I Tribunali del Lavoro di Verona e La Spezia hanno dato ragione all'ANIEF e riconosciuto il diritto di due nostri iscritti, inseriti in IV fascia a seguito del D.M. 53/2012, all'inserimento all'interno della III fascia delle Graduatorie a Esaurimento d'interesse in virtù del principio del merito e del punteggio posseduto. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Piera Bianchi e Maria Maniscalco ottengono due nuove vittorie a carico del Ministero dell'Istruzione condannato anche al pagamento di 4000 Euro di spese di lite.
L'inserimento in IV fascia consentito dal MIUR con il D.M. n. 53/2012 - come da sempre sostenuto dall'ANIEF - risulta, infatti, illegittimo in quanto stravolge la logica che ha ispirato la norma istitutiva delle Graduatorie a Esaurimento, con l’effetto perverso di togliere ogni rilievo al merito dei docenti e per riaffermare il desueto criterio della mera anzianità di iscrizione in graduatoria per aver conseguito i titoli per l'ammissione nelle Graduatorie in data precedente. Tale considerazione discende proprio da quanto più volte espresso dalla Corte Costituzionale, laddove ha ribadito che “il mero dato formale della maggiore anzianità di iscrizione... <non può comportare> il totale sacrificio del principio del merito”, con particolare riguardo agli artt. 3, 51 e 97 della nostra Carta Costituzionale.
I Giudici hanno dato ragione all'ANIEF, dunque, riconoscendo che “né l’art. 401 del TU n. 297/94 né l’art. 2 della legge n. 124/99 di istituzione delle graduatorie uniche permanenti, hanno previsto l’articolazione delle stesse in scaglioni elaborati secondo una regola di precedenza cronologica, ponendo piuttosto quale criterio per determinare l’ordine progressivo dei docenti, anche in conseguenza di aggiornamenti e inserimenti nell’elenco, quello del punteggio posseduto dagli stessi e, quindi, quello del merito”.
L'ANIEF esprime piena soddisfazione per aver nuovamente ottenuto giustizia grazie alla sapiente professionalità dei propri legali riuscendo, ancora una volta, a salvaguardare principi di rango costituzionale pervicacemente violati dal MIUR. Il nostro sindacato rassicura i propri iscritti e persevererà con la propria azione di vigilanza e tutela della legalità in tutte le sedi opportune per continuare, come sempre, a dare voce ai loro diritti e a quelli di tutti i lavoratori della scuola.