Invece di spiegare come stanno le cose, i sindacati si autoesaltano per un mini-accordo che porterà 50 euro a lavoratore. Dimenticando che quegli stessi fondi destinati ai progetti a miglioramento della didattica erano stati saccheggiati per salvare gli scatti di anzianità: un’operazione che il Governo Letta potrebbe tra l’altro anche vanificare, qualora approvasse la proroga del blocco sino a tutto il 2014.
Dopo aver recuperato gli scatti di anzianità tagliando i fondi destinati al Mof e riducendo al minimo le attività di supporto alla didattica, i sindacati rappresentativi firmano un accordo che non cambia la sostanza delle cose. Anzi per certi versi le peggiora. Anief ritiene ingiustificata, pertanto, la soddisfazione espressa dalle organizzazioni sindacali - in particolare da Cisl, Snals e Gilda - per l’accordo sulla ripartizione delle economie sul Fis-Mof 2011/12 (40.670.000 euro) e sulla pratica sportiva 2012/13 (3.104.000 euro).
Si fa presto a dire che si è centrato un obiettivo rendendo pubbliche le cifre complessive. Ma andando a fondo l’accordo si scopre che c’è poco da esultare: il nostro sindacato ha infatti calcolato che in media la scuola primaria e secondaria di primo grado (le destinatarie principali dell’accordo) riceveranno in media circa 4mila euro per implementare il fondo d’istituto. Ora, considerando che gli organici delle scuole italiane è composto da almeno 40-50 unità, tra personale docente e Ata, ad ognuna di queste andranno (qualora si operasse una suddivisione equa) non più 100 euro lordi. Quindi 50 netti. La domanda è d’obbligo: dov’è il grande risultato raggiunto dai sindacati?
Ma il punto è anche un altro. Perché la sottoscrizione dell’accordo ha riportato nel Mof degli istituti una parte di fondi che per contratto dovevano essere loro destinati (come previsto dal contratto nazionale di lavoro), ma che attraverso la Legge 122/2010 sono andati a finanziare gli scatti di anzianità del personale. Quegli stessi scatti che ora il Governo Letta, su indicazione del precedente esecutivo guidato da Mario Monti, vuole rimettere in discussione bloccando contratti e aumenti stipendiali fino a tutto il 2014.
“Come si fa a dire che questo accordo rende giustizia ai lavoratori della scuola?”, si chiede Marcello Pacifico, presidente Anief. “Vedersi assegnare un’elemosina per un progetto realizzato lo scorso anno scolastico non è paragonabile al danno ricevuto di rinviare di almeno un anno gli scatti stipendiali. E la cui assegnazione potrebbe, tra l’altro, venire meno qualora il Governo non dovesse trovare la copertura economica rimanente. Un sindacato serio queste cose le deve dire. Anziché – conclude Pacifico - parlare di risultato importante a vantaggio dei lavoratori”.