Per il sindacato autonomo il nuovo Governo non deve, però, ripercorrere gli errori compiuti da chi lo ha preceduto. La lista delle operazioni da fare e delle modifiche normative da apportare è lunga ma fattibile: molti correttivi riguardano la Legge 107/2015; c’è poi la piaga del precariato scolastico, ad iniziare dalla pessima gestione delle graduatorie ad esaurimento e d’istituto, con le due liste di attesa che devono diventare comunicanti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il tempo che l’esecutivo ha a disposizione è poco, ma più che sufficiente per apportare una serie di modifiche prioritarie. Se il nuovo Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parteciperà al secondo congresso nazionale Anief, in programma a Roma sabato e domenica prossimi, avrà modo di rendersi conto di persona, parlando con chi vive la scuola nella pratica, di quanto sia importante mettere mano almeno alle questioni più urgenti.
“Il percorso che attende il nuovo Governo sulla Scuola è in salita e pieno di curve. E il tempo per percorrerlo è anche poco, ma più che sufficiente per apportare una serie di modifiche prioritarie e tamponare così i disastri compiuti dal precedente esecutivo”. A dirlo è Marcello Pacifico, nel giorno del via libera, dopo quello di Montecitorio, anche da parte del Senato al Governo guidato da Paolo Gentiloni, con il nuovo premier che nel suo discorso all’Aula aveva esordito chiedendo una fiducia «un po’ particolare» sul suo «governo di responsabilità» e che avrà come «primo compito», quello di «completare le riforme».
Per il sindacato autonomo il nuovo Governo non deve, però, ripercorrere gli errori compiuti da chi lo ha preceduto. La lista delle operazioni da fare e delle modifiche normative da apportare è lunga ma fattibile: molti correttivi riguardano la Legge 107/2015; c’è poi la piaga del precariato scolastico, ad iniziare dalla pessima gestione delle graduatorie ad esaurimento e d’istituto, con le due liste di attesa che devono diventare comunicanti.
Ci sono, inoltre, da risolvere i problemi degli idonei e vincitori non assunti del Concorso a cattedra 2016; delle prossime selezioni pubbliche nazionali, anche per Dirigenti scolastici, Dsga, Coordinatori di segreteria, con riserve per alcune categorie di lavoratori; della carriera del personale docente e Ata; dello sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale; dell’abolizione della trattenuta del trattamento di fine rapporto; del blocco del primo gradone stipendiale per i neo-assunti dal 2011. Sarebbe anche fondamentale, nonché legittimo, estendere a tutti gli insegnanti il riconoscimento di lavoro usurante, non limitandolo alle maestre della scuola dell’infanzia.
“Le richieste che stiamo formulando al Governo sono in linea con quanto indicato all’esecutivo uscente, attraverso oltre 70 emendamenti alla Legge di Stabilità 2017 - spiega ancora Marcello Pacifico – e che, a loro volta, derivano dalle richieste di chi vive la scuola quotidianamente. Se davvero, come pensiamo, da parte di chi dirige la Scuola si vuole riallacciare un dialogo con chi lavora per la crescita delle nuove generazioni, in cambio di stipendi che sono in fondo all’area Ocse, non c’è più tempo da perdere. Se il nuovo Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parteciperà al secondo congresso nazionale Anief, in programma a Roma sabato e domenica prossimi, avrà modo di rendersi conto di persona di quanto sia importante mettere mano alle questioni più urgenti”.
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