Pubblichiamo alcuni articoli sulle 147mila domande per il Tfa, sull'approdo alla Camera di una soluzione bipartisan per la questione 'Quota 96' e sul taglio di 47mila Ata.
Corsa all’abilitazione: 147mila domande per il TFA
Repubblica: Al via l'aggiornamento delle graduatorie, 622 mila gli aspiranti insegnanti
La Stampa: Insegnanti, 147mila domande, 22mila posti
ANSA: Scuola: Anief, 147mila domande abilitazione per 22mila posti
Pacifico, saranno insegnanti solo sulla carta
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Sono 147mila le domande prodotte dai laureati italiani che vorrebbero fare gli insegnanti acquisendo l'abilitazione all'insegnamento con i tirocini formativi attivi organizzati nelle Università italiane. Il numero è pari a quasi sette volte i posti che il ministero dell'Istruzione ha messo a disposizione, poco più di 22mila, suddivisi tra scuola secondaria di primo e secondo grado. Ad affermarlo è l'Anief, Associazione professionale sindacale, secondo la quale "anche questo secondo ciclo di tirocini formativi attivi conferma il grande interesse dei laureati ad avvicinarsi all'insegnamento". Tuttavia, secondo il sindacato, questo genere di selezione e formazione iniziale per diventare docenti della scuola pubblica non porta da nessuna parte: dal 2012, infatti, chi si abilita all'insegnamento - anche nella primaria e infanzia - è lasciato fuori delle graduatorie che danno accesso alle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche, e dalle immissioni in ruolo. Passare la selezione, frequentare il TFA e acquisire l'abilitazione all'insegnamento non serve a nulla, secondo Anief, perché si può insegnare già con la laurea dalle graduatorie d'istituto. "La prospettiva per questi 22.450 aspiranti docenti - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - è quella di diventare insegnanti solo sulla carta. Perché chi meriterà di superare le selezioni, continuerà a studiare presso le Università, a sostenere esami dopo aver svolto del tirocinio non retribuito, pagherà oltre 3mila euro di tasse per frequentare i corsi accademici spesso a centinaia di chilometri da casa, sosterrà un esame finale abilitante, sarà lasciato fuori dal sistema del doppio canale di reclutamento. In dieci anni, infatti, più di 100mila docenti che hanno svolto un percorso formativo simile presso le SSIS o le Facoltà di Scienze della Formazione primaria, sono stati naturalmente inseriti nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento o ancora nel 2012 nella fascia aggiuntiva". (ANSA).
Repubblica: Scuola, oltre mezzo milione di docenti "in attesa" di un futuro
La Discussione: 147mila domande per fare gli insegnanti
Tendenza Mercati: Scuola: inizia l’aggiornamento delle graduatorie degli insegnanti
Aetnascuola: Frequentare il Tfa e acquisire l’abilitazione all’insegnamento non serve a nulla
Italpress: Scuola: Anief "147 mila domande per abilitazione con tirocini formativi"
Teleborsa: Scuola, oltre mezzo milione di docenti "in attesa" di un futuro
ANSA: Scuola: Anief, maggior parte giovani invecchierà supplente
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - La gran parte dei 147 mila candidati al Tirocinio formativo attivo per abilitarsi all'insegnamento nella scuola secondaria, età media 33,6 anni, invecchierà da supplente: è quanto denuncia l'Anief, alla luce dei dati forniti dal Ministero dell'istruzione sulle domande al Tfa. Poiché i posti a concorso sono 22.478 - argomenta l'Anief - solo un candidato ogni sette riuscirà a essere ammesso, ma il paradosso, tutto italiano, è che però questo genere di selezione e formazione iniziale per diventare docenti della scuola pubblica non conduce verso alcuna stabilizzazione: da due anni a questa parte, infatti, chi si abilita all'insegnamento - anche nella primaria e infanzia - è lasciato fuori delle graduatorie provinciali che danno accesso alle supplenze annuali o al termine delle attività didattiche, e dalle immissioni in ruolo. Passare la selezione, frequentare il Tfa e acquisire l'abilitazione all'insegnamento non serve a nulla, secondo il sindacato, perché si può insegnare già con la laurea dalle graduatorie d'istituto. "Chi meriterà di superare le selezioni - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - continuerà a studiare presso le università, a sostenere esami dopo aver svolto del tirocinio non retribuito: pagherà oltre 3 mila euro di tasse per frequentare i corsi accademici, spesso a centinaia di chilometri da casa; sosterrà un esame finale abilitante. Ma alla fine della 'fiera', sarà lasciato fuori dal sistema del doppio canale di reclutamento". "È pertanto più che comprensibile l'amarezza di chi - conclude Pacifico - arriva a definire questo genere di selezioni e di concorsi una sorta di 'truffa', prodotta ai danni di tantissimi giovani che chiedono di fare quello per cui hanno studiato e dimostrato di sapere svolgere: insegnare alle nuove generazioni". (ANSA).
Repubblica: I trentenni vogliono fare gli insegnanti ma pochissimi saliranno in cattedra
Qui Finanza: I trentenni vogliono fare gli insegnanti ma pochissimi saliranno in cattedra
Teleborsa: I trentenni vogliono fare gli insegnanti ma pochissimi saliranno in cattedra
AgenParl: Scuola, Anief trentenni vogliono fare gli insegnanti ma pochissimi arriveranno in cattedra
IMG Press: I trentenni vogliono fare gli insegnanti
Italpress: Scuola: Anief "146.742 domande, ma in pochissimi arriveranno in cattedra"
Arriva alla Camera soluzione bipartisan per salvare 4mila Quota 96
Il Secolo XIX: Anief, lunedì la soluzione per i 4mila della “quota 96”
ANSA: Scuola:Anief,domani a Camera soluzione per 4 mila dipendenti
Bloccati dalla riforma Fornero-Monti
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Riprende domani alla Camera dei Deputati il percorso legislativo per trovare una soluzione al caso dei 4mila dipendenti della scuola, ormai ultrasessantenni, in procinto di andare in pensione nel 2012, ma rimasti bloccati dalla riforma Fornero-Monti e che potrebbero rimanere in questo stato ancora per 3-4 anni. A renderlo noto è l'Anief, Associazione professionale sindacale. Il disegno di legge ha molte "anime" parlamentari; primo firmatario è Cesare Damiano (PD): vi confluiscono le proposte e i miglioramenti discussi e approvati dalle Commissioni competenti nei mesi scorsi. Per l'occasione, Anief chiede ai parlamentari di estendere ai 4mila la possibilità di accedere al pensionamento con i parametri anagrafici e di servizio pre-Fornero. Oppure, di "agganciarli" ai pre-pensionamenti previsti dalla riforma della Pubblica Amministrazione presentata ai sindacati dieci giorni fa dal ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, e approvata in CdM poche ore dopo. Questa estensione, tuttavia, precisa il sindacato, non dovrebbe comportare alcuna decurtazione per i dipendenti della scuola, visto che i requisiti per accedere alla pensione due anni fa erano stati già tutti acquisiti. La Scuola, infatti, ricorda l'Anief, ha da sempre costituito un'eccezione nel panorama del comparto pubblico, spostando al 31 agosto dell'anno successivo le scadenze che per gli altri settori statali sono fissate al 31 dicembre. Non a caso, i 4mila "Quota 96" avevano iniziato l'anno scolastico 2011/12 presentando domanda di pensionamento, salvo rimare "incastrati" dalla riforma Fornero con il Governo Monti. "Ora, qualora dalla Ragioneria Generale dello Stato dovessero essere posti i soliti problemi di reperimento dei circa 400 milioni di euro annui necessari per sovvenzionare l'operazione - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - ricordiamo che il personale a fine della carriera viene sostituito da neo-assunti la cui retribuzione è decisamente inferiore: sarebbero proprio gli stipendi inferiori, in media del 30%, a coprire in larga misura i maggiori esborsi dovuti al pagamento delle pensioni dei 4mila. I 400 milioni di euro necessari devono essere trovati". (ANSA).
Paperblog: Pensione Scuola: Quota 96 e Classe 52 in pensione? Discussione alla Camera
Blasting News: Riforma pensioni 2014, ultime notizie: mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil
La Discussione: Alla Camera una soluzione all'incredibile caso dei 4mila dipendenti della scuola
Cesare Damiano (PD): Scuola: Anief,domani a Camera soluzione per 4 mila dipendenti
Italpress: Scuola: Anief, alla Camera soluzione bipartisan per salvare 4mila Quota 96
Dopo i docenti tocca a direttori, amministrativi, tecnici e ausiliari: in tre anni persi 47mila posti
La Voce Sociale: Scuola, la denuncia dell’Anief: personale Ata in tre anni -47mila unità
ANSA: Scuola: Anief, prossimo anno partirà con 1.569 Ata in meno
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Nel prossimo anno scolastico, anche se gli studenti saranno 34 mila in più rispetto all'anno che si sta concludendo, ci saranno 1.569 posti Ata in meno. Lo denuncia l'Anief, rendendo noto che il Ministero dell'Istruzione ha reso pubblici i posti autorizzati per l'organico di diritto. "Dopo aver sottratto 1.400 insegnanti - sottolinea l'Anief - tocca ora ad amministrativi, tecnici, ausiliari perdere 1.569 posti. Se consideriamo l'ultimo triennio, il saldo è a dir poco negativo: a fronte di un incremento complessivo, tra il 2012 e il 2014, di quasi 90 mila alunni, solo negli ultimi tre anni sono stati cancellati 44.500 Ata. Nello stesso periodo, infatti, il dimensionamento scolastico ha prodotto la cancellazione spropositata di migliaia di istituti autonomi, con 2.395 Direttori dei servizi generali e amministrativi spariti nel nulla. Complessivamente sono circa 47 mila i posti del personale Ata cancellati nell'ultimo triennio: un quinto del totale dei non docenti". "Abbiamo assistito - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief - a una operazione spregiudicata di spending review, con conseguenze nefaste per l'utenza scolastica derivante da una consistente riduzione tra collaboratori, amministrativi, tecnici e Dsga: un riduzione però considerata illegittima dal Giudice delle leggi, che con la sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 ha cancellato la norma voluta dal Parlamento. E la stessa norma doveva essere disapplicata dai giudici, anche in riferimento ai decreti di pubblicazione delle graduatorie definitive del personale soprannumerario". Anief ha pertanto deciso di ricorrere contro il Decreto interministeriale sugli organici Ata. "Il punto - spiega ancora Pacifico - è che l'accordo in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni non è mai esistito. Pertanto, bisognava tornare ad assegnare il Dsga, assieme al dirigente scolastico, anche in quei casi in cui gli istituti superiori non avessero raggiunto i 600 alunni (nelle aree urbane) e i 400 alunni (nelle aree montane). Pertanto, va da sé che senza l'accordo il Decreto interministeriale è illegittimo". (ANSA).
Rassegna.it: Scuola: Ata, in tre anni persi 47mila posti
Italpress: Scuola: Anief "Persi 47 mila posti direttori, amministrativi, tecnici"