Le Università con il solo TFA autorizzato dal Miur sulla previsione di posti vacanti e disponibili, negli ultimi anni, hanno specializzato 12.840 insegnanti di sostegno e abilitato altri 11.163 docenti nelle materie scientifiche di cui 2.759 per la scuola media dove la A059 è esaurita. Saranno 20 mila assunti in meno rispetto ai 100 mila previsti dalla legge, la metà dei 150 mila promessi, a dispetto dei 100 mila docenti rimasti fuori dopo aver pagato 3 mila € per conseguire l’abilitazione di Stato.
Anief aveva chiesto il loro inserimento ma è stata ignorata e ora la parola passa al Tar per sanare l’ennesima ingiustizia. Il 3 settembre 2014, il Governo Renzi approvava il documento chiamato La buona scuola con cui annunciava di voler assumere tutti i 150 mila precari delle Gae (Graduatorie ad esaurimento) e delle Gm (Graduatorie di merito) ignorando, però, tutti gli altri 100 mila precari, tra cui i 75 mila supplenti al 30 giugno delle graduatorie d’istituto che sono stati chiamati ancora l’anno scorso e lo saranno quest’anno proprio grazie all’aggiornamento triennale delle Gae che vincola i docenti in una provincia per un triennio - voluto dal ministro Gelmini nel 2011 (nel 2001 era annuale, dal 2004 biennale) e per colpa della chiusura delle ex Gp (graduatorie permanenti) - voluta dal ministro Fioroni nel 2006 (ma nel 2008 e nel 2012 in deroga sono avvenuti nuovi inserimenti).
A distanza di un anno, a seguito dell’approvazione della legge 107/2015, delle domande presentate dai precari inseriti nelle Gae-Gm e dell’offerta di posti relativa al piano straordinario deciso dal Parlamento e attuato dal Miur, però, saranno soltanto 80 mila i docenti assunti, la metà di quelli promessi, mentre un terzo degli abilitati continuerà a rimanere nelle Gae o perché ha un’abilitazione nell’infanzia le cui assunzioni per il momento sono stati rinviate o perché ha rifiutato dopo anni di precariato di abbandonare la propria casa e i propri affetti - a ragione, secondo l’ultima sentenza della Corte Europea che lo vorrebbe stabilizzato.
Ma il paradosso è che per almeno la metà delle 20 mila ultime assunzioni previste dalla legge, ma irrealizzabili secondo Repubblica, la motivazione risiede nell’assenza di insegnanti di materie scientifiche e di sostegno, quando in migliaia da mesi chiedono al Governo di poter essere assunti dopo che sono stati formati dalle Università e della Scuole (TFA) per svolgere questo nobile mestiere o hanno frequentato un corso universitario (PAS) per ottenere un certificato di abilitazione all’insegnamento a fronte di diversi anni di precariato o ancora hanno conseguito una laurea abilitante (SFP) o un’abilitazione all’estero.
E i numeri sono impietosi come lo dimostra la tabella.pdf elaborata dall’Anief.
Se si considerano soltanto i due cicli a numero programmato e chiuso per formare i giovani insegnanti del TFA (Tirocinio formativo attivo) che ha sostituito le SSIS, attivati proprio in base al fabbisogno rilevato dal Miur dei posti vacanti in organico per il triennio successivo c’è da gridare allo scandalo, dichiara Marcello Pacifico (presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal): 12.840 docenti hanno pagato 3 mila € per specializzarsi sul sostegno, 10.489 senza quelli per l’infanzia; 11.163 docenti si sono abilitati in materie scientifiche, 2.759 nella sola classe A59, quella esaurita per l’insegnamento di matematica nella scuola media. E a questi numeri bisogna sommare le migliaia di insegnanti abilitati con il PAS, la laurea in SFP o ancora il diploma magistrale.
Bastava un semplice emendamento, suggerito da Anief più volte al Governo e alle Commissioni parlamenti, per permettere a tutti i docenti precari (senza distinguerli in base alla graduatoria di appartenenza Gae, Gm, Gi) di partecipare al piano straordinario per avere tutti gli insegnanti sui posti messi a disposizione, ma per il Miur ora che li ha abilitati a loro caro prezzo questi precari sono diventati invisibili.
Per questa ragione, in 7 mila si sono rivolti al sindacato per ricorrere al Tar e chiedere giustizia dopo che hanno presentato una domanda cartacea - il sistema on-line non lo permetteva - per partecipare al piano straordinario di assunzione. Non esiste una spiegazione logica a quest’ennesima discriminazione: se abbiamo posti vacanti da coprire per legge e insegnanti abilitati dallo Stato perché non dobbiamo assumerli?