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Piano di dimensionamento: Lazio, Sardegna e Molise non approvano il piano in tempo

Anief decisa a fermare nei TAR regionali i nuovi decreti assessoriali per recuperare l’autonomia di 2.000 scuole. Se sei genitore di un alunno iscritto in istituti soppressi o accorpati, dirigente o dsga rimosso, personale docente o ata sovrannumerario scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La materia è concorrente tra Stato e Regioni e dopo la sentenza della Consulta non può essere decisa dai soli Governatori.

Più di 1.700 scuole del primo ciclo di istruzione tra scuole medie, istituti comprensivi e circoli didattici sono stati soppressi e accorpati nell’a.s. 2012-2013, per effetto dei decreti assessoriali di rideterminazione della rete scolastica adottati ai sensi dell’art. 19, c. 4 della legge 111/11 cancellata, però, nel giugno scorso, dalla sentenza n. 147/12 della Consulta, mentre 300 scuole superiori sono stata soppresse per effetto della cattiva interpretazione del c. 5 che prevedeva l’assegnazione in reggenza delle stesse ai dirigenti scolastici e non la perdita dell’autonomia.

Sembrava che il Governo potesse trovare un accordo con le Regioni - peraltro stralciato dal disegno di legge di stabilità - in Conferenza unificata secondo un nuovo criterio (900 alunni per ogni ordine e grado) ma invece tutto è saltato e i Governatori - come da comunicazione pervenuta in risposta alle richieste dell’Anief - hanno deciso di procedere da soli nella determinazione dell’organico applicando i parametri annullati dalla Corte costituzionale.

Oggi, soltanto per le RSU, dopo il deciso intervento dell’Anief e la minaccia di ricorsi civili e penali per attività anti-sindacale, non si tiene conto del recente dimensionamento dichiarato incostituzionale ma che continua a incidere sulla vita degli studenti (i cui titoli potrebbero essere annullati), del personale dirigente (in mobilità), dsga (in esubero), docente e ata (perdente posto).

L’azione dell’Anief mira a ripristinare la legalità nelle nostre aule e fare chiarezza sulla riforma del titolo V della Costituzione. Soltanto se ricorri alla giustizia puoi conservare i tuoi diritti. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e ricorri al Tar della tua regione.