La selezione, inizialmente prevista per il 2016, verrà anticipata e bandita entro il prossimo mese di ottobre: i vincitori, nell'attesa dell'incarico a tempo indeterminato (dato che le graduatorie saranno triennali) avranno la priorità nel conferimento delle supplenze da graduatorie di istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir):basta con i sotterfugi e le manfrine: le immissioni in ruolo sono il doppio di quelle indicate dal Governo vanno fatte tutte – da Gae, graduatorie d’Istituto e di merito – e subito, già nel corso della prossima estate. Altrimenti ci penseranno i giudici, costringendo lo Stato a sborsare pure indennizzi che vanno dai 30mila ai 50mila euro a lavoratore precario non stabilizzato.
Il disegno di legge che il Governo si appresta a discutere ad approvare la prossima settimana contiene anche l’indizione di un nuovo concorso per docenti laureati, da attuare entro ottobre 2015: si tratta, rivela oggi la rivista ‘Orizzonte Scuola’, commentando la bozza del ddl in via di approvazione, di un impegno che condurrà all’individuazione di decine di migliaia di vincitori della procedura concorsuale, i quali “nell'attesa dell'incarico a tempo indeterminato (dato che le graduatorie saranno triennali) avranno la priorità nel conferimento delle supplenze da graduatorie di istituto”.
Anief non ha dubbi: l’attivazione di un nuovo “concorsone” è un motivo in più per assumere subito tutti gli abilitati in attesa del ruolo. Che sono il doppio di quelli indicati dal ministro Giannini solo qualche giorno fa. “Perché circa l'80% dei contratti conferiti al 30 giugno negli ultimi quindici anni può essere tranquillamente riconvertito al 31 agosto: i posti liberi su cui poter assumere da subito i docenti precari sono oltre 90mila”, spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir.
“Se a questi posti aggiungiamo quelli derivanti dal turn over, conseguente a pensionamenti con effetto 1° settembre 2015, si parla di circa 30mila unità, i circa 15mila posti già vacanti al 31 agosto e l’organico funzionale che l’Esecutivo si appresta a varare, si raggiunge quota 150mila. Ma non finisce – dice ancora Pacifico - perché se il Governo ha intenzione veramente di introdurre la Buona Scuola, ha l’obbligo di ripristinare i 200mila posti tagliati dalla riforma Gelmini. Arrivando in tal modo a collocare tutte le 350mila unità di personale, oggi in attesa dell’immissione in ruolo, compresi gli abilitati delle graduatorie d’Istituto e gli idonei e vincitori di vecchi concorsi mai assunti. Ma basta con i sotterfugi e le manfrine: le immissioni in ruolo vanne fatte tutte e subito, già nel corso della prossima estate”.
“Altrimenti – continua il sindacalista Anief-Confedir – qui si rischia di inficiare il regolare avvio del nuovo anno scolastica: se si continuano a ritardare i termini di approvazione del decreto sulla scuola, potremmo trovarci, a settembre, con le scuole costrette ad effettuare cambi di docenti in corsa e a subire le assunzioni d’ufficio dei giudici. Il Governo farebbe bene a valutare questo aspetto: i tribunali, infatti, continuano a condannare il Miur alla stabilizzazione dei precari storici ricorrenti, con indennizzi che vanno dai 30mila ai 50mila euro a lavoratore”.
Per approfondimenti:
La lista delle scuole dove puoi votare Anief
Il volantino con il programma elettorale ANIEF
Buona Scuola – Assunzioni precari, Governo ci ripensi: meglio un decreto legge
Riforma stipendi, bozza riforma: "immeritevoli" soggetti a verifiche. Non ci saranno risorse in più. Valutazione triennale (Orizzonte Scuola del 3 marzo 2015)