Dopo il sì del TAR Lazio al bonus formazione, Anief avvia il contenzioso al Giudice del lavoro per tutelare il personale educativo che non ha ancora presentato ricorso. Adesioni on line sul Portale Anief.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la formazione è un diritto-dovere di tutto il personale della scuola, non solo dei docenti di ruolo. Il bonus di 500 euro deve essere riconosciuto a tutti, ad iniziare dal personale educativo.
Dopo la sentenza n. 7769/2016, con cui il TAR Lazio ha riconosciuto il diritto del personale educativo di ruolo all’assegnazione della carta elettronica e del relativo bonus di 500 euro per la formazione e l’aggiornamento, sarebbe stato lecito immaginare un ravvedimento del legislatore e l’estensione di tale riconoscimento a tutte le professionalità, docenti e non, di ruolo o precarie, della scuola.
Così non è stato, e mentre i docenti con contratto a tempo indeterminato attendono per la metà di settembre l’accredito sul loro borsellino elettronico del bonus per l’a.s. 2017/18, le altre categorie rimangono ferme al palo. Come se l’aggiornamento professionale non riguardasse tutti coloro che lavorano nella scuola.
Considerato che né dal Parlamento né dal Miur arrivano segnali di apertura in tal senso, Anief ha deciso di avviare il contenzioso al giudice del lavoro per il personale educativo che non ha beneficiato della decisione del Tar.
“La formazione – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – è un diritto-dovere di tutto il personale della scuola, non solo dei docenti di ruolo. Il nostro sindacato chiede che il bonus di 500 euro per formazione e aggiornamento sia riconosciuto a tutti coloro che lavorano nella scuola e per la scuola, ad iniziare dal personale educativo, su cui si è già peraltro espresso favorevolmente il TAR Lazio”.
Per aderire al ricorso è necessario inviare al Miur la diffida predisposta dall’Anief e preaderire on line al ricorso.