Aveva ragione l'ANIEF: solo se si considerava la IV fascia delle GaE come fascia transitoria da abolire all'atto dell'aggiornamento 2014/2017, tale determinazione del MIUR poteva essere rispettosa dei principi costituzionali. Questo quanto emerso in Tribunale a seguito dell'ulteriore vittoria del nostro sindacato sulla questione dell'illecito posizionamento in IV Fascia, avvenuto a seguito del DM 53/2012, di alcune categorie di docenti laureati in SFP o abilitati tramite i corsi Cobaslid e AFAM. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Piera Bianchi ottengono un nuovo soddisfacente successo per il nostro sindacato e l'inserimento nelle dovute graduatorie di III fascia di un nostro iscritto, così come è suo diritto, in base al punteggio posseduto.
L'interpretazione sostenuta dall'ANIEF in udienza, grazie al prezioso intervento del nostro legale sul territorio Avv. Piera Bianchi, è stata ritenuta assolutamente condivisibile dal Giudice “in quanto costituzionalmente orientata secondo i chiarimenti offerti dalla Corte Costituzionale nella sentenza 41/2011, consentendo l'accesso ai pubblici uffici a tutti coloro che ne hanno titolo, senza aver riguardo al momento in cui tale titolo è stato conseguito e dunque secondo il criterio del merito”. Stabilito ciò, il Giudice ha accolto il ricorso constatando senza ombra di dubbio che “l'inserimento in IV fascia è meramente transitorio perché essa tende a raggruppare il personale docente che possiede uno specifico titolo di legge non precedentemente valutato, titolo da far valere in occasione del successivo aggiornamento della graduatoria a esaurimento, in cui il docente verrà inserito secondo il punteggio posseduto con il criterio dell'inserimento a pettine”.
Vittoria piena dell'ANIEF, dunque, e riconoscimento del diritto del nostro iscritto all'inserimento in III fascia delle graduatorie d'interesse in base al fondamentale principio del merito e non, come avrebbe voluto il MIUR, al mero dato formale di inserimento nelle GaE o, ancor peggio, di conseguimento del titolo di abilitazione posseduto. Una bella nuova lezione impartita al Ministero dell'Istruzione dal nostro sindacato, quindi: il diritto e il corretto posizionamento in graduatoria devono rispettare regole precise dettate dalla normativa specifica di riferimento e dalla nostra Costituzione laddove riconosce l'accesso ai pubblici uffici esclusivamente, e doverosamente, in base al merito.