Nell’incontro di confronto sul “Dimensionamento della rete scolastica anno 2021-22” della regione Campania, l’Anief contesta alcune decisioni presentate dalla regione come lo scorporo dell’istituto Caselli-de Sanctis di Napoli e la formazione di un ulteriore liceo classico ad Aversa
In attesa della prima delibera sul dimensionamento prevista per martedì 15 dicembre, l’amministrazione regionale presenta la bozza del piano sul dimensionamento dell’anno 2021-22.
Un secondo incontro risulterà necessario dopo che anche la città metropolitana di Napoli invierà alla regione la sua proposta. Ad oggi si sono inserite nella proposta regionale le istanze arrivate in regione direttamente dalle singole scuole. Si attendono le ulteriori istanze che una eventuale delibera della città metropolitana conterrà. Perplessità hanno suscitato 2 proposte in particolari: lo smembramento dell’istituto Caselli-de Sanctis con annessione dell’istituto de Sanctis all’istituto Bernini nel napoletano e l’attivazione di un ulteriore liceo classico nel comune di Aversa.
“Scorporare il Caselli-de Sanctis e creare un polo scolastico Bernini-de Sanctis – commenta Stefano Cavallini, presidente regionale Anief Campania - vuol dire perdere un’autonomia scolastica, quindi una dirigenza scolastica, un Dsga e una segreteria. Il Caselli, infatti, andrà sicuramente in reggenza in quanto non ha i numeri per conservare l’autonomia. La scelta non si capisce anche in considerazione del fatto che il Bernini allo stato attuale non è una scuola sottodimensionata”.
“Anche per il nuovo liceo di Aversa – conclude Cavallini – la scelta, a nostro avviso, è miope. Si tende a parcellizzare in un paese di media-piccola grandezza un indirizzo liceale che di per se non ha un grandissimo seguito e quindi iscritti”.
Aspettiamo la delibera della città metropolitana per essere convocati per una eventuale integrazione alla prima delibera regionale prevista per il 15 dicembre.