CISL e UIL si lamentano dei ritardi per i pagamenti del 2011, ma nascondono ai lavoratori che questi soldi sono da considerare “una tantum” come per il 2010, perché gli anni 2010-2013 non sono recuperabili ai fini della progressione della carriera, come risulta anche dai nostri cedolini, da gennaio 2011.
I soldi avuti nella busta paga a seguito del mancato riconoscimento degli scatti per il 2010, così come quelli per il 2011 - se saranno trovati dal Miur, visto che la Corte dei conti nel mese di novembre ha certificato l’inconsistenza del fondo dei tagli - sono da considerare come un gettone che non è valido per legge (né lo potrà essere anche quando migliorerà la situazione economica) ai fini della posizione contributiva (avanzamento di carriera, maggiore pensione), perché gli anni di servizio prestati tra il 2010 e il 2013 non possono essere calcolati come anzianità.
Non è un caso se il decreto interministeriale (Gelmini, Tremonti, Brunetta) n. 3 del 14 gennaio 2011 conferma quanto sopra detto, dopo che con un clic, nel cedolino unico di gennaio 2011 di tutti i dipendenti della scuola, è stata spostata d’ufficio di due anni la data in cui si sarebbe maturato lo scatto di anzianità come riportata nel cedolino di dicembre 2010. Addirittura, dal MEF avvertivano che il personale soprannumerario – non idoneo che doveva andare obbligatoriamente, in anticipo, in pensione in base a una certa anzianità di servizio – non poteva più andarci se considerava l’anno prestato nell’a. s. 2010-2011.
Ma i sindacati, invece di proclamare uno sciopero o informare i lavoratori, continuano a perseguire la politica del panem et circenses perché due euro in più nel portafoglio, prima del voto per le elezioni RSU non si negano a nessuno, anche se non varranno per la progressione di carriera e per la pensione. Questi sindacati, poi, nascondono chiaramente che essi stessi hanno firmato un’intesa con il Governo, il 4 febbraio 2011, tradotta in atto di indirizzo all’ARAN pochi giorno dopo, il 17 febbraio, che cancella dal 2014 gli stessi scatti di anzianità per tutti i lavoratori della scuola, in ragione dell’adozione del principio meritocratico voluto dal decreto legislativo 150/09 (Brunetta), emanato con la loro complicità, visto che lo stesso decreto ne ha prorogato la rappresentatività negli ultimi tre anni, impedendo lo regolare svolgimento delle elezioni RSU.
Se avessero ragione loro e se fossero trovate le risorse anche per il 2011, ci si aspetterebbe subito, insieme ai soldi (dati per il biennio), anche un nuovo clic che riporti l’anzianità nel cedolino attuale al biennio registrato nel cedolino del 2010. Ma questo non sarà possibile, perché la legge parla di anni di servizio non recuperabili, la prova che questi soldi te li poteva dare anche il primo che passa per la strada, ma non per questo tu li puoi far valere per la progressione di carriera o la pensione. Per questa ragione, subito dopo l’adozione della legge 122/2010, abbiamo deciso di ricorrere al Giudice del lavoro: il contratto non può essere bloccato, né gli scatti, come gli articoli 36 e 39 della Costituzione prescrivono. L’Italia è una repubblica democratica ancora fondata sul lavoro, articolo 1. Il lavoro è sacro e connaturato con la natura dell’uomo. Vogliamo il rispetto del diritto, non l’elemosina. Se vuoi pre-aderire ai ricorsi, è ancora possibile scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Se vuoi mandare a casa, invece, questi sindacalisti, basta candidarti per la lista Anief nella tua scuola o trovare un candidato entro l’8 febbraio. Vota la lista Anief nel mese di marzo. Se non trovi la lista Anief non votare questi sindacati per non farti, almeno, prendere più in giro. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Anief è dalla tua parte.