Intanto i docenti e gli Ata si devono accontentare di 5 euro ad aprile. Pacifico lancia un appello al ministro Bongiorno: sblocchi la certificazione della rappresentatività e avvii i tavoli di confronto per non smentire il Governo del Cambiamento
Sul breve periodo, le risorse destinate al contratto di lavoro nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre, approvate dal Consiglio nazionale Anief pochi giorni fa in una piattaforma realizzata nel decennale del sindacato, sono già presenti nel comparto: riguardano i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera. Marcello Pacifico (Anief): Stiamo indicando la via sul breve periodo, ma bisogna reperire le risorse utili a recuperare il divario registrato nell'ultimo decennio e ad allineare all'inflazione gli stipendi anche per il 2020/21. Serve la volontà, come è stato fatto col Reddito di Cittadinanza. Il Governo guardi ai compensi assegnati in Europa invece di concentrarsi sulla crociata della regionalizzazione, che condurrebbe verso assurde gabbie salariali
Gli stipendi dei docenti e Ata della scuola italiana continuano ad essere nemmeno paragonabili a quelli dell’Europa, dove si percepisce in media tra i 30% e il 50% in più. E continuano ad essere di gran lunga i più bassi della pubblica amministrazione. È tutto dire, inoltre, che le retribuzioni medie di docenti e Ata, pari a circa 29 mila euro lordi annuali, hanno perso mille euro di potere d’acquisto solo negli ultimi sette anni, come conseguenza blocco contrattuale tra il 2008 e il 2016 e del mancato recupero dell'inflazione nell’ultimo triennio. Mentre in altri Paesi a noi vicini, come la Germania, la media d’incremento è stata di 3.825 euro in attivo: il dipendente tedesco nel 2010 godeva già in media di una retribuzione lorda più alta di quello italiano, collocandosi a quota 35.621 e nel 2017 è salito a 39.446 euro.
La proposta del sindacato
Come risolvere questa diversità di trattamento in presenza delle ristrettezze di bilancio? Come si può aumentare il compenso dei dipendenti della scuola di 200 euro almeno al mese, avvicinandoli finalmente ai compensi europei, senza gravare sulle casse dello Stato? Anief ha calcolato che per cominciare a parlare di stipendi equi ed in grado di fronteggiare il costo della vita, servirebbero aumenti minimi di 200 euro al mese. Per raggiungere questo risultato, il giovane sindacato ha trovato una soluzione senza oneri ulteriori per lo Stato: utilizzare i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera del docente. Andando così a trovare quelle risorse aggiuntive a quelle emesse dal Governo con la recente Legge di Stabilità, per coprire la cosiddetta “perequazione”.
Con quei soldi, si potrebbero coprire i finanziamenti per il prossimo triennio, rispondendo così all’impoverimento degli stipendi degli insegnanti, valorizzando al massimo il loro ruolo professionale, ma anche predisponendo il passaggio di livello funzionale del personale Ata: per il lavoro svolto da amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, l’urgenza non è infatti da meno, perché negli ultimi anni le competenze e responsabilità sono mutate in modo sensibile. La progressione economica, inoltre, dovrà riguardare anche il personale precario e supplente breve, con una profonda modifica alle norme relative alla ricostruzione di carriera.
Il commento del presidente Anief
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è ora di dire basta alla firma di contratti che non recuperano nemmeno l’aumento del costo della vita e sviliscono la funzione docente e chi lavora nella scuola dell’autonomia. Il nostro ufficio legislativo ha trovato le risorse per garantire aumenti di quasi 3 mila euro annui a dispetto delle poche centinaia di euro autorizzate dal Parlamento. È bene, certamente, che il ministro per la PA, Giulia Bongiorno, faccia il suo mestiere: autorizzi le linee d’indirizzo per firmare l’accordo quadro e avviare i tavoli per la firma del nuovo contratto, e reperisca in Consiglio dei ministri le risorse necessarie per dare ai lavoratori pubblici degli aumenti veri”.
“In attesa di essere convocati dalla ministra Bongiorno, anche per ratificare la nostra rappresentatività, ad un anno dalle ultime elezioni Rsu che l’hanno decretata, continuiamo la nostra battaglia legale per il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale nel periodo 2015-2018, in modo da recuperare almeno il 50% del tasso Ipca non aggiornato dal settembre 2015. E rivendichiamo, sempre rivolgendoci al giudice, migliaia di euro per i mancati arretrati, vista l’irrisorietà di quelli corrisposti ad aprile con una quota forfetaria indecente. L’aumento di questo mese di 5 euro scarsi è solo un segnale, non certo un obiettivo raggiunto”, conclude il sindacalista.
Il sindacato ricorda che tutti i lavoratori della PA interessati al ricorso contro i mini aumenti stipendiali possono ancora chiedere il modello di diffida al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Anche per questo si sciopera il 17 maggio.
SCUOLA: STIPENDI EUROPEI
Grado |
Primaria inizio |
Primaria fine |
Media inizio |
Media fine |
Superiore inizio |
Superiore fine |
Italia |
23.051 |
33.884 |
24.489 |
37.211 |
24.489 |
38.901 |
Olanda |
34.760 |
54.726 |
36.891 |
54.726 |
36.891 |
75.435 |
Austria |
34.595 |
62.710 |
34.595 |
62.710 |
34.595 |
71.377 |
Norvegia |
40.066 |
47.196 |
40.066 |
47.196 |
50.317 |
52.214 |
Germania |
46.984 |
62.331 |
52.818 |
69.353 |
53.076 |
76.770 |
Lussemburgo |
110.718 |
153.120 |
110.718 |
153.120 |
110.718 |
153.120 |
Ufficio Studi Anief su ultimi dati Eurydice compensi docenti europei (a.s. 2016/17)
PER APPROFONDIMENTI:
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