Anief-Confedir ricorda che per effetto del D.P.R. n. 122 del 4 settembre 2013 si è sancita la nullità, a partire dal 2011, dell'accordo sulla copertura degli scatti automatici: aumenti e arretrati, in pratica, vanno considerati mere indennità. Dal MOF verranno sottratti 400 milioni di euro per pagare una quota 'una tantum'. Aveva ragione l’Anief: siccome l’anzianità di carriera persa nel quadriennio 2011-2014 non sarà più recuperabile, l’unica via percorribile rimane quella del tribunale.
Continua la manfrina tra l’amministrazione scolastica ed i sindacati “nobili”. Il 22 novembre il Miur ha comunicato a Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di aver reperito dei fondi per una parziale copertura degli scatti di anzianità del 2012: a fronte dei circa 570 milioni di euro necessari, tra coperture arretrate e attuali, Viale Trastevere ha detto da poter mettere sul piatto appena 120 milioni di euro. Si tratta di una cifra talmente misera da alimentare solo l’amarezza per la sempre minore considerazione che rappresentanti governativi, decisori politici e componenti dell’amministrazione scolastica detengono nei confronti del personale della scuola.
La differenza per arrivare ai 570 milioni utili alla copertura degli scatti di anzianità verrà infatti prelevata anche stavolta dai fondi interni all’amministrazione, quelli in particolare destinati al Miglioramento dell’offerta formativa dei nostri alunni. Agli 8mila istituti scolastici, quindi, andrà corrisposto poco più della metà di quanto dovuto: ai 985 milioni di euro da destinare alle scuole dovranno essere sottratti i 400 milioni di euro mancanti per gli scatti automatici.
Peccato che per il secondo anno consecutivo questo sacrificio sarà di fatto inutile: il ridimensionamento dei progetti a sostegno delle scuole a rischio, delle cosiddette funzioni strumentali a completamento della didattica, degli incarichi specifici del personale non docente, dell'attività motoria nella scuola primaria, dei finanziamenti per le competenze accessorie del personale comandato e il dimezzamento del Fis, il fondo per l'istituzione scolastica, serviranno infatti solo a corrispondere una quota 'una tantum'.
Come noto, con l'approvazione definitiva del D.P.R. n. 122 del 4 settembre 2013, pubblicato meno di un mese fa in Gazzetta Ufficiale, si è sancita la nullità, a partire dal 2011, dell'accordo sulla copertura degli scatti automatici: aumenti e arretrati, in pratica, vanno considerati mere indennità. E basta. Perché purtroppo non avranno effetti ai fini delle retribuzioni di carriera. Diventa così a dir poco illogica la scelta di andare a recuperare centinaia di milioni di euro dal MOF.
“Diventa quindi inutile il risultato raggiunto dai sindacati con l’amministrazione – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – semplicemente perché quei soldi non sono più recuperabili. C’è quindi davvero poco da essere soddisfatti. Il D.P.R. n. 122 ha infatti previsto che eventuali aumenti stipendiali attuati ‘a decorrere dall’anno 2011’ non avranno effetti sulla ricostruzione di carriera. Del resto, il nostro sindacato lo aveva detto, seppure in solitudine, in tempi non sospetti: l’anzianità di carriera persa nel quadriennio 2011-2014 non sarà più recuperabile”.
Anief ribadisce, quindi, che per assicurare la corresponsione di quei fondi sottratti in modo illegittimo, ai fini della carriera professionale, occorre presentare necessariamente ricorso in tribunale. “Gli altri sindacati – conclude amaramente il presidente Pacifico – hanno sbagliato strada: invece di seguire la via indicata dall’Anief, quella legale, si sono piegati al volere dell’amministrazione. Svendendo i diritti dei lavoratori, ancorché tutelati da un contratto nazionale, in cambio di una minima parte dell’obiettivo prefissato. E nel frattempo le nostre scuole vengono messe sempre più in ginocchio”.
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