Ieri, 6 marzo 2024, le Commissioni permanenti del Senato della Repubblica si sono riunite a Roma per ascoltare le proposte ed i pareri dei rappresentanti di associazioni ed enti riguardo all'esame dell'atto del Governo n. 126, relativo al regolamento sul reclutamento del personale nel comparto dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
Presiedendo l'evento, i Senatori Roberto Marti e Francesco Zaffini, rispettivamente Presidenti delle Commissioni VII e X, hanno accolto le osservazioni dell'associazione sindacale e professionale ANIEF - dipartimento AFAM, firmataria dell'ultimo CCNL 2019/21 Istruzione e Ricerca.
Si tratta dell’analisi di un importante passaggio atteso ormai dal oltre 23 anni necessario per portare a termine una riforma, quella dell’alta formazione artistica e musicale nata con la legge 508 del 1999, alla quale si demandava una serie di regolamenti per la sua attuazione basata sul principio di autonomia ed equiparazione per i titoli di studio e giuridico economico dei docenti a quello Universitario.
È da rilevare che, ad oggi, l’AFAM è ancora in una situazione ibrida, dove tutte le ultime disposizioni inserite nell’AFAM hanno visto “scimmiottare” le peggiori disposizioni della scuola e dell’Università: altro che equiparazione al mondo Universitario e della Ricerca!
L'intervento del Dipartimento AFAM dell'ANIEF, rappresentato dal prof. Spinelli Pasquale, ha messo in luce una serie di criticità che permeano lo schema di decreto in esame, sottolineando un lungo percorso caratterizzato da ostacoli e ritardi nella piena attuazione delle riforme nel settore.
Si è ribadita la necessità di affrontare la questione del reclutamento nel contesto dell'AFAM con un approccio “olistico”, tenendo conto delle peculiarità del settore e garantendo la piena coerenza tra le disposizioni normative e lo status giuridico ed economico dei docenti.
In particolare, si è evidenziata la mancanza di fondi adeguati per la ricerca, nonostante l'introduzione della figura del ricercatore nell'AFAM.
Tra le criticità individuate nello schema di decreto, sono stati menzionati diversi articoli sollevando dubbi e perplessità, come l'assenza di un requisito del titolo di accesso in prima applicazione, la compressione del diritto alla mobilità e la mancata previsione di una valutazione del servizio presso i licei musicali.
Inoltre, sono stati avanzati suggerimenti concreti per migliorare il processo di reclutamento, tra cui l'adozione di procedure uniformi a livello nazionale, la valutazione del punteggio del titolo di accesso, l’estrazione trasparente delle commissioni nonché il divieto di partecipazione alle commissioni per coloro che hanno svolto tale ruolo negli ultimi 3 anni al fine di evitare conflitti di interesse.
In chiusura, l'ANIEF ha ribadito la necessità di un attento riesame dello schema di decreto al fine di garantire un processo di selezione equo, trasparente e basato sul merito, auspicando che le osservazioni presentate possano essere recepite e tradotte in azioni concrete per migliorare il settore dell'istruzione e della ricerca artistica e musicale in Italia.
L’audizione in Senato ha rappresentato un importante momento di confronto e riflessione sulle sfide e le opportunità legate alla riforma del reclutamento nel settore AFAM.
“Abbiamo aspettato 23 anni per vedere alla luce questo regolamento - aggiunge il presidente Nazionale ANIEF prof. Marcello Pacifico- ora dobbiamo fare tutti gli sforzi per migliorare il testo, anche se ciò dovesse portare a dei rallentamenti”.
“È stato consegnato alla Commissione una memoria contenente le osservazioni e i suggerimenti dell'ANIEF - redatta dal dipartimento AFAM di cui fanno parte, oltre che il prof. Spinelli Pasquale, anche il prof. Ettore Michelazzi (capo dipartimento) e il prof. Nuccio Santochirico - con la speranza che possano trovare ascolto e riscontro nelle decisioni future delle Commissioni del Senato”.