Si tratta di un quarto degli aspiranti docenti che si aspettava il Miur entro il prossimo 30 marzo. Il sindacato auspica che l’amministrazione riesca quanto prima a risolvere le difficoltà, in vista di un probabile intasamento di richieste di accesso al sistema telematico negli ultimissimi giorni.
Anief, intanto, comunica che sono da aggiungere al computo delle iscrizioni al concorso, anche altri 8mila docenti precari che, secondo il più che discutibile regolamento ministeriale, non avrebbero potuto partecipare ma che hanno fatto ricorso con il sindacato: si tratta di docenti, tutti in possesso di regolare titolo di studio, appartenenti a quindici categorie di insegnanti illegittimamente estromessi dalle prove.
Marcello Pacifico (presidente Anief): vogliamo ripetere i successi del 2012, quando furono estromessi senza validi motivi migliaia di laureati e docenti precari, ma che con il nostro appoggio hanno partecipato al concorso, per poi vederselo validare dal Consiglio di Stato. Per questo, permetteremo sino all’ultimo giorno utile, la presentazione della domanda alle tante figure professionali lasciate fuori. A confermare la nostra tesi è anche la Legge 107/2015, che attraverso i commi 79 e 80, dal prossimo anno scolastico dà facoltà ai presidi di individuare anche personale privo di abilitazione all’insegnamento.