Nell'Unione Europea i contratti a tempo indeterminato full time sono scesi dal 62% nel 2003 al 59% nel 2014; la percentuale di contratti a tempo determinato è del 7%; lavoro temporanei/a termine, part time e freelance/autonomi rappresentano rispettivamente l'1,5%, il 7% e il 10% dell'occupazione totale. Il 4% dei cittadini dell'Unione Europea ammette di aver svolto un lavoro non in regola/in nero negli ultimi 12 mesi (2016). In Italia, per il centro studi Anief, la situazione è ancora più drammatica nella scuola dove i dati sono doppi rispetti a quelli rilevati in Europa (13/15%): si è passati per il solo personale docente da 115 mila supplenze annuali o al termine delle attività didattiche nell'anno scolastico 2010/2011 alle attuali 205 mila e ai 40 mila del personale Ata, con l'eliminazione della figura del ricercatore a tempo indeterminato