I dati ufficiali su iscrizioni e cattedre sono stati resi pubblici dal Ministero dell’Istruzione: l’incremento è solo in parte compensato dalla riduzione di alunni negli altri cicli scolastici. Situazione drammatica per i 217.203 disabili: le proiezioni ci dicono che nel 2016 diventeranno 260mila e avrebbero bisogno di almeno 40mila specializzati.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): non si può continuare a risolvere il problema accalcando alunni e moltiplicando le classi-pollaio. È sempre più impellente l’esigenza di avviare al più presto un censimento nazionale dei posti liberi e da inserire in organico per le immissioni in ruolo.
In Italia il numero di classi e di alunni iscritti alla scuola pubblica si conferma in crescita: i dati ufficiali, forniti in queste ore dal Ministero dell’Istruzione ai sindacati e riguardanti l’organico di fatto (reale) dell’anno in corso, indicano 12 classi in più rispetto al precedente nella scuola primaria; 180 classi in più nelle sezioni della scuola dell’infanzia e addirittura 1.707 in più nelle superiori, dove si registra anche un vero e proprio boom di iscrizioni (+33mila). L’unico ciclo scolastico che perde classi, sempre rispetto al 2013/14, è la scuola media (-104).
Complessivamente, gli alunni iscritti nelle circa 8.400 scuole autonome italiane, sono 7.883.741, suddivisi in 368.766 classi. Anche se si registra un calo di iscritti nelle scuole dell’infanzia, primaria e di primo grado, il computo finale, dovuto al boom di iscritti alle superiori, è di oltre 3mila alunni e studenti in più. A cui, però, non è corrisposto un proporzionale incremento di docenti. Complessivamente i posti di insegnamento nelle scuole statale di ogni ordine e grado rimangono infatti fermi a 630.428.
La conclusione è che “gli alunni sono in aumento, così come le classi. In aumento i posti normali e i posti H”, sottolinea la rivista specializzata ‘Orizzonte Scuola’. E la situazione più drammatica si registra sul sostegno, dove gli alunni ‘certificati’, con disabilità riconosciuta dalle commissioni mediche, sono diventate 217.203. Un numero che necessita, come rilevato proprio oggi dall’Anief, di un corposo incremento di insegnanti specializzati nella didattica speciale: ad oggi, infatti, i docenti di sostegno in organico di diritto sono circa 80mila. Poiché occorre rispettare il rapporto due studenti un docente, è più che realista la richiesta di 40mila posti in più, avanzata dal nostro sindacato con un emendamento ad hoc nella Legge di Stabilità 2015.
Sempre scorrendo i dati ufficiali emessi dal Miur, gli alunni disabili sono aumentati nell’ultimo anno in tutti i tipi di scuole: nella scuola dell’infanzia l’incremento è stato di 779 unità, con un conseguente aumento di 697 posti di sostegno; alla primaria vengono accolti 2.567 alunni in più (+2.499 insegnanti specializzati); alle medie l’aumento di iscritti con handicap è stato pari a 867 unità (con 1.952 posti di sostegno in più). L’incremento maggiore, anche su questo versante, riguarda le superiori di secondo grado, dove si sono registrati ben 3.176 studenti in più rispetto all’anno prima, con relativo incremento di 2.309 prof di sostegno.
“A fronte di questi numeri inequivocabili – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – va ricordato che le proiezioni sugli alunni disabili è di ulteriore crescita. Poiché si prevede che nel 2016 a frequentare le nostre scuole saranno ben 260mila bambini e ragazzi con problemi di apprendimento certificati, viene da sé che la richiesta formulata dalla nostra organizzazione sindacale, di incrementare di 40mila unità il corpo docente di sostegno, è il minimo che lo Stato possa fare per fare fronte a questa situazione di vera emergenza. Non si può pensare di risolvere il problema accalcando alunni e creando sempre più classi-pollaio”.
L’Anief ha già da diversi giorni detto qual è la soluzione: “il Miur proceda al più presto ad un censimento nazionale dei posti liberi e da inserire in organico per le immissioni in ruolo: scoprirà che il numero di cattedre vacanti, sommato ai prossimi pensionamenti, è corrispondente alle 150mila immissioni in ruolo previste dalla Legge di Stabilità. E che per il sostegno i 90mila posti cui fa riferimento la normativa vigente, riferendosi agli organici dell’anno 2006/07, sono ampiamente superati. Le assunzioni, di tanti docenti di sostegno – conclude Pacifico - si andrebbe perfettamente ad incardinare all’interno del nuovo organico funzionale, previsto dal capitolo 1 del progetto governativo ‘La Buona Scuola’”.
A tal proposito, Anief ricorda alle famiglie e agli operatori della Scuola di tenere alta la guardia, vigilando sulle ore negate o non richieste - ma comunque spettanti in base alla normativa vigente e alle indicazioni delle commissioni mediche - scrivendo aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’intervento del sindacato intende puntare all'immediata attivazione, tramite ricorsi d’urgenza gratuiti, nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell'art. 3, comma 3 della Legge 104/92.
Per approfondimenti:
Alunni disabili in aumento, servono altri 40mila docenti di sostegno: potrebbe portarli la Legge di Stabilità