Impensabile chiudere le scuole nel mese di settembre per favorire il turismo. Il ministro Gelmini dovrebbe favorire il sapere e agevolare il diritto all’istruzione di tutti gli alunni, se veramente vuole una scuola di qualità, e non pensare alle vacanze degli italiani, costretti, alla disoccupazione e al lavoro straordinario.
E le 200 ore indispensabili di lezione, poi, chi le assicura? Per non parlare dei 215.000 Docenti e Ata supplenti annuali, precari, su posti vacanti e disponibili, che sarebbero contenti di rimanere al mare o in montagna a settembre ma con lo stipendio pagato, e perché no, anche con i soldi di luglio e agosto, visto che il loro contratto si è concluso per un reiterato arbitrio dell’Amministrazione, divenuto consuetudine, poco prima dell’inizio delle vacanze estive, quando le scuole sono ancora impegnate in collegi docenti, delibere e programmazioni. La proposta di legge rappresenta una truffa per il personale precario della scuola e per le famiglie. Speriamo che il ministro smentisca in Parlamento dove è stata chiamata a rispondere.
Il comunicato stampa dell’on. Russo (Pd)
RUSSO (PD), LA GEMINI VENGA SUBITO IN COMMISSIONE A DIFENDERE SCUOLA E UNIVERSITA’
PALERMO, 26 MAGGIO - "Considerata l'approvazione di ieri, in Consiglio dei Ministri, della manovra correttiva di finanza pubblica che determina numerose e preoccupanti ripercussioni sul mondo della scuola e dell'università, credo sia utile, oltre che doveroso, poter interloquire con il ministro Gelmini in VII commissione per essere rassicurati e poter rassicurare tutto il personale della scuola oltre che gli studenti e le relative famiglie." Lo ha detto Tonino Russo, parlamentare nazionale del PD e componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, rivolgendosi oggi alla presidente Aprea in chiusura dei lavori della commissione.
"Le notizie relative ad un nuovo blocco del turnover, all'aumento dell'età pensionabile e al blocco pluriennale degli stipendi - continua Russo - riguardano direttamente le competenze e i lavori della nostra commissione. Per questo, ancor prima dell'esame di merito dei provvedimenti, mi aspetto che il ministro senta il dovere di incontrarci per fare, magari, fronte comune in difesa di scuola e dell’università, delle quali il ministro dovrebbe pur sempre rimanere il principale difensore".
"L'occasione, -ha concluso il parlamentare del PD - potrebbe essere utile anche per fugare le preoccupazioni di chi crede che il rinvio dell'inizio dell'anno scolastico al 1 ottobre danneggerebbe soltanto la didattica, le abitudini e le necessità delle famiglie che normalmente hanno genitori che lavorano. Infine, servirebbe a tranquillizzare i docenti precari che dall’attuazione del proposito rischierebbero di vedersi sottratto un ulteriore mese di stipendio".