Lunedì si è svolta in videoconferenza la riunione del Tavolo Permanente istituito presso l’USR Lombardia e previsto dal “Piano Scuola” per l’avvio del prossimo anno scolastico. Al tavolo composto da tutti i soggetti istituzionali, associativi e sindacali della regione, convocato con urgenza sabato sera, ha partecipato anche il Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina
I proff. Alessio e Livio Fidone, presenti in qualità di componenti della segreteria regionale Anief Lombardia, durante la riunione hanno espresso perplessità a riguardo della riapertura della scuola, ribadendo ciò che è stato già espresso ai tavoli nazionali dal Presidente Anief Marcello Pacifico. Sono state chieste più risorse per garantire un’adeguata ripresa a settembre delle lezioni con una diversa gestione degli organici: dalle classi pollaio al distanziamento per classe, con insegnanti e collaboratori scolastici in più. Ad oggi purtroppo non si ha alcun dato relativo all’organico aggiuntivo docenti-ATA che verrà assegnato alle istituzioni scolastiche della regione Lombardia.
È stato chiesto il recupero delle sedi dismesse in questi ultimi 15 anni per via del dimensionamento selvaggio dettato dalla politica dei tagli, che potrebbero essere ripristinate, anche se non in tempi brevi, e rappresentare una soluzione valida per un futuro prossimo.
Durante l’incontro è stata evidenziata l’urgenza di intervenire sulla scuola dell’infanzia il cui inizio è fissato al 7 settembre, esprimendo comune perplessità a riguardo tale data; ne è stato richiesto il rinvio in linea con gli altri ordini e gradi di istruzione.
È stata comunicata la necessità di trovare in tempi celeri spazi adeguati per consentire il distanziamento fisico degli alunni nelle classi e di fornire in breve tempo le scuole dei nuovi banchi singoli che dovranno garantire ulteriormente il distanziamento, con l’augurio che tutto possa essere pronto alla data di inizio anno scolastico.
Se così non fosse e non si assegnasse di conseguenza un numero di docenti e di personale Ata idoneo a garantire la riduzione degli alunni per classe, il rientro in presenza rimarrebbe un’utopia e si dovrebbe ritornare alla didattica a distanza.
È stato chiesto di affrontare con attenzione il tema delle mense e le conseguenti richieste di spazi e di cambiamenti delle modalità organizzative che coinvolgeranno necessariamente non solo le scuole ma gli enti locali e le aziende che devono fornire i pasti. Per garantire il distanziamento e la sicurezza nelle ore di mensa, la soluzione individuata da molti comuni di utilizzare gli educatori comunali non deve tradursi in tagli alle ore destinate alla realizzazione dell’autonomia degli alunni diversamente abili ma dovranno essere necessariamente impiegate risorse aggiuntive.
Tema molto importante affrontato è stato quello del trasporto scolastico. Nel rispetto delle linee guida dettate dal Comitato Tecnico Scientifico, si ridurrà di circa il 50% la capienza di trasporto dei treni e dei bus, specie per gli studenti delle scuole superiori e, considerati i tempi brevi d’intervento, se non dovessero arrivare nelle prossime settimane soluzioni concrete ad oggi ancora non pervenute le scuole sarebbero costrette a modificare la loro organizzazione scolastica.
Altre criticità rilevate al tavolo sono state le migliaia di cattedre vacanti, la valanga di supplenze che ci saranno a settembre, la carenza di docenti nelle graduatorie di diverse classi di concorso, la situazione tragica del 55% delle scuole senza presenza del Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga), gli istituti che saranno assegnati in reggenza ai dirigenti scolastici e il ritardo nell’aggiornamento delle graduatorie di istituto che rischia di far piombare nel caos le segreterie a settembre.
La ministra Azzolina ha espresso la volontà del Ministero di far ripartire a settembre le scuole in presenza, una volontà però che si scontra con l’incertezza ancora oggi presente e con il ritardo di quali soluzioni si adotteranno per risolvere le tante criticità che la regione Lombardia dovrà affrontare da qui a breve.