Replica del giovane sindacato alle dichiarazioni odierne rilasciate dal ministro Giannini, secondo cui “serve “una Schengen dei docenti per mettere a confronto le esperienze nei diversi paesi” anche se resta “il nodo dello stipendio che è ancora basso, come noi non vorremmo che fosse”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): non basta dire che quello delle retribuzioni basse è un tema centrale, che sta a cuore del Governo, se poi si mettono 8 euro lordi di aumento nella Legge di Stabilità per il rinnovo del contratto fermo nella scuola dal 2009 e nel frattempo divorato dell’inflazione di quasi 10 punti. Se si vuole davvero guardare all’Europa e ai paesi moderni allora si prenda in considerazione l’esempio di chi investe pesantemente nella formazione. Ci sono paesi, come la Germania, dove le buste paga degli insegnanti sono quasi il doppio di quelle dei docenti italiani e si può andare in pensione dopo 24 anni di contributi.
“Prima di investire nell’Erasmus anche per gli insegnanti, il ministro dell’Istruzione provveda ad adeguare i loro stipendi alla media europea”: così replica Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, alle dichiarazioni odierne rilasciate dal ministro Giannini, il quale ha anche ammesso che resta “il nodo dello stipendio che è ancora basso, come noi non vorremmo che fosse. Questo è un tema che ci sta a cuore”.
“Non basta dire che è un tema centrale, che sta a cuore del Governo, se poi mette 8 euro lordi di aumento nella Legge di Stabilità per il rinnovo del contratto fermo nella scuola dal 2009 e nel frattempo divorato dell’inflazione di quasi 10 punti”, dice ancora Pacifico. “Se si vuole davvero guardare all’Europa e ai paesi moderni – continua il sindacalista Anief-Cisal – allora si prendano in considerazione, anche nei fatti, l’esempio di chi investe pesantemente nella formazione dei propri giovani e nel giusto compenso dei loro formatori. Ci sono paesi, come la Germania, dove le buste paga degli insegnanti sono quasi il doppio di quelle dei docenti italiani e si può andare in pensione dopo 24 anni di contributi”.
Anief ricorda che, solo per rimanere in Europa, gli insegnanti spagnoli guadagnano in media fra i 32.000 e i 45.000 euro lordi l'anno, quelli tedeschi tra i 46.000 e i 64.000 euro. Invece i docenti italiani devono accontentarsi di uno stipendio annuo che oscilla fra 24.000 e 38.00 euro. Si tratta di dati pubblici, forniti di recente anche dai mass-media nazionali, che per rendersi conto del divario hanno fornito mappe interattive dai numeri inequivocabili. Anche a livello nazionale, ricordiamo che a vestire la maglia nera dei dipendenti meno pagati di tutti i comparti pubblici è ancora una volta la scuola, con circa 29mila euro annui, a fronte di una media che supera i 34mila. E a dirci che la scuola è il comparto più penalizzato della PA è stata la Ragioneria Generale dello Stato.
Oggi i docenti delle superiori, i più “fortunati” della categoria, percepiscono ad inizio carriera meno di 1.300 euro di stipendio netti, in media non arriva a 1.500 euro e coloro che giungono al massimo degli ‘scatti’ di anzianità raggiungono i 1.900. Questi stipendi sono fermi dal 2009. Il Governo vuole adeguarli con appena 8 euro lordi. Mentre bisogna dare al personale 110 euro di indennità di vacanza contrattuale, comprensiva di arretrati e adeguamenti.
Anief, infine, ricorda che l’impegno dietro la cattedra dei docenti italiani è in perfetta linea con quello degli altri paesi. Anzi, in alcuni casi, come la primaria, le ore trascorse con gli alunni sono anche di più. A queste, poi, vanno aggiunte tutte quelle di programmazione, correzione dei compiti, autoaggiornamento, colloqui con le famiglie, consigli di classe, scrutini, collegi e tutto quel lavoro sommerso che agli occhi dell’opinione pubblica non sono sempre visibili: a tal proposito, la giunta provinciale dell'Alto Adige ha commissionato una ricerca con la quale ha dimostrato che i docenti, in realtà, lavorano circa 1643 ore annue, circa 36 ore a settimana per 45 settimane.
I docenti interessati al recupero delle indennità non percepite possono cliccare sul seguente LINK.
Per approfondimenti:
IPCA % | 50% da corrispondere sei mesi dopo il mancato rinnovo del contratto | Anno | Aumenti mensili in € | Aumento annuale | Somma aumenti annuali | Totale arretrati per anno |
1,6 | 0,8 | 2010 | 12 | 156 | 156 | |
2,9 | 1,45 | 2011 | 22 | 285 | 156 | 441 |
3,3 | 1,67 | 2012 | 26 | 333 | 441 | 774 |
1,3 | 0,65 | 2013 | 10 | 132 | 774 | 906 |
0,2 (DEF) | 0,1 | 2014 | 1,5 | 20 | 906 | 926 |
0,3 (DEF) | 0,15 | 2015 | 2,3 | 30 | 926 | 956 |
1,0 (DEF) | 0,5 | 2016 | 8 | 103 | 1.059 | 1.059 |
Ufficio studi Anief
Docenti lavorano 1643 ore annue. Metà sono sommerse, valgono 14mila euro. Se vogliamo parlare di merito...(Orizzonte Scuola dell’8 maggio 2014)
Quanto guadagnano i docenti in Europa (Orizzonte Scuola del 7 ottobre 2014)
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Pa, rischio contratti da 35 miliardi(Il Sole 24 Ore, 5 giugno 2015)
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Madia: “A settembre lo sblocco dei contratti del pubblico impiego” (La Stampa, 28 giugno 2015)
Statali, Depositata la Sentenza che sblocca i contratti nelle Pa (PensioniOggi.it, 24 luglio 2015)
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