Primo provvedimento favorevole ottenuto dai legali Anief sul diritto al pieno riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini del punteggio nelle procedure di mobilità. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Mirella Pulvento ottengono piena ragione per un nostro iscritto presso il Tribunale del Lavoro di Trieste con il riconoscimento dell’illegittimità del CCNI dello scorso 8 aprile, “nella parte in cui esclude l’attribuzione di punteggio al servizio prestato negli Istituti paritari” specificando che, in tal modo, si viola la normativa primaria di riferimento che impone di valutare i servizi di insegnamento prestati scuole paritarie “nella stessa misura prevista per il servizio prestato nelle scuole statali”. Anief ricorda che è possibile ottenere riconoscimento del servizio svolto negli istituti paritari anche ai fini della ricostruzione di carriera, aderendo allo specifico ricorso.
L’Anief ha ottenuto piena ragione, dunque, con un’ordinanza esemplare che dichiara irragionevole il comportamento del Ministero dell’Istruzione nel momento in cui ritiene di poter “equiparare il servizio reso nelle scuole paritarie a quello svolto nelle scuole statali ai fini della progressione nelle graduatorie ad esaurimento, al fine, dunque, di ottenere l’immissione in ruolo […] e non valutarlo, viceversa, nel contesto del medesimo quadro normativo e fattuale di riferimento, ai fini della mobilità”. Il nostro iscritto, ora, potrà rivendicare il giusto punteggio non riconosciutogli a seguito del servizio svolto nelle scuole paritarie e ottenere, di conseguenza, il trasferimento nell’Ambito effettivamente richiesto e a cui avrebbe avuto diritto se il MIUR avesse correttamente applicato la normativa primaria di riferimento.
L’Anief ricorda a tutti i docenti di ruolo che il servizio nelle scuole paritarie deve essere riconosciuto anche ai fini della ricostruzione di carriera e invita tutti gli interessati a dichiarare fin da subito, nella richiesta di ricostruzione di carriera da presentare presso la scuola di servizio entro il prossimo 31 dicembre, i servizi correttamente svolti negli Istituti paritari e ad aderire allo specifico ricorso promosso dal nostro sindacato.