, anche Regioni bocciano Miur su organico docenti
Italpress: Scuola, Anief "In 3 anni 87mila alunni in più ma numero prof blindato"
Maturità al via senza tanti commissari e presidenti
TMNews: Anief, maturità al via senza tanti commissari e presidenti
A Venezia, Napoli e Brescia tante defezioni
Roma, 17 giu. (TMNews) - Un'alta percentuale di quel mezzo milione di studenti che in queste ore inizia la maturità è orfana dei commissari e presidente assegnati dal Miur alle oltre 12mila commissioni sparse per il territorio nazionale: la stampa specializzata riferisce che alcune città e province il reperimento dei docenti e dirigenti scolastici è ancora in alto mare. Problemi, in particolare, si riscontrano a Venezia, nella provincia di Napoli ed in alcune città della Lombardia, dove il numero di defezioni dell'ultimo momento risulta decisamente alto.
Il sindacato ritiene assurdo che nel 2014 si debba assistere ancora all'allestimento di commissioni fuori tempo massimo, con i membri mancanti reperiti all'ultimo momento. "Quest'anno - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - a rendere più caotica la situazione è la sovrapposizione degli impegni dei membri di commissione: oltre 65mila docenti, infatti, sono impegnati nelle fasi conclusive dei Percorsi abilitanti speciali ed il Miur non ha potuto fare altro che autorizzarli ad abbandonare le commissioni per completare il percorso universitario che nei prossimi giorni li porterà a conseguire l'abilitazione".
Ma non finisce qui: ancora la stampa specializzata riferisce, infatti, che a livello nazionale una delle situazioni più difficili è quella di Brescia, dove "alle normali defezioni si aggiungono quelle dei docenti precari impegnati nei PAS, nonchè quelle dei docenti che dal 1° luglio dovranno assumere l'incarico di Dirigente Scolastico".
"La mancanza di programmazione del Ministero dell'Istruzione - continua il rappresentante sindacale Anief-Confedir - sta presentando un conto davvero salato. Che purtroppo, ancora una volta, pagheranno gli studenti. Per esaminare i quali si verranno a creare migliaia di commissioni improvvisate, con una parte dei membri che raggiungeranno le sedi d'esame anche a prove svolte".
Il sindacato ritiene che a pesare sulle assenze di massa dei commissari e presidenti incaricati sia anche e soprattutto il compenso irrisorio previsto dal Miur, che è ancora quello del 2007: un presidente di commissione, ricordiamo, percepisce 1.200 euro, mentre un commissario esterno 911 euro, il commissario interno appena 399 euro. A queste quote, che sono lorde e quindi vanno decurtate di oneri vari e tasse, i membri hanno diritto ad una diaria di "viaggio" variabile, legata alla distanza dal comune di residenza o dalla sede di servizio.
Come se non bastasse, dal 2012 il Miur ha comunicato, attraverso la circolare 7321/12, che i compensi assegnati ai commissari interni, prevedono pagamenti aggiuntivi soltanto se operano su più commissioni. Così, ai tanti giorni di lavoro intellettuale svolti in condizioni di caldo asfissiante e carichi di responsabilità enormi, per decine di migliaia di professionisti dell'insegnamento si aggiunge il pagamento irrisorio. Che con gli anni, anziché adeguarsi almeno al costo della vita, si assottiglia sino a rasentare il ridicolo.
Ansa: Maturità: Anief, defezioni in commissioni
a Venezia, Napoli e Brescia
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - "Un alta percentuale di quel mezzo milione di studenti che in queste ore inizia la maturità è orfana dei commissari e presidente assegnati dal Miur". Lo riferisce l'Anief aggiungendo che problemi, in particolare, si riscontrano a Venezia, nella provincia di Napoli e in alcune città della Lombardia. "Quest'anno - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - a rendere più caotica la situazione è la sovrapposizione degli impegni dei membri di commissione: oltre 65mila docenti, infatti, sono impegnati nelle fasi conclusive dei Percorsi abilitanti speciali e il Miur non ha potuto fare altro che autorizzarli ad abbandonare le commissioni per completare il percorso universitario che nei prossimi giorni li porterà a conseguire l'abilitazione". Citando la stampa specializzata l'Anief riferisce anche che a livello nazionale una delle situazioni più difficili è quella di Brescia, dove "alle normali defezioni si aggiungono quelle dei docenti precari impegnati nei Pas, nonché quelle dei docenti che dal primo luglio dovranno assumere l'incarico di Dirigente Scolastico". "La mancanza di programmazione del Ministero dell'Istruzione - continua Pacifico - sta presentando un conto davvero salato. Che purtroppo, ancora una volta, pagheranno gli studenti. Per esaminare i quali si verranno a creare migliaia di commissioni improvvisate, con una parte dei membri che raggiungeranno le sedi d'esame anche a prove svolte". Secondo il sindacato a pesare sulle assenze di massa dei commissari e presidenti incaricati è "anche e soprattutto il compenso irrisorio previsto dal Miur, che è ancora quello del 2007: un presidente di commissione - ricorda l'Anief - percepisce 1.200 euro, mentre un commissario esterno 911 euro, il commissario interno appena 399 euro. Oltre a queste quote, che sono lorde e quindi vanno decurtate di oneri vari e tasse, i membri hanno diritto a una diaria di viaggio variabile, legata alla distanza dal comune di residenza o dalla sede di servizio. Come se non bastasse - prosegue il sindacato - dal 2012 il Miur ha comunicato, attraverso la circolare 7321/12, che i compensi assegnati ai commissari interni, prevedono pagamenti aggiuntivi soltanto se operano su più commissioni". (ANSA).
Il Fatto Quotidiano: Maturità 2014: commissario cercasi disperatamente
Redattore sociale: L'altra faccia della maturità: mancano commissari. "Compensi inadeguati"
Roma: Commissari, in provincia situazione difficile
MSN notizie: Maturità: finita la prima prova di italiano
Portale educatori: Maturità 2014: commissario cercasi disperatamente
Globalist: L'altra faccia della maturità: mancano commissari
Roma Daily News: Maturità al via senza tanti commissari e presidenti
America oggi: Maturità: torna Quasimodo e debuttà archistar Piano