Giungono in queste ore numerose richieste di chiarimenti da parte di docenti di Torino e provincia, in particolare diplomati magistrale che hanno subito la revoca del contratto stipulato con riserva in seguito a contenzioso per inserimento in GaE, preoccupati per la validità del loro anno di prova.
“Con la riapertura della scuola potrebbe esserci un lieve incremento dell’indice di trasmissione: come sta avvenendo all’estero, potrebbe esserci qualche lieve incremento. La nostra preoccupazione è quella di tenere il sistema scolastico sotto controllo”: a dirlo è stato oggi Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ascoltato durante un’audizione in Commissione Cultura alla Camera, nella Sala del Mappamondo. Le sue parole hanno confermato i timori espressi dal sindacato: “Tutti i paesi, non solo l’Italia, sono alle prese con la riapertura in sicurezza delle scuole. Ci sono dei rischi – ha continuato Miozzo - lo sappiamo. Stiamo guardando con molta attenzione all’attuale trend epidemiologico, c’è un lieve aumento di casi ma si tratta di dati in fondo attesi”.
“Le parole del coordinatore del Cts – commenta Marcello Pacifico, leader dell’Anief – non ci tranquillizzano più di tanto. Restiamo convinti che occorrano regole chiare sulla prevenzione, quindi agevolando al massimo la somministrazione del test sierologico a docenti e Ata che chiedano espressamente di attuarlo, a differenza della confusione che regna sovrana in questi giorni”. Oggi il presidente del giovane sindacato ha dichiarato a Italia Stampa che “occorre fare chiarezza su chi deve somministrare questi esami, se il medico di base o no, evitando il rimpallo con le Asl. Poi ci sono province dove l’adesione al test sierologico, a cui nei casi positivi deve eseguire il tampone per la conferma, è stata massiccia; in altre province invece molto meno”. Come rimangono da superare i problemi dalla mancanza degli spazi e del distanziamento fisico: “Serve sicuramente una check list su tutto quello che è stato chiesto e non si è ottenuto, da parte di ogni singola scuola” attraverso dei monitoraggi degli istituti, ha sottolineato Pacifico.
Boom di richieste di maggiore riconoscimento dei titoli conseguiti all’interno delle nuove domande per l’inserimento nelle nuove Gps. “A proposito delle Graduatorie provinciali per le supplenze – ha dichiarato Marcello Pacifico in una video-intervista rilasciata alla testata Teleborsa - migliaia di docenti precari hanno chiesto di ricorre per un motivo semplice: hanno riscontrato che i loro titoli di studio che erano stati sempre valutati nelle graduatorie d’istituto nella seconda e terza fascia, permettendo loro in questi anni di svolgere diverse supplenze e maturare quindi maggiore esperienza. Tutto ad un tratto, questi titoli non valgono più nella prima e seconda fascia Gps perché la nuova tabella di valutazione titoli e in base all’Ordinanza ministeriale” non sono più considerati allo stesso modo”.