Si è tenuto venerdì, 31 marzo 2023, presso il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) a Roma, un incontro tra i rappresentanti del sindacato ANIEF, Nuccio Santochirico e Pasquale Spinelli del dipartimento AFAM, e l'amministrazione rappresentata dal dott. Covolan, per discutere alcune importanti questioni riguardanti il Contratto Integrativo Nazionale 2021/2024 AFAM, contratto già sottoscritto il 29 luglio 2022.
Il sindacato ANIEF ha espresso perplessità circa la mancata previsione di figure altamente competenti sulle disabilità nelle istituzioni AFAM, in netto ritardo rispetto alle analoghe strutture Universitarie, evidenziando le preoccupazioni riguardo alla qualità del servizio offerto agli studenti.
L’ANIEF ha proposto di attingere a personale qualificato, anche esterno alle istituzioni, per garantire il massimo supporto agli studenti interessati.
In merito ai compensi previsti dal nuovo art. 5 bis il sindacato ha espresso riservo per la proposta dell'amministrazione di dare un compenso per il docente coordinatore delle attività di sostegno basato sulla dimensione dell'istituto e non sulla quantità e complessità del lavoro effettivamente svolto, sostenendo che ciò potrebbe portare a una discrepanza tra il compenso ricevuto e l'impegno richiesto, con possibili conseguenze negative sulla qualità del servizio offerto agli studenti.
In merito alla problematica riguardante i compensi dei direttori di biblioteca appartenenti al personale EP è da rilevare che l’amministrazione ha proposto una soluzione intermedia con la previsione di una fase transitoria, superando il vecchio art. 8 bis in proposto precedenza.
La soluzione prevede la corresponsione al personale EP, appartenente al profilo del direttore di biblioteca, di un'indennità onnicomprensiva a valer sul fondo d'istituto con dimensione dell'importo commisurata alla dimensione e complessità della biblioteca solo per quest’anno.
L'amministrazione ha dimostrato di essere aperta al dialogo e alla collaborazione con il sindacato ANIEF per trovare soluzioni efficaci alle problematiche sollevate dimostrandosi anche disponibile a riaprire il contratto integrativo in caso di variazioni legislative o di chiusura del nuovo CCNL e qualora si dovesse verificare l'esigenza.