ROMA, 10 MAR - "Quando, tra poco più di un anno, avremo la nuova maturità, viene da chiedersi come faranno i privatisti a essere ammessi e ad affrontare la prova orale, dal momento che non hanno svolto questo genere di attività formative divenute nel frattempo imprescindibili". Lo afferma l'Anief sottolineando anche la mancanza del regolamento che tutela gli stagisti. "Servono regole chiare e tutele vere per evitare - afferma il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - che gli studenti rimangano esposti ai fenomeni di sfruttamento, di cui oggi purtroppo abbiamo spesso riscontro, così come bisogna dare risposte a chi si presenta da privatista. Oltre che far decollare l'interesse degli imprenditori: senza incentivi veri, 'accesi' anche dal Ministero del Lavoro, il progetto è destinato a naufragare".
PALERMO, 6 MAR - Su 700 mila insegnanti di ruolo in Italia appena il 15% ha potuto finora usufruire della carta docente, il bonus da 500 euro per l'aggiornamento professionale e spendibile dal 30 novembre per l'acquisto di libri di testo, cinema e teatri. A causa anche di problemi telematici. A denunciarlo è l'Anief, l'associazione nazionale degli insegnanti. "La maggioranza dei docenti - dice il presidente dell'Anief Marcello Pacifico - non ha potuto usufruire del bonus. A causa di un errore del sistema telematico del ministero dell'Economia e delle Finanze soltanto alcuni enti, sia spa e srl, sono stati inseriti nel sistema. Chiediamo che il Ministero autorizzi altri enti per consentire ai professori di usufruire di questa opportunità per gli acquisti di libri e per l'aggiornamento professionale". A Palermo, ad esempio, molti docenti hanno avuto disagi nell' individuare gli esercizi commerciali, come librerie, cinema e teatri, convenzionati nei quali spendere la somma a loro destinata per la formazione dalla cosiddetta "La Buona scuola". "Ho riscontrato qualche difficoltà già a fine novembre - dice Elena Mancuso, docente di Italiano e Latino a Palermo - poi ho cominciato a usufruire della carta del docente da metà dicembre, per via del numero esiguo di esercizi convenzionati. Ancora oggi sono pochi quelli presso cui è possibile utilizzarla". "Purtroppo però - ha sostenuto, nei giorni scorsi l'Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) - non tutti gli esercenti che desiderano fornire il servizio agli insegnanti lo possono fare a causa di un intoppo burocratico che la Aires ha segnalato alla Presidenza del Consiglio e al Miur a dicembre. Il problema consiste nella mancata inclusione di alcuni codici Ateco nell'elenco di quelli automaticamente accettati dalla piattaforma informatica messa a punto da Sogei per conto del Ministero". (ANSA).