Nella Legge di Bilancio non vi è alcun cenno alla copertura economica per le tanto annunciate immissioni in ruolo del personale ATA, né all’atteso concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi che, nei giorni scorsi, sembrava a un passo dal compimento. Questi, invece, i provvedimenti dati per sicuri: si prevede che con 200milioni di euro, 20-25mila cattedre si spostino dall’organico di fatto a quello di diritto e lo stanziamento di 300 milioni per finanziare le "deleghe" della Buona Scuola. Altri 100 milioni sono per gli istituti paritari; una quota ancora da definire prevede il potenziamento degli Istituti tecnici superiori e la decontribuzione per le aziende che assumono i giovani diplomati; 5 milioni di euro serviranno, ancora, a rafforzare l'Orientamento nelle scuole.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): chi governa continua a pensare che i tanti progetti e responsabilità introdotti con la scuola dell’autonomia si possano attuare caricando di ulteriori gravosi computi le attuali segreterie degli istituti, nonché i tecnici di laboratorio e i collaboratori scolastici, oggi già in servizio, oberati di lavoro. Davamo per scontato che la Legge di Stabilità contenesse dei finanziamenti a tale scopo: si continua, invece, a rimandare così come è avvenuto con il Concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, atteso da più di 20 anni, annunciato nei giorni scorsi, ma neanche stavolta finanziato.
Neppure la Legge di Stabilità rende giustizia al personale Ata della scuola: dopo le mancate assunzioni dalla Buona Scuola che non ha previsto che una assunzione di amministrativi, tecnici e ausiliari, anche la legge di bilancio di fine 2016 si conferma su questa assurda linea. Così, promesse a parte, si rimane fermi ai 47mila tagli in tre anni conseguenti al dimensionamento della riforma Gelmini-Tremonti e alla cancellazione di oltre 2mila posti del Governo Renzi; delle 40mila assunzioni di Ata (la metà su posti normali, l’altra metà sul potenziamento degli istituti) non vi è, invece, alcuna traccia.
“Al Governo, come a Viale Trastevere – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - continuano a pensare che i tanti progetti e responsabilità introdotti con la scuola dell’autonomia si possano attuare caricando di ulteriori gravosi computi le attuali segreterie degli istituti, nonché i tecnici di laboratorio e i collaboratori scolastici, oggi già in servizio, oberati di lavoro. Davamo per scontato che la Legge di Stabilità contenesse dei finanziamenti a tale scopo: la logica dei nostri governanti, evidentemente, è un’altra ossia quella di chi rimanda sine die le risoluzioni dei problemi come è avvenuto, del resto, con il Concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, atteso da più di 20 anni, annunciato nei giorni scorsi, ma neanche stavolta finanziato”.
A proposito del concorso per Dsga, secondo fonti non ufficiali, i posti liberi sarebbero 1.221 (su 8.072 posti in organico di diritto). Le assunzioni sono state 216; i posti restanti potrebbero essere, quindi, divisi tra bando per concorso DSGA (le cui graduatorie sono esaurite) e la mobilità professionale verticale che si sbloccherebbe di conseguenza. Secondo la rivista Orizzonte Scuola, si tratta “di un concorso molto atteso, già da anni relativamente a una categoria che negli anni ha visto una decurtazione di posti e un accantonamento a seguito della chiusura delle province”.
Anief ricorda, infine, che in base alle informazioni pervenute sino ad oggi, sarebbero solo i seguenti provvedimenti ad essere contenuti nella Legge di Stabilità 2017, già approvata dal Consiglio dei Ministri: la trasformazione di 20-25mila cattedre dall’organico di fatto a quello di diritto, attraverso il finanziamento di 200 milioni di euro; lo stanziamento di 300 milioni per finanziare le "deleghe" previste dalla Buona Scuola, in particolare quella relativa alla riforma della formazione tra 0 e 6 anni. Altri 100 milioni sono destinati agli istituti paritari; una quota ancora da definire prevede il potenziamento degli Istituti tecnici superiori e la decontribuzione per le aziende che assumono i giovani diplomati che hanno svolto alternanza scuola-lavoro.
Cinque milioni di euro serviranno, ancora, a rafforzare l'Orientamento nelle scuole. Per gli studenti universitari meritevoli vengono stanziati 20 milioni di euro e arriva, pure, l'incremento del fondo per il diritto allo studio (50 milioni aggiuntivi) e una no tax area per i redditi bassi (esenzione totale per i redditi fino a 13.000 euro e parziale per quelli superiori). Sono, infine, previsti fondi aggiuntivi (25 milioni) per gli enti di ricerca, nonché per l'assunzione di ricercatori e, per questi ultimi, un bonus (3mila euro ciascuno) per spese correnti relative alla propria attività di ricerca.
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