La riunione è iniziata con l’informativa sui fondi riguardanti il recupero degli apprendimenti e sulla relativa nota regionale di prossima pubblicazione. La somma per la regione Campania è di oltre 39 milioni di euro, da dividere tra le varie istituzioni scolastiche secondo criteri prestabiliti dal Ministero dell’Istruzione
“Tali fondi, anche se sembra nel complesso una cifra elevata, non possono essere utilizzati per gestire quelle situazioni non affrontate dai vari AATTPP come lo sdoppiamento delle classi numerose in alcuni istituti – commenta Stefano Cavallini – ma esclusivamente per il recupero degli apprendimenti.”
Si è chiesto all’USR Campania comunque di intervenire dando alle scuole che ne hanno fatto richiesta, un aumento di personale per permettere lo sdoppiamento delle classi numerose anche perché quest’anno non è stato previsto un Organico Covid come l’anno scolastico precedente.
L’Anief non può condividere il comportamento dell’USR Campania e dei vari AATTPP di non dare in deroga personale per le classi numerose e fare affidamento esclusivamente su un fondo che ha altre finalità.
La riunione è continuata con i dati forniti sulle nomine in ruolo, sulle nomine a tempo determinato e la gestione della mobilità.
Le assunzioni da GMRE sono state 3416 oltre a 341 da STEM comprensivi di scorrimenti. Le immissioni da GAE sono state invece 492 e da GPS 1 fascia sono state 675.
Un numero rilevante è stato anche il numero delle nomine a tempo determinato, 10700 di cui 7117 solo per la provincia di Napoli.
L’Anief ha posto il problema delle criticità dell’elaborazione dei dati. Alcuni errori evidenziati dal giovane sindacato sono quelli riguardanti la precedenza di scelta della sede da parte di coloro che usufruiscono dell’art.3 c.3 della legge 104/92, sul completamento di orario con altra classe di concorso, sulla mancanza di cattedra una volta arrivate nelle scuole e sull’impossibilità di scegliere tra GPS e GAE nella domanda on line per il personale presente in entrambe le graduatorie nella stessa provincia.
“Anche se ci è stato detto che sono arrivati meno di 300 reclami, non è possibile che un software, dopo quello che è successo negli ultimi anni, continui a creare dei problemi – conclude Stefano Cavallini – anche perché i docenti che comunque hanno avuto una nomina, non hanno fatto nessun reclamo e pertanto il numero di 300 reclami è un numero sottostimato rispetto agli errori dell’algoritmo. Nel complesso comunque continueremo come sindacato a chiedere ai vari AATTPP di correggere queste storture subite dai docenti e a tutelare il personale della scuola”.