Ben 15 riguardano le categorie degli esclusi (con servizio svolto per almeno due anni o prima degli ultimi dieci anni, ancora nelle paritarie o Iefp, aspecifico o su sostegno, militare o dottorato di ricerca, A066 di servizio), per chi si è iscritto al TFA V ciclo o ancora per la mancata indizione per infanzia-primaria, Irc, educatori. Adesioni entro il 30 maggio sul portale ANIEF
Contestati anche l’esclusione degli idonei dalle graduatorie dei merito dei vincitori delle 24mila immissioni in ruolo previste, la soglia di 56/80 rispetto a quella di 48/80 per superare la prova.
IL PARERE DEL PRESIDENTE ANIEF
Marcello Pacifico (ANIEF): “Abbiamo chiesto al Parlamento diverse modifiche per le diverse illegittimità e rimaniamo convinti dell’idea che sia opportuno, fin da subito, aprire il doppio canale di reclutamento alle nuove graduatorie di istituto provinciali. Ad ogni modo, abbiamo già attivato le procedure per impugnare un bando di concorso che esclude migliaia di partecipanti e non risolverà il problema della supplentite”.
IL CONTENZIOSO ATTIVATO DA ANIEF
ANIEF avvia venti ricorsi contro il (Decreto n. 499, GU n.34 del 28-04-2020) che fa acqua da tutte le parti. Le adesioni sono aperte entro il 30 maggio sul portale ANIEF al fine di poter impugnare gli atti amministrativi entro i termini di scadenza. Successivamente, ogni ricorrente dovrà produrre la domanda di partecipazione secondo le indicazioni che riceverà dal sindacato e comunque entro i termini previsti dal bando.
Il sindacato guidato da Marcello Pacifico, da sempre convinto fautore del doppio canale, da mesi conduce una battaglia perché le immissioni in ruolo possano essere disposte utilizzando anche le graduatorie d’istituto. Una posizione che si è rafforzata dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19 e il conseguente stop ai concorsi. Non ci sono certezza, infatti, su quando si potrà svolgere la prova scritta prevista dal bando pubblicato il 28 aprile. Il rischio, quindi, è quello di fallire l’appuntamento con l’inizio del prossimo anno scolastico, con conseguente caos per la Scuola, già provata da mesi didattica a distanza in situazione di emergenza.
Ma non è solo questo il problema. Analizzando il bando, l’ufficio legale ANIEF ha rintracciato ben venti motivi per impugnarlo.
Si parte delle categorie escluse, iniziando dai docenti senza specializzazione che hanno prestato solo servizio su sostegno e, pertanto, sono stati esclusi perché privi dei requisiti dell’anno di servizio sulla specifica classe di concorso. Un vero e proprio schiaffo a chi, in questi anni, ha garantito il diritto all’inclusione degli studenti disabili. Esclusi anche i docenti con servizio in scuola paritaria o nei percorsi di istruzione e formazione professionale, buoni al massimo – secondo il ministero – per poter aspirare all’abilitazione.
Fuori dal concorso straordinario anche i docenti con due anni di servizio, nonostante il decreto-legge cosiddetto “dignità” n. 87 del 2018, indichi in due anni il tetto massimo al precariato. Esclusi anche i dottori di ricerca senza il requisito di servizio nonostante le sentenze della magistratura amministrativa, i docenti con servizio nella classe A-66 privi di titolo d’accesso alla A-41, i docenti con un anno di servizio militare non prestato in costanza di nomina, quelli con servizio antecedente all’anno scolastico 2008/2009, coloro che sono iscritti alle selezioni (rinviate al prossimo autunno) per l’accesso al V ciclo TFA Sostegno (ai fini dell’ammissione con riserva alla procedura per il sostegno), i docenti con tre anni di servizio ma non sulla classe di concorso (diversamente dai docenti di ruolo) di interesse o con servizio misto secondaria/primaria (o infanzia), i docenti IRC con un anno di servizio su specifica classe di concorso.
Avviato anche il ricorso gratuito contro la mancata indizione del concorso riservato per docenti IRC e di una nuova procedura straordinaria anche per docenti della scuola primaria e dell’infanzia, aperto anche al personale educativo abilitato, unici discriminati in toto rispetto ai precari della scuola secondaria. La partecipazione massiccia potrebbe convincere la politica a un ripensamento per gli evidenti vizi di illegittimità.
Non mancano, poi, i ricorsi contro le incomprensibili decisioni sulla valutazione dei servizi della tabella titoli allegata al bando. Niente punteggio per il servizio su sostegno per chi concorre per il posto curricolare né riconoscimento (nemmeno al 50%) del servizio aspecifico, ovvero prestato su classe di concorso diversa da quella per cui si concorre. Zero punti anche per il servizio militare di leva prestato non in costanza di nomina.
ANIEF ha deciso di impugnare anche la soglia di 56/80 (equivalente a 7/10) anziché 48/80 (equivalente a 6/10) per superare la prova scritta e la decisione di limitare ai soli 24mila posti a concorso lo scorrimento della graduatoria di merito finale, che potrebbe invece essere utilizzata fino ad esaurimento anche oltre il triennio iniziale di vigenza previsto.
Questo l’elenco di tutti i ricorsi avviati:
- Servizio paritarie
Servizio IeFP - Due anni di servizio
Servizio ante 2008/09 - Sostegno con riserva per chi è iscritto a selezioni V ciclo
- Servizio misto secondaria + infanzia/primaria
Accesso con anno servizio militare di leva - Tre anni senza servizio specifico
- Tre anni servizio sul sostegno per partecipare alla classe di concorso
- Esclusione docenti IRC con un anno di servizio specifico
Dottori di ricerca
Servizio A066 per accesso senza titolo concorso A041 - Mancata indizione concorso straordinario infanzia/primaria
Mancata indizione concorso riservato IRC
Mancata indizione concorso Personale educativo abilitato per posti primaria - Tabella titoli – valutazione servizio sostegno su curriculare
- Tabella titoli – valutazione servizio aspecifico
- Tabella titoli – valutazione servizio militare
Ricorso contro limite 24mila posti per scorrimento - Contro soglia 56/80 (anziché 48/80) per superamento prova scritta
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