Il 25 novembre sono riprese in Campania le attività didattiche in presenza della fascia 0-6. Si è tenuto pertanto il 1° dicembre il secondo incontro del tavolo permanente regionale secondo il protocollo d’intesa firmato ad agosto dalle varie organizzazioni sindacali, tra cui Anief. Presente per l’amministrazione il direttore generale USR Campania dott.ssa Luisa Franzese e per la protezione civile il dott. Giulivo. La delegazione Anief Campania era composta dalla dott.ssa Alessandra Boccanfuso, presidente provinciale Anief Napoli
Il tavolo nasce per condividere con le parti sociali la situazione epidemiologica a livello regionale, sempre in aggiornamento. Ad oggi purtroppo si registrano dati a macchia di leopardo in quanto molti sindaci, soprattutto di comuni piccoli, hanno emesso ordinanze di chiusura totale della scuola nei propri comuni. La conseguenza è la mancanza di dati sui primi giorni di frequenza per i bambini del primo ciclo di istruzione.
In molti casi, inoltre, i genitori per paura dei contagi stanno centellinando la frequenza scolastica da parte dei figli. Ci sono zone in regione in cui la frequenza nel primo ciclo d’istruzione, l’infanzia, si aggira tra lo 0 e il 10%. Un po’ meglio è la frequenza nelle prime classi della scuola primaria che si aggira intorno al 50% del totale degli alunni
“Importante in questa fase di ripresa – commenta Alessandra Boccanfuso – è rasserenare le famiglie. La scuola è un luogo sicuro dove portare i propri figli. Magari si può pensare di invitarli negli istituti per ‘toccare con mano’ la situazione”.
Rassicurazioni pure da parte del Direttore Generale che puntualizza sul fatto che ogni dirigente scolastico ha i mezzi e gli strumenti per garantire la sicurezza, utilizzando le aule più grandi o rimodulando il tempo scuola con doppi turni. Ha ribadito, inoltre, che la scuola è in presenza e in questi casi non si può ricorrere alla Dad per chi non vuol mandare i figli a scuola. Naturalmente per i casi certificati saranno messi in campo progetti che prevedono la Ddi.
La protezione civile ha informato i presenti sul monitoraggio da parte dell’unità di crisi dei risultati dello screening su base volontaria. Purtroppo, riferisce il dott. Giulivo, a causa di problematiche connesse alla prenotazione, lo screening non ha dato le risposte attese, in quanto sono stati fatti solo 30.000 test antigenici. Dai test è emersa una positività dello 0,33% del totale. Il 3 dicembre con il nuovo DPCM capiremo in quale cornice si colloca la nostra regione. L’unità di crisi che si riunirà alla luce del nuovo DPCM auspica il passaggio della Regione Campania alla zona arancione se non gialla.
Si è inoltre auspicata la collaborazione tra USR Campania e l’ordine dei pediatri per produrre un documento ufficiale da condividere con le famiglie.
“I dati emersi non sono certo quelli attesi e, diciamocelo, sperati, soprattutto riguardo la ripresa in presenza delle attività per l’infanzia e le prime classi della primaria – commenta Stefano Cavallini, presidente regionale Anief Campania – e non ci aspettavamo neanche questi problemi organizzativi per lo screening. Purtroppo è un periodo in cui le famiglie non hanno fiducia a mandare i figli a scuola. In mancanza di dati certi purtroppo non possiamo neanche dare una parere positivo su quanto fatto fin ora. Ci auguriamo solamente che questa apertura possa essere di giovamento ai bimbi che frequentano considerando soprattutto la loro tenera età”.