Anief lancia i ricorsi destinati al personale Ata per recuperare la posizione economica nel 2014/15 e sollevare questione di legittimità costituzionale della legge 228/2012 (+1.100€), stabilizzare chi ha svolto le funzioni DSGA per più di 36 mesi, pagare la differenza retributiva nelle funzioni svolte come DSGA per gli anni 2009/2012 (+6.000€). Disponibile anche la lettera di messa in mora per ottenere subito le spettanze per la posizione economica del periodo febbraio-agosto 2014 (+720€). Ancora aperti i ricorsi per stabilizzare personale ATA e collaboratore scolastico secondo UE.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): basta alla politica dei tagli al personale ATA, dimenticato dal Governo e dal Sindacato.
Dopo le proposte emendative suggerite da Anief in V Commissione Bilancio e bocciate, approvato l'ordine del giorno 9/2679-bis-A/120 dell'on. T. Curro' (M5S) che è stato accolto come raccomandazione dal Governo. Ora inizia il pressing in Senato.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): “È uno dei primi effetti della pronuncia della Corte di giustizia europea sul precariato”.
Il Miur sbaglia. Così come per i docenti, anche al personale ATA deve essere garantita la possibilità di spostarsi mantenendo l’inserimento nella graduatoria provinciale (la cosiddetta “24 mesi”). Oggi chi si vuole trasferire di provincia può farlo esclusivamente all’atto dell’inserimento/aggiornamento delle graduatorie di Istituto, a condizione però che l’interessato chieda il depennamento dalla graduatoria provinciale: potrà reinserirsi solo al successivo concorso per titoli per i profili professionali dell’area A e B del personale ATA.
L’amministrazione scolastica centrale si ostina a non applicare le norme a salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Lo fa anche in occasione del rinnovo della graduatoria permanente provinciale ‘24 mesi’ attraverso la nota prot. n. 920 agli Uffici Scolastici Regionali, contenente i modelli di domanda per la partecipazione ai concorsi per titoli per i profili professionali dell’area A e B del personale ATA: in base a quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione, il personale amministrativo, tecnico, ausiliario non potrà chiedere nei prossimi giorni il trasferimento della propria posizione in una provincia diversa da quella di attuale inserimento. Potrà farlo successivamente, con il bando relativo alle graduatorie d’istituto, sempre del personale ATA, chiedendo l’inserimento nelle graduatorie della provincia in cui desidera trasferirsi. E poi al successivo bando “24 mesi”, attraverso cui passerà dalle graduatorie d’istituto a quella provinciale.
Anief rigetta questa interpretazione della normativa: la Corte di Cassazione, infatti, rifacendosi ad una chiara espressione della Consulta, ha stabilito che il personale precario ha il pieno diritto al trasferimento senza alcun “purgatorio” annuale in graduatoria diversa da quella di appartenenza. Pertanto, tutti i precari ATA che sono oggi collocati in graduatoria permanente dovrebbero mantenere la stessa graduatoria. Anche se mutano provincia.
A tal proposito, va ricordato che la stessa interpretazione è stata fornita dai tribunali, interpellati in occasione delle numerose vertenze vinte dal sindacato per tutelare i diritti dei docenti che, sempre a seguito dello spostamento di provincia, sono stati erroneamente collocati in coda alla graduatoria anziché a “pettine”. Per analogia, se l’errore vale per i docenti, vale anche per gli ATA.
Tutti i dipendenti precari del personale ATA che non volessero soccombere al sopruso del Ministero dell’Istruzione, e quindi volessero cambiare provincia senza essere “degradati” di graduatoria, possono scrivere una e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Anief li assisterà: per mantenere la loro graduatoria di partenza, il trasferimento nella nuova provincia e il diritto a essere assunti con effetto immediato. Perché attendere un anno?