Il testo approdato in G.U. completa le informazioni contenute nel decreto ministeriale n. 995, pubblicato in G.U. il 9 febbraio scorso, contiene tutte le informazioni utili alla presentazione delle domande, ai requisiti utili per parteciparvi, all’espletamento del concorso e alla composizione delle commissioni. Il Miur conferma che gli aspiranti insegnanti che sosterranno una prova orale (il punteggio massimo è di 40 punti) saranno inseriti in una graduatoria di merito, anche in virtù del punteggio derivante dai titoli posseduti e dal servizio pregresso (massimo 60 punti). Le docenti e i docenti vincitori del concorso per l’immissione in ruolo dovranno poi superare con una valutazione positiva un anno di formazione e di tirocinio. Nel corso di questo anno la loro attitudine all’insegnamento verrà valutata anche con visite in classe.
Lo studio legale Anief ribadisce che il concorso prevede delle esclusioni illegittime di diverse categorie di precari regolarmente abilitati: si impugna, quindi, l’esclusione degli idonei dei concorsi precedenti, dei docenti diplomati ITP, ISEF, Accademie o Conservatori non ancora inseriti in II fascia graduatoria d'istituto o inseriti dopo il 30 maggio 17, degli abilitati all'estero, diplomati magistrale, educatori e laureati in SFP. Contestata anche la cancellazione da GaE, Graduatorie di Merito e d’Istituto per gli ammessi al Fit. Ricorsi in arrivo, infine, per tabella di valutazione dei titoli laddove non riconosce nel curricolare il servizio prestato sul sostegno e nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio prestato a tempo indeterminato nelle scuole statali o paritarie. Anief invita il personale danneggiato a presentare la domanda dal 20 febbraio al 22 marzo, con modalità cartacea, previa adesione ai ricorsi on line da inviare entro martedì 20 febbraio.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’esclusione a priori di tanti abilitati o abilitandi non è giustificabile. Come non si comprende per quale motivo chi ha conseguito il titolo dopo il 30 maggio scorso debba rimanere fuori. Quella che doveva essere una ‘Fase transitoria’, riservata in primis a tutti gli abilitati, per consentire una valutazione non selettiva e una serena valutazione corretta di tutto il servizio prestato, anche quello su sostegno, finalizzata all’inserimento nelle graduatorie regionali di pre-ruolo, sta diventando l’ennesimo motivo di disputa gratuita. Lo stesso errore è stato fatto con le tabelle di valutazione dei titoli. E ancora una volta la colpa del contenzioso non potrà essere ascritta al sindacato che ha il precipuo compito di difendere i lavoratori, ma ad una amministrazione scolastica che non vuole applicare le più elementari norme sul diritto.
Approda in Gazzetta Ufficiale, la n. 14, il concorso per il reclutamento a tempo indeterminato del personale docente precario già abilitato nella scuola secondaria di primo e secondo grado, come previsto dalla Legge 107/2015 e dal decreto legislativo n. 59 del 13 aprile scorso sul nuovo reclutamento: il bando, che completa le informazioni contenute nel decreto ministeriale n. 995, pubblicato in G.U. il 9 febbraio scorso, contiene tutte le informazioni utili alla presentazione delle domande, ai requisiti utili per parteciparvi, all’espletamento del concorso e alla composizione delle commissioni.
Le candidature potranno essere prodotte dalle ore 9.00 di martedì 20 febbraio sino alle 23.59 del 22 marzo prossimi, esclusivamente on line attraverso il sito dedicato. L’accesso rimane riservato ai docenti in possesso di abilitazione, compresi quelli di ruolo, e consentirà agli abilitati inseriti entro il 30 maggio 2017 nelle Graduatorie ad esaurimento o nella seconda fascia delle Graduatorie d’istituto di collocarsi nelle nuove graduatorie di merito regionali previste dalla Legge di riforma 107/2015.
Per quanto riguarda lo svolgimento del concorso, riassume il Miur, “le aspiranti e gli aspiranti insegnanti che sosterranno una prova orale (il punteggio massimo è di 40 punti) saranno inseriti in una graduatoria di merito, anche in virtù del punteggio derivante dai titoli posseduti e dal servizio pregresso (massimo 60 punti). Le docenti e i docenti vincitori del concorso per l’immissione in ruolo dovranno poi superare con una valutazione positiva un anno di formazione e di tirocinio. Nel corso di questo anno la loro attitudine all’insegnamento verrà valutata anche con visite in classe”.
Lo studio legale Anief ribadisce che il concorso, bando compreso, prevede delle esclusioni illegittime di diverse categorie di precari regolarmente abilitati: ad iniziare dal fatto che solo per gli ITP si richiede l'iscrizione entro il 31 maggio nelle graduatorie d'istituto, né può essere assunta la data del 31 maggio quale termine ultimo per conseguire l'abilitazione quando le domande scadono il 22 marzo e fino al 30 giugno si può conseguire il titolo su sostegno. Questo perché se è consentita la partecipazione di chi è inserito con riserva nelle GaE o nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto entro il 31 maggio, lo stesso inserimento con riserva è da contestare visto che il titolo di per sé richiesto per l'inserimento è abilitante all’insegnamento.
Allo stesso modo, l'esclusione poi dei docenti abilitati per la primaria e per l'infanzia dalle nuove graduatorie di merito nazionali viola in modo esemplare il principio di parità di trattamento all'interno dello stesso personale docente, fatto di per sé ancora più grave in assenza di un provvedimento urgente che disponga la riapertura delle GaE e consenta l'immissione in ruolo dei precari. Il giovane sindacato contesta poi la tabella di valutazione dei titoli laddove non riconosce nel curricolare il servizio prestato sul sostegno: la mancata valutazione del servizio svolto su posti di sostegno, da sempre valutato nelle GaE, penalizza e discrimina tutti quei docenti che hanno prestato servizio agli alunni con disabilità, grazie anche alle competenze curricolari in loro possesso.
Inoltre, la tabella di valutazione dei titoli per l'attribuzione del punteggio ai fini dell'inclusione nelle Graduatorie Regionali di Merito degli Abilitati risulta illegittima per tutti gli abilitati, nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio prestato a tempo indeterminato nelle scuole statali o paritarie. Anief, forte del precedente successo che ha portato la Corte Costituzionale a bacchettare il Miur e annullare un altro pezzo della Legge 107/2015 per la mancata previsione della loro partecipazione ai concorsi previsti dal D.Lgs. n. 59/2017, attiva la procedura di preadesione al ricorso che sarà confermato in caso il Miur non provveda ad emanare i richiesti chiarimenti in merito alla corretta valutazione del servizio di ruolo
Anief ha inoltre deciso di impugnare l’illegittima esclusione dei diplomati presso ISEF, Conservatori e Accademie di Belle Arti, degli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, degli idonei a precedenti concorsi, di coloro che conseguiranno la specializzazione su sostegno dopo il 30 giugno 2018 e degli abilitati presso Accademie e Conservatori non inseriti in GI o inseriti dopo il 30 maggio 2017. È quindi previsto uno specifico ricorso contro la mancata indizione di un concorso riservato per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (per diplomati magistrale e laureati SFP) nonché per il personale educativo. Infine, è stato attivato un contenzioso per contestare la cancellazione da tutte le graduatorie di precedente inclusione (Gae, GI, GM) di coloro che saranno ammessi al terzo anno di FIT.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, “l’esclusione a priori di tanti abilitati o abilitandi non è giustificabile. Come non si comprende per quale motivo chi ha conseguito il titolo dopo il 30 maggio scorso debba rimanere fuori. È chiaro che si è messa in atto una discriminazione tra candidati in possesso degli stessi titoli d’accesso. Quella che doveva essere una ‘Fase transitoria’, riservata in primis a tutti gli abilitati, per consentire una valutazione non selettiva e una serena valutazione corretta di tutto il servizio prestato, anche quello su sostegno, finalizzata all’inserimento nelle graduatorie regionali di pre-ruolo, sta diventando l’ennesimo motivo di disputa gratuita”.
“Lo stesso errore è stato fatto con le tabelle di valutazione dei titoli: vogliamo rimanere fiduciosi che il Miur provveda con sollecitudine ad effettuare le dovute rettifiche o integrazioni. Altrimenti, i ricorsi saranno inevitabili. In tal caso, ancora una volta – conclude il presidente Anief – la colpa del contenzioso non potrà essere ascritta al sindacato che ha il precipuo compito di difendere i lavoratori, ma ad una amministrazione scolastica che non vuole applicare le più elementari norme sul diritto”.
A tutti i precari colpiti da tali decisioni cervellotiche che hanno intenzione di presentare ricorso con Anief si chiede di pre-aderire entro martedì 20 febbraio sul portale del giovane sindacato. Dopo tale data, Anief fornirà indicazioni per la presentazione della domanda di ammissione al concorso delle categorie escluse attraverso un modello cartaceo ove, come è probabile, non fosse possibile procedere attraverso istanze online. Per pre-aderire al ricorso è sufficiente CLICCARE QUI, selezionare il ricorso di proprio interesse e completare la procedura di preadesione online.
Il sindacato, infine, ricorda che, in collaborazione con Eurosofia, ente di formazione qualificato dal MIUR ai sensi della direttiva 170/2016 da anni impegnato nella preparazione per il superamento delle prove concorsuali, seguirà gli aspiranti nei loro percorsi formativi, supportandoli attraverso corsi di preparazione, consolidando le conoscenze e creando una fitta rete di attività di tutoraggio formativo affidato a docenti qualificati. Per maggiori informazioni è possibile chiamare i numeri 091.7098311 - 357 oppure scrivere un’email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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