Sul gruppo Facebook - Anief Umbria https://www.facebook.com/groups/141048589323181
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Una buona notizia sul fronte del bonus per la formazione arriva per i tantissimi docenti precari - o di ruolo con anni di precariato da recuperare a partire dal 2016 - della scuola italiana che troppo spesso si vedono discriminati rispetto ai loro colleghi di ruolo, pur assolvendo i medesimi obblighi di servizio. Il Consiglio di Stato, con sentenza numero 1842 del 16 marzo 2022 resa dalla sezione VII, ha accolto il ricorso presentato nel 2016 da numerosi docenti della religione cattolica con contratto a tempo a determinato, riconoscendo anche ad essi il diritto di usufruire della c.d. Carta del Docente di 500 euro. Decisione che è stata subito condivisa dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Torino con sentenza pronunciata il 24 marzo 2022. Il Giudice del Lavoro, in particolare, accogliendo il ricorso presentato da un docente precario attraverso il sindacato Anief, ha affermato che il beneficio della c.d. Carta del Docente deve essere riconosciuto anche al docente a tempo determinato “atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del Ccnl di categoria l’amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, strumenti risorse e opportunità che garantiscono la formazione in servizio”. “Si tratta”, spiega Daniela Rosano, segretario generale e presidente regionale di Anief Umbria, “di una grande soddisfazione per il sindacato Anief, sempre in prima linea per tutelare i diritti dei docenti. La legge n. 107/2015, che ha introdotto la carta del docente, ha escluso ingiustamente il personale docente precario da questo beneficio e per questo l’Anief, già nel 2016 si è attivata con numerose iniziative, sindacali e giudiziarie, per far riconoscere a tutto il personale il bonus per la formazione. In attesa di un intervento del legislatore che potrebbe anche non agire, l’unico modo affinché i docenti possano vedersi riconosciuto il proprio diritto a beneficiare del bonus per la formazione è quello di rivolgersi al Tribunale con la presentazione di un ricorso sul quale i legali di Anief Umbria, avvocati Francesco Cerotto, Agnese Franceschini e Melissa Cogliandro, sono già a lavoro”. Per ogni informazione è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Una buona notizia sul fronte del bonus per la formazione arriva per i tantissimi docenti precari - o di ruolo con anni di precariato da recuperare a partire dal 2016 - della scuola italiana che troppo spesso si vedono discriminati rispetto ai loro colleghi di ruolo, pur assolvendo i medesimi obblighi di servizio. Il Consiglio di Stato, con sentenza numero 1842 del 16 marzo 2022 resa dalla sezione VII, ha accolto il ricorso presentato nel 2016 da numerosi docenti della religione cattolica con contratto a tempo a determinato, riconoscendo anche ad essi il diritto di usufruire della c.d. Carta del Docente di 500 euro. Decisione che è stata subito condivisa dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Torino con sentenza pronunciata il 24 marzo 2022. Il Giudice del Lavoro, in particolare, accogliendo il ricorso presentato da un docente precario attraverso il sindacato Anief, ha affermato che il beneficio della c.d. Carta del Docente deve essere riconosciuto anche al docente a tempo determinato “atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del Ccnl di categoria l’amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, strumenti risorse e opportunità che garantiscono la formazione in servizio”. “Si tratta”, spiega Daniela Rosano, segretario generale e presidente regionale di Anief Umbria, “di una grande soddisfazione per il sindacato Anief, sempre in prima linea per tutelare i diritti dei docenti. La legge n. 107/2015, che ha introdotto la carta del docente, ha escluso ingiustamente il personale docente precario da questo beneficio e per questo l’Anief, già nel 2016 si è attivata con numerose iniziative, sindacali e giudiziarie, per far riconoscere a tutto il personale il bonus per la formazione. In attesa di un intervento del legislatore che potrebbe anche non agire, l’unico modo affinché i docenti possano vedersi riconosciuto il proprio diritto a beneficiare del bonus per la formazione è quello di rivolgersi al Tribunale con la presentazione di un ricorso sul quale i legali di Anief Umbria, avvocati Francesco Cerotto, Agnese Franceschini e Melissa Cogliandro, sono già a lavoro”. Per ogni informazione è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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