Ormai inarrestabili i successi Anief presso i Tribunali del Lavoro di tutta Italia in favore dei docenti che hanno richiesto la valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini della mobilità 2016: ancora una condanna a carico del MIUR e operazioni di mobilità nuovamente da rivedere. Questa volta è il Giudice del Lavoro di Napoli Nord che, mutando il precedente orientamento grazie all'attento lavoro degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Michele Speranza e Elena Boccanfuso, accoglie in toto le loro richieste volte a rilevare come la prospettazione contenuta nel CCNI, che non riconosce utile ai fini del punteggio per la mobilità il servizio svolto nelle scuole non statali, risulta illegittima per evidente discriminazione e violazione dei “principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.)”. Confermato, anche, il principio che il servizio nelle scuole paritarie deve essere considerato anche ai fini della ricostruzione di carriera, per cui il nostro sindacato ha già promosso specifico ricorso.
La consolidata esperienza dei nostri legali e la professionalità con cui hanno pianamente presentato i motivi di diritto e la nuova giurisprudenza ottenuta dall'Anief nel corso degli ultimi mesi in favore dei docenti che avevano prestato servizio nelle scuole paritarie, hanno nuovamente fatto la differenza in tribunale ottenendo un provvedimento d'urgenza che rileva come, “sulla base delle più recenti pronunce della giurisprudenza di merito e alla luce delle molteplici disposizioni normative in materia di parità scolastica, che inducono questo Giudice a rivedere il proprio recente orientamento, si ritiene che non possono residuare dubbi circa l’illegittimità della contestata disposizione di CCNI che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio d’insegnamento svolto negli istituti paritari”. L'Ordinanza, chiara e puntuale nell'enucleare i motivi di diritto, evidenzia come la normativa primaria di riferimento (D.L. n. 255/2001) abbia “espressamente preso atto della equiparazione di servizi statali e paritari, disponendo che siano “valutati nella stessa misura”, né vi sarebbe ragione alcuna per limitare l’efficacia della suddetta disposizione legislativa alla formazione delle graduatorie per l’assunzione del personale docente statale e non nel caso di mobilità del medesimo personale e di ricostruzione di carriera”, in tal modo dando piena ragione alle tesi sostenute dal nostro sindacato anche in materia di riconoscibilità del servizio ai fini della carriera.
Ricorso Anief totalmente accolto, dunque, con la puntualizzazione che “diversamente opinando si perverrebbe ad una interpretazione della vigente normativa senz’altro contraria ai principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.), non essendovi ragione per discriminare, sia in sede di mobilità che ai fini della ricostruzione di carriera, tra servizi aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche” e MIUR soccombente costretto a rivedere le operazioni di mobilità 2016 con l'obbligo di “valutare, ai fini della graduatoria per la mobilità a.s. 2016/17 e seguenti, il servizio di insegnamento svolto dal ricorrente in istituto scolastico paritario nella stessa misura in cui viene valutato il servizio statale”, con conseguente nuova attribuzione “della sede di servizio spettante in base al corretto punteggio di mobilità”. Il nostro sindacato ricorda a tutti i docenti interessati che è ancora possibile aderire allo specifico ricorso al fine di vedersi riconosciuto il servizio svolto nelle scuole paritarie anche ai fini della ricostruzione di carriera.